La spagnola Importaco ha rilevato il 51% del produttore italiano di frutta secca Besana. A vendere sono stati Pino e Riccardo Calcagni. Nell’operazione, Importaco è stata assistita ds PwC Deals (si veda qui il comunicato stampa).
La notizia dell’acquisizione era attesa: dal giugno 2019 Besana era alla ricerca di un nuovo socio per crescere all’estero, soprattutto in Nord Europa e Asia (si veda altro articolo di BeBeez). Fondata dai fratelli Emilio e Vincenzo Besana nel 1921, V. Besana spa oggi è il più grande produttore e distributore italiano di frutta secca. Oggi è guidata dai discendenti Pino e Riccardo Calcagni. Besana lavora e distribuisce 24mila tonnellate di frutta secca all’anno. Con sede a San Gennaro Vesuviano (Napoli), la società distribuisce i suoi prodotti in Europa, Stati Uniti e Asia.Nell’anno fiscale che si era chiuso a marzo 2018, Besana aveva conseguito ricavi per 147 milioni di euro, un ebitda di 6,7 milioni e un debito netto pari a 47,1 milioni (si veda qui l’analisi Leanus, una volta registrati gratuitamente), mentre l’esercizio a marzo 2019 si è chiuso con ricavi attorno ai 180 milioni e nel prossimo triennio l’obiettivo è arrivare a 200 milioni.
Importaco è una società familiare spagnola fondata nel 1940 attiva nei settori frutta secca, noci e bevande naturali. Conta 1.375 dipendenti e 14 stabilimenti: 12 in Spagna, uno in Polonia e un altro in Turchia. Dall’operazione è nato uno dei primi tre gruppi a livello europeo e tra i primi dieci nel mondo nella produzione di cibo sano a base di frutta secca, semi e bevande. Il nuovo gruppo genererà oltre 770 milioni di ricavi, con 17 stabilimenti in 5 nazioni e circa 2.000 dipendenti. Grazie all’operazione, Importaco espande la sua gamma prodotti e diventa più internazionale. Le due società insieme completeranno la loro offerta sui mercati di Europa meridionale (Spagna e Italia), Regno Unito, Europa centrale (Germania e Polonia) e Scandinavia. Attraverso questo consolidamento, entrambe le società rafforzano il proprio vantaggio competitivo nel mercato della frutta secca, grazie alla qualità dei loro prodotti, dei processi e l’incremento della capacità produttiva.
Ricordiamo che nel gennaio 2019 Banca di Credito Popolare aveva concesso a Besana due finanziamenti a medio termine per complessivi 10 milioni di euro a supporto dei progetti di sviluppo per il triennio 2019-2021, destinati al potenziamento e all’evoluzione tecnologica, al miglioramento costante dei layout di produzione e dei sistemi di controllo, così come al potenziamento dell’internazionalizzazione. Già da diversi anni Besana guardava infatti al mercato asiatico, con una particolare attenzione verso quello cinese. Parte dei finanziamenti concessi dalla Banca di Credito Popolare hanno beneficiato delle garanzie del Fei (si veda qui il comunicato stampa).