![Il titolo Guala Closures a Piazza Affari](https://bebeez.it/files/2019/09/Schermata-2019-09-25-alle-06.15.42.png)
Torna caldo il dossier Guala Closures, che ieri in Borsa ha guadagnato il 3,7% chiudendo a 6,72 euro per azione, dopo che Il Sole 24 Ore ha riportato la notizia di un interesse da parte di grandi gruppi strategici americani, tra cui Silgan Holdings, che si andrebbe ad aggiungere a quello di fondi di private equity internazionali, tra cui Astorg e Advent International, così come si diceva già lo scorso aprile (si veda altro articolo di BeBeez)
Il titolo del gruppo leader mondiale nella produzione di chiusure di sicurezza per liquori, vino, olio e aceto, acqua e bevande e prodotti farmaceutici è depresso dal novembre 2018, quando nel giro di un mese le quotazioni erano crollate da circa 7,5 euro sino al minimo di 5,34 euro, a seguito della diffusione di stime al di sotto delle attese per i risultati 2018. Il gruppo, infatti, aveva annunciato ricavi per 520-535 milioni e un ebitda rettificato di 105-109 milioni di euro, che significa -5%/-8% rispetto alle linee guida fornite al mercato nell’agosto precedente.
Le quotazioni, poi, si erano risollevate gradualmente nei mesi successivi sino a poco sopra i 6 euro, anche perché a metà febbraio il gruppo aveva comunicato i risultati preliminari 2018 che alla fine, almeno sul fronte dei ricavi, si sono rivelati ben migliori delle stime e che sono stati poi confermati lo scorso 19 marzo (si veda qui il comunicato stampa e qui la presentazione agli analisti).
I ricavi del gruppo nel 2018 sono infatti stati pari a circa 580 milioni di euro a cambi costanti (+8,5%) e a 543 milioni a cambi correnti (+1,5%), mentre l’ebitda rettificato è stato paria circa 112 milioni a cambi costanti (+1,4%) e a circa 105 milioni a cambi correnti (-5,5%), con un debito finanziario netto ’indebitamento finanziario netto di circa 453 milioni, in miglioramento rispetto ai 553 milioni di fine dicembre 2017, con un leverage ratio che è sceso da 4,8 volte a 4 volte, come risultato dei capitali freschi iniettati grazie alla quotazione nell’agosto 2018 a seguito della business combination con la Spac Space 4 (si veda altro articolo di BeBeez) e del rifinanziamento dei bond in circolazione a condizioni più favorevoli.
Nei mesi successivi, però, il titolo è scivolato di nuovo sotto i 6 euro, sino a toccare un minimo a 5,9 euro lo scorso 30 agosto, per poi risalire nelle ultime settimane, anche a seguito della pubblicazione della semestrale lo scorso 13 settembre, che indicava un aumento dei ricavi a 295,3 milioni al 30 giugno a cambi costanti (+14,1% dal primo semestre 2018), a fronte di un ebitda a sua volta in crescita a 50,4 milioni (+7,8%), con un debito finanziario netto a 486,2 milioni, per un fisiologico aumento legato alla stagionalità del business.
Attualmente Guala annovera tra i suoi soci il fondo attivista Amber, il private equity Peninsula Capital con il 10%, la holding Mojto Luxco 2 con il 5,6% e il presidente Marco Giovannini con il 24,2%.
Guala Closures era stata quotata a Piazza Affari nel novembre 2005 e poi delistata nel 2008 a seguito di un’opa lanciata da un veicolo che faceva capo a Dljmb Overseas Partners IV, fondo di private equity gestito da Dlj Merchant Banking, allora indirettamente controllato da Credit Suisse Group. Nel 2014, dopo lo spin-off delle attività di private equity da Credit Suisse, Dlj Merchant è diventata una casa di investimento indipendente ribattezzata aPriori Capital Partners. Intesa Sanpaolo a sua volta aveva acquistato una partecipazione nel capitale della holding GCL Holdings sarl (controllante di GCL Holdings sca) pari al 20%, ma l’aveva poi trasferita nell’aprile 2015 al veicolo Melville srl, il quale a sua volta era stato acquistato per il 72% da NB Reinassance e da Private Equity Opportunities Fund II SCS-SIF, gestito da SwanCap Investment Management sa, la casa di private equity nata nel 2013 dallo spin-off delle attività di private equity di HVB (gruppo Unicredit). Poi sono arrivate la business combination con Space4 e appunto di nuovo la quotazione.
Guala Closures, fondata nel 1954, oggi opera in 5 continenti con 27 insediamenti produttivi e una struttura commerciale presente in oltre 100 paesi. Nell’ottobre 2017 ha comprato il del business delle chiusure a vite di Icsa (Industria Corcher), società cilena specializzata nella commercializzazione di prodotti per l’industria del vino in Sud America (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dicembre 2018 l’azienda ha acquistato per 21,1 milioni di euro la United Closures and Plastic, produttore scozzese di chiusure specializzato in superalcoolici precedentemente in mano al gruppo inglese Rpc (si veda altro articolo di BeBeez).