I fondi Bain Capital Credit e Cerberus Capital Management, oltre che i concorrenti Cerved Group e Prelios Credit Servicing, starebbero studiando il dossier di Credito Fondiario, controllata dal fondo Elliot. Lo ha riferito nei giorni scorsi Bloomberg.
Fondi e operatori sarebbero stati contattati dagli advisor Deutsche Bank e Goldman Sachs, incaricati da Credito Fondiario di valutare le opzioni strategiche per il futuro. In particolare, secondo indiscrezioni diffuse lo scorso 20 luglio da Il Sole 24 Ore, Bain Capital Credit avrebbe aperto il dossier nelle ultime settimane. Bain Capital Credit è già attivo in Italia nel settore dei crediti deteriorati con la controllata Aquileia Capital Service (la ex Heta Asset Resolution Italia (Harit), la bad bank di Hypo Alpe-Adria Bank comprata nel febbraio 2017 (si veda altro articolo di BeBeez). Secondo quanto risulta a BeBeez, non sono al momento in corso trattative tra le due realtà. In ogni caso, le opzioni principali allo studio per il futuro di Credito Fondiario sono la quotazione l’aggregazione con un altro operatore nel settore del credit management.
Credito Fondiario, è leader di mercato in Italia nel settore del debt purchasing & debt servicing, con oltre 50 miliardi di crediti under management, oltre 15 miliardi di crediti gestiti anche in qualità di special servicing e oltre 6 miliardi di crediti acquistati (valori nominali). E’ guidata dal direttore generale Iacopo De Francisco e controllata dal fondo Elliott dal 2016, che detiene l’82% del capitale. Le restanti quote sono in mano al management e a Tages Capital LLP, gestore alternativo con asset in gestione per 51 milioni di dollari.
Elliott sta sostenendo con grande impegno finanziario la controllata: la transazione maggiore di Credito Fondiario in Italia negli ultimi anni è stata l’acquisizione della piattaforma di gestione e del mega-portafoglio di Npl di Banco Bpm. Inoltre, lo scorso ottobre Elliot ha effettuato un aumento di capitale da 65 milioni di euro in Credito Fondiario, tramite Tiber Investments, così come già previsto da un accordo di investimento siglato il 29 maggio 2018 tra Tiber, Tages Holding e gli altri azionisti della Banca (si veda altro articolo di BeBeez). Con la sottoscrizione dell’aumento di capitale riservato e la conversione delle azioni di classe A2 (a voto frazionato) già detenute da Elliott (tramite Tiber) in azioni di classe A1 (azioni a voto ordinario), la partecipazione di Elliott in Credito Fondiario è quindi salita dal 40% al 69,48% del capitale sociale, ma era già stato precisato che quella partecipazione sarebbe stata incrementabile sino all’81,63%.