Il Tribunale di Como ha omologato la proposta sul concordato presentata per Canepa, storico produttore di seta di San Fermo della Battaglia (Como). Lo riferisce La Provincia di Como. Nel dicembre scorso l’azienda aveva ottenuto il via libera al piano di rilancio, proposto dall’imprenditore Michele Canepa, da oltre il 50% dei creditori (si veda altro articolo di BeBeez).
L’omologa prevede il pagamento del debito ai creditori privilegiati, di circa 9 milioni di euro, entro gennaio 2021. La quota dei chirografari, circa 5 milioni, sarà versata nei 4 anni a seguire 2021-2024. Michele Canepa, che ha dovuto offrire garanzie personali, a soddisfacimento del debito, ha commentato: “Sono contento di poter assicurare non solo continuità all’azienda, ma soprattutto garantire il posto di lavoro agli oltre 310 dipendenti di Canepa spa e ai 90 dipendenti della stamperia Stil srl. Adesso la sfida più impegnativa è trovare una soluzione per lo stabilimento di Melpignano in Puglia, che dipende quindi totalmente dalle commesse della casa-madre. Oggi però il mercato attraversa momenti difficili, non c’è più la mole di produzione degli anni pre-crisi, in uno scenario simile è difficile intravedere prospettive di continuità”.
La redazione del piano seguiva l’ammissione della società al concordato preventivo pieno con continuità aziendale da parte del Tribunale di Como nel giugno 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2017 il fondo Dea Corporate Credit Recovery II (gestito da Dea Capital Alternative Funds sgr) aveva acquistato dalle banche creditrici il 75% dei crediti a medio-lungo termine, insieme ai crediti di altre otto aziende (Snaidero, Calvi, Pieralisi, Grotto, Biokimica, Trend Group, Consorzio Latte Virgilio e Zucchi, si veda altro articolo di BeBeez). La domanda di concordato in bianco era arrivata dopo che a fine maggio 2018 Dea CCR II aveva annunciato che, a seguito della firma di un accordo di ristrutturazione dei debiti siglato con le banche, sarebbe andato al controllo di Canepa, acquisendo il 67% del capitale (si veda altro articolo di BeBeez) e aveva promesso di investire nuova finanza per 19 milioni di euro nel piano industriale di rilancio. Contestualmente alla domanda di concordato in bianco, il fondo aveva iniziato la ricerca di un nuovo partner industriale (si veda altro articolo di BeBeez). Alla fine il fondo aveva venduto appunto a Michele Canepa, affiancato dal manager Maurizio Ceriani (si veda altro articolo di BeBeez).
Il gruppo Canepa ha sede a San Fermo della Battaglia (Como) ed è stato fondato nel 1966 dall’omonima famiglia. L’azienda è nata come produttore di tessuti serici, attività in cui è diventata leader mondiale nella fascia alta del mercato. A questa attività ha affiancato la produzione di un’ampia gamma di tessuti pregiati di altre fibre naturali, come il cachemire, la lana, il cotone, il lino, la canapa. Inoltre, produce tessuti per l’arredamento e possiede i marchi Fiorio, La Rana e Tino Cosma, che commercializzano direttamente cravatte, sciarpe e costumi da bagno. Gestisce anche licenze di distribuzione per marchi nazionali e internazionali. Impiega circa 700 dipendenti, la maggior parte dei quali nei due insediamenti industriali di San Fermo della Battaglia (Como) e Melpignano (Lecce).
Canepa ha chiuso il 2017 con 90 milioni di euro di fatturato, dai 106 milioni del 2016, quando aveva registrato un ebitda attorno al 10% e un debito finanziario netto di circa 60 milioni, che era poi salito a circa 80 milioni l’anno dopo. “Chiuderemo il 2019 con un fatturato intorno ai 39,5 milioni di euro e allo stesso tempo si registrano perdite nettamente inferiori al previsto”, aveva dichiarato lo scorso dicembre Michele Canepa a MF Fashion.