Preca Brummel, azienda specializzata in abbigliamento per bambini con i marchi Brums e Mek, è stata ammessa all’amministrazione straordinaria dal tribunale di Milano. Il tribunale ha anche adottato gli opportuni provvedimenti finalizzati alla prosecuzione delle attività della società sotto la gestione dell’attuale commissario giudiziale, Maurizio De Filippo, in attesa della nomina del commissario straordinario.
Preca Brummel, fondata nel 1951 in provincia di Varese come piccola azienda tessile dalla famiglia Prevosti, che tuttora la guida, a oggi conta 200 negozi monomarca e 600 negozi multibrand in tutto il mondo, con una particolare attenzione per i mercati di Italia, Russia e Middle East.
Preca Brummel era stata dichiarata insolvente dal Tribunale di Milano a fine agosto (si veda qui la sentenza) e aveva poi presentato la domanda di ammissione all’amministrazione straordinaria lo scorso settembre (si veda Reuters) allo scopo di preservare l’attività di impresa, salvaguardando l’occupazione e l’interesse dei creditori attraverso un piano di ristrutturazione volto a superare la difficile congiuntura economica a causa della pandemia da coronavirus.
Nel testo della sentenza si legge che l’esercizio si è chiuso con una perdita di oltre 22 milioni di euro. Il progetto di bilancio approvato lo scorso 29 giugno presentava inoltre un’esposizione debitoria superiore ai due terzi dell’attivo e dei ricavi per vendite e prestazioni. Il totale dei debiti, infatti, ammonta a circa 29,64 milioni di euro, superiore sia ai due terzi dell’attivo, cioé circa 29,28 milioni, sia ai due terzi dei ricavi cioé circa 28,85 milioni. Preca Brummel ha fatturato circa 45 milioni di euro nel 2019.