Dopo il gruppo nautico Ferretti (si veda altro articolo di BeBeez), anche Sanlorenzo, il cantiere produttore degli omonimi yacht, punta a quotarsi in Borsa entro fine anno. Il presidente e azionista di riferimento Massimo Perotti, in occasione di una conferenza stampa di presentazione delle ultime novità pochi giorni fa, in vista del prossimo Salone Nautico di Genova, ha spiegato infatti: “Dalla fine di ottobre di concentreremo sull’ipo. Nel 2019 sento che abbiamo concluso un ciclo; la società è più grande di quando abbiamo cominciato, il brand è forte, abbiamo una linea fantastica di prodotti. Ora dobbiamo guardare al futuro”. Ma soprattutto, ha evidenziato, “l’ipo rappresenta l’occasione per dare a tutte le persone” che lavorano in Sanlorenzo “l’opportunità di diventare, ciascuno di loro, piccoli imprenditori e garantire a Sanlorenzo un nuovo ciclo”. La quotazione è finalizzata alla raccolta di nuovi capitali da impiegare per nuovi investimenti. Sul mercato finirà il 35% del capitale sociale, mentre il resto rimarrà in mano agli attuali azionisti: il management detiene il 5%, mentre il 60% resterà in mano alla holding di famiglia Happy Life.
Sanlorenzo spa è stata fondata nel 1958 da Gianfranco Cecchi e Giuliano Pecchia a Limite sull’Arno (Firenze). Nel 1972 è stata acquisita da Giovanni Jannetti, che ha trasferito la sede a Viareggio. Nel 2005 è stata rilevata da Perotti, che nel 2010 ha ceduto una quota al Fondo Italiano d’Investimento. Nel settembre 2013 la cinese Sundiro Holding aveva sottoscritto parte di un aumento di capitale di Sanlorenzo da 30 milioni di euro, in vista della costituzione di due joint venture al fine di produrre in Cina barche dai 10 ai 20 metri di lunghezza e di vendere sul mercato cinese le imbarcazioni dai 22 ai 62 metri prodotte in Italia (si veda altro articolo di BeBeez). Nel luglio 2018, il cav. Perotti si era ricomprato per 22 milioni di euro la quota dell’azienda che nel 2010 aveva ceduto al Fondo Italiano d’Investimento (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere a quel punto era stata Neuberger Berman, che aveva rilevato la totalità delle quote del Fondo Italiano d’Investimento tramite il veicolo quotato a Piazza Affari NB Aurora e tramite un altro fondo, con NB Aurora che aveva incassato una plusvalenza di 3,3 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Sanlorenzo realizza una produzione limitata di yacht di lusso all’anno, progettati e costruiti secondo le richieste, lo stile e i desideri di ogni singolo armatore. La sede principale del cantiere è situata ad Ameglia (La Spezia) nel parco naturale di Montemarcello-Magra, sulle rive del fiume Magra. Una seconda divisione ha sede a Viareggio, cuore storico della nautica italiana, una terza divisione ha sede a Massa, mentre la produzione di superyacht avviene nella sede di La Spezia. E’ uno dei 20 maggiori costruttori di imbarcazioni sopra i 24 metri secondo la classifica Global Order Book, pubblicata ogni anno dalla rivista americana di settore Showboats International. L’azienda appena lanciato il nuovo yacht SD96, i cui interni sono stati affidati a Urquiola, mentre gli esterni sono firmati Zuccon International Project.
Sanlorenzo spa ha chiuso il 2018 con 370,5 milioni di euro di ricavi (da 320 milioni nel 2017), con un ebitda di 30,8 milioni e un debito finanziario netto di 42 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Punta a chiudere il 2019 con un fatturato di 460 milioni di euro.