Cdp ha prezzato nella serata di mercoledì 15 aprile un social bond in due tranche del valore complessivo di un miliardo di euro, volto a supportare le imprese colpite dall’emergenza coronavirus (si veda qui il comunicato stampa).
Il social bond è stato sottoscritto da oltre 130 investitori, il 47% dei quali sono esteri. Secondo Ifr, servizio di Refinitiv, gli ordini complessivi sono stati pari a circa 1,9 miliardi di euro. Il rendimento è stato fissato a 40 punti base sul Btp a marzo 2023 per il titolo a 3 anni e a 45 pb sul Btp a gennaio 2027, con spread quindi in restringimento rispetto alle prime indicazioni in area 45 pb sul titolo marzo 2023 e 50 pb su quello gennaio 2027. Banca Imi (Gruppo Intesa Sanpaolo), Bnp Paribas, Morgan Stanley, Mps Capital Services, Santander, Societe Generale e Unicredit hanno agito da joint lead manager e joint bookrunner dell’operazione.
L’emissione è destinata a investitori istituzionali socialmente responsabili ed è stata proposta sul mercato in due tranche da 500 milioni di euro cisacuna, di cui una a scadenza aprile 2023 e cedola 1,5% e l’altra a scadenza aprile 2027 con cedola 2%. Il rating a medio-lungo termine dei titoli, per i quali è stata inviata la domanda di ammissione alle negoziazioni presso la Borsa del Lussemburgo, sarà pari a BBB (negativo) per S&P, BBB (negativo) per Fitch e BBB+ (stabile) per Scope.
I proventi delle obbligazioni saranno impiegati per finanziare iniziative finalizzate sia a soluzioni di breve termine, per far fronte all’emergenza contingente sia, in linea con la mission di Cdp, per sostenere la ripresa economica attraverso investimenti di medio-lungo periodo: facilitazioni all’accesso al credito per le imprese colpite dalle conseguenze economiche della pandemia; supporto agli enti pubblici e alle comunità locali nell’implementazione di misure finalizzate a intensificare la risposta del sistema sanitario locale.
L’emissione si inserisce nel quadro del Cdp Green, Social and Sustainability Bond Framework ed è in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile promossi dalle Nazioni Unite.
Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Cdp, ha spiegato: “Grazie a questa operazione, Cdp supporterà ulteriormente imprese e pubblica amministrazione, in un’ottica di rafforzamento della loro capacità di risposta alla situazione di crisi in atto e di rilancio. La domanda registrata dimostra la crescente attenzione degli investitori nei confronti di iniziative ad alto impatto sociale e ambientale, oltre a rappresentare un segnale positivo nei confronti dell’Italia”.
Si tratta del secondo social bond dell’anno emesso da Cdp, dopo quello dedicato al social housing, del valore di 750 milioni di euro, collocato nel febbraio scorso, che rientra in un programma di emissione di debito da 10 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Quest’ultimo bond, anch’esso rivolto principalmente ai cosiddetti Socially Responsible Investors, è stato sottoscritto da oltre 270 investitori con una partecipazione di investitori esteri pari al 65% del totale. Grazie alla forte domanda, i bond è stato prezzato con cedola dell’1%, pari a 113 punti base sopra il tasso mid-swap di riferimento, inferiore di circa 22 punti base rispetto alla guidance iniziale. I titoli sono stati quotati alla Borsa del Lussemburgo, con rating BBB (negativo) per S&P, BBB (negativo) per Fitch e BBB+ (stabile) per Scope.