Nell’arco di un anno e mezzo, le startup Proptech attive in Italia sono quasi triplicate, passando da 40 a 108, di cui: quasi un terzo fondate nel 2018-2019; poco più del 10% provenienti dall’estero (Spagna, Estonia, Olanda, Portogallo, Usa, Svizzera); il 68% con sede nel Nord Italia; la metà a Milano. Tuttavia, siamo ancora indietro rispetto ad altri paesi europei: se ne contano 805 in Gran Bretagna, primo paese a entrare nel Proptech e tuttora più attivo degli altri nel settore; 238 in Germania, incluse le ConTech (società tecnologiche del settore delle costruzioni) e 305 in Spagna.
Lo rileva il secondo PropTech Monitor, presentato il 9 dicembre scorso al Politecnico di Milano in occasione dell’evento inaugurale del JRC (Joint Research Center) Proptech da Stefano Bellintani, docente al Politecnico di Milano, e Chiara Tagliaro, ricercatrice e consulente dell’Ateneo (si vedano qui lo studio completo e qui il comunicato stampa). Le aziende fondatrici del progetto JRC Proptech (Accenture, BNP Paribas Real Estate, Bosch, Covivio, Edison, Vodafone) finanzieranno la ricerca in questo campo e collaboreranno con l’Ateneo per nuove opportunità di crescita digitale del settore. Il JRC PropTech prevede anche la presenza di partecipanti esterni: Assoimmobiliare, RICS – Royal Institution of Chartered Surveyors, Ance, Assolombarda.
Il Proptech Monitor, presentato contestualmente al JRC, ha suddiviso le Proptech in 4 categorie: il 30% opera nella categoria real estate fintech (brokeraggio, crowdfunding, investimenti e aste), il 25% nella categoria servizi professionali (blockchain per validare prodotto e processi, marketing, consulenza e gestione), il 25% nella categoria sharing economy (gestione della vita della comunità, ospitalità e affitti brevi, spazi per eventi, marketing, coworking) e il restante 20% appartiene allo smart real estate (facility & property, smart building, VR e AR).
L’importanza crescente del settore emerge anche dai round di finanziamento: centinaia di milioni di euro nel mercato inglese, mentre l’Italia si ferma a poche decine di milioni, ha spiegato Bellintani a BeBeez,
Tuttavia, come emerge anche dal database di BeBeez, BeBeez Private Data, Bellintani ha ricordato che una delle startup italiane più finanziate negli ultimi tempi è una proptech, cioé Casavo. Quest’ultima lo scorso ottobre ha infatti chiuso un round di serie B del valore di 50 milioni di euro, di cui 20 milioni in equity e i restanti 30 milioni in debito (si veda altro articolo di BeBeez). Si tratta del terzo round del 2019 e del quinto dalla fondazione nel 2017 per la società italiana che offre un sistema di valutazione degli immobili automatizzato, che prende in considerazione oltre 70 variabili e offre in tempo reale ai potenziali venditori il valore delle loro proprietà e permette loro di venderla subito. Grazie a quest’ultimo round, è salita a oltre 100 milioni di euro la raccolta totale di Casavo, tra equity e debito.
Molto più indietro nella classifica delle startup che hanno raccolto di più, ma comunque con una buona raccolta, c’è poi anche il gestore di affitti a breve e medio termine Sweetguest che lo scorso aprile ha incassato un round da 8 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).Si tratta del terzo round per la startup, dopo il primo da un milione di euro di fine 2016 (si veda altro articolo di BeBeez) e il secondo da 1,5 milioni di euro a fine aprile 2018 .
A livello globale, i dati di Venture Scanner aggiornati al giugno 2019 rilevano che il mercato delle PropTech ha subìto una repentina accelerazione in termini di finanziamenti tra il 2018 e l’anno corrente. In particolare, il 2019 è l’anno in cui il settore ha registrato l’ammontare maggiore di finanziamenti: 9,3 miliardi di dollari tra il primo e il secondo trimestre, pari al 50% del finanziamento totale nel 2018 e al 140% del finanziamento fino al secondo trimestre del 2018. Sebbene la quantità totale e media di finanziamenti ottenuti sia in costante aumento negli ultimi anni, il numero degli investitori è sceso del 25% rispetto il secondo trimestre 2018, a testimonianza del consolidamento del settore.
Andrea Ciaramella, Responsabile Scientifico di JRC PropTech, ha concluso: “La crescita del mondo PropTech e, più in generale, lo sviluppo di tecnologie in grado di supportare le diverse attività della filiera, rappresenta un fenomeno senza confini che registra tassi di crescita importanti in tutto il mondo. Non dobbiamo fare l’errore di vedere questo fenomeno come antagonista del mercato tradizionale, quanto piuttosto come portatore di innovazione e di una cultura di nuovo tipo che vuole dare risposte veloci a una domanda di servizi e soluzioni che è profondamente cambiata.”
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