E’ finalmente in partenza il fondo progettato dalla Sga (Società Gestione Attività) per gestire gli Utp immobiliari oggi sui bilanci delle banche italiane medio-grandi. Lo riferisce Il Sole 24 Ore, precisando che Il fondo potrebbe partire con un patrimonio di 1-2 miliardi di euro in una prima fase, per poi arrivare fino a 3-4 miliardi di euro in una seconda fase.
Come noto già mesi fa SGA stava cercando i giusti compagni di viaggio per comprare gli UTP immobiliari di banche medio-grandi, inserirli in un fondo di cui queste banche sottoscriveranno le quote e che sarà dotato di risorse finanziarie tali da supportare i piani di rilancio delle società debitrici. Risorse che sarebbero fornite anche dalla stessa SGA, forte del suo programma di emissioni obbligazionarie. Lo scorso maggio non era ancora stato scelto il partner vincitore, ma già circolava con insistenza il nome di Prelios. Al beauty contest avevano partecipato anche Sagitta sgr (ex Vegagest), Dea Capital Real Estate sgr, Reag e Duff & Phelps e Yard (si veda altro articolo di BeBeez)
A breve dovrebbero arrivare le delibere delle banche, che dovrebbero iniziare ad apportare gli asset tra settembre e ottobre. Al progetto, chiamato progetto Cuvèe, partecipano banche come BancoBpm, Mps, Ubi Banca e Carige
Nel dettaglio, Sga acquisirà i crediti garantiti da immobili delle banche aderenti, che riceveranno quote del fondo di Sga-Prelios per un valore pari agli Utp svalutati. Le banche potranno così ridurre gli Utp a bilancio senza incassare minusvalenze e beneficiare del potenziale recupero di valore dei crediti immobiliari, che derivano da sviluppi commerciale interrotti, dal comparto alberghiero a quello commerciale al residenziale. Si tratta di un progetto pilota e innovativo rispetto alla cessione di Utp a terzi o al loro recupero da parte delle banche creditrici.
Prelios sarà la sgr del fondo e il curatore del recupero immobiliare. Sga sarà lo special servicer e si occuperà di recuperare nuova finanza. Bain&Co è advisor industriale del fondo, mentre lo studio RccLex supporta le parti sotto il profilo legale.
A fine 2018 i crediti deteriorati ancora sui libri delle banche italiane erano scesi a un valore lordo di 180 miliardi dai 341 miliardi del 2015, di cui 79 miliardi di Utp (dai 127 miliardi del 2015). Lo ha calcolato PwC in un aggiornamento sul mercato Utp pubblicato nel maggio scorso (si veda altro articolo di BeBeez).