Sarebbe rimasto soltanto il fondo Permira tra i private equity in corsa per Dainese, lo storico marchio leader nella produzione di abbigliamento tecnico di alta qualità nel mondo del motociclismo e negli sport dinamici controllato dal fondo del Bahrein Investcorp. Lo riferisce Il Sole 24 Ore, precisando che tra gli investitori che potrebbero ancora superare l’offerta di Permira, ci sarebbe soltanto qualche soggetto industriale.
Che Investcorp stesse pensando al disinvestimento era già noto dallo scorso ottobre (si veda altro articolo di BeBeez), quando già circolavano i nomi dei fondi Ardian, L-Catterton, Carlyle e Permira tra i potenziali interessati al dossier. Lo scorso maggio, poi, si diceva che al lavoro sul dossier ci fossero anche Charterhouse ed Eurazeo. Quest’ultimo, peraltro, è il fondo francese che di recente ha comprato l’italiana Nolan, tra i leader europei nella produzione di caschi per motociclisti. Eurazeo ha condotto l’acquisizione tramite 2Ride Holding, leader francese nella produzione di attrezzatura tecnica e sportiva, proprietaria dei marchi Shark, Bering, Bagster e Segura, controllato da Eurazeo PME e da Naxicap Partners (si veda altro articolo di BeBeez). A inizio aprile Investcorp ha nominato Lazard come advisor per occuparsi della cessione di Dainese (si veda altro articolo di BeBeez).
Fondata nel 1972 da Lino Dainese, oggi la società è guidata dall’amministratore delegato Cristiano Silei, arrivato da Ducati, vanta una rete distributiva globale di oltre 70 negozi monomarca, di cui 22 diretti, e più di mille punti vendita multimarca. Nel 2017 Dainese ha toccato quota 184,7 milioni di euro di ricavi con oltre 25 milioni di ebitda. Nel 2018 i ricavi sono arrivati aa 200 milioni e l’ebitda è stato di 30 milioni,mentre è previsto di 35 milioni nel 2019. Ai multipli del settore di 13-14 volte l’ebitda l’azienda potrebbe essere valutata quindi 400-500 milioni di euro.
Investcorp ha rilevato l’80% del capitale di Dainese nel novembre 2014 sulla base di una valutazione di 130 milioni di euro per l’intera società, mentre il 20% del capitale era rimasto nelle mani del fondatore Lino Dainese (si veda altro articolo di BeBeez).