Il fondo svedese EQT continua a studiare il possibile sbarco in Borsa per la controllata Lima Corporate, uno dei principali operatori al mondo nella progettazione, produzione e distribuzione di protesi ortopediche. Lo scrive Il Sole 24 Ore, secondo cui attualmente gli advisor Morgan Stanley e Credit Suisse starebbero studiando le condizioni dei mercati e soprattutto quelle sanitarie. Infatti, affinché la società venda le sue protesi ortopediche è necessario che le sale operatorie non siano sotto pressione per il coronavirus. Come già anticipato nel febbraio scorso, l’alternativa alla quotazione della società è la sua vendita a un soggetto industriale (si veda altro articolo di BeBeez). A febbraio si parlava di una valutazione di un miliardo di euro (si veda qui Bloomberg).
Fondata nel 1945 da Gabriele Lualdi e con sede a Villanova di San Daniele (Udine), Lima Corporate nel dicembre 2015 era stata ceduta a EQT da Ardian, la famiglia Lualdi, NB Reinassance e Mir Capital, con l’amministratore delegato Luigi Ferrari che aveva reinvestito per una minoranza (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’agosto 2017 Lima Corporate ha rifinanziato il debito con due bond per un totale di 275 milioni di euro quotati all’ExtraMot Pro di Borsa Italiana (si veda altro articolo di BeBeez). Il debito in questione era per la maggior parte costituito dalle linee di credito emesse da un pool di banche guidate da Unicredit e Ubs a inizio 2016, a supporto del buyout da parte di EQT (si veda altro articolo di BeBeez).
La società ha chiuso il 2019 con ricavi per 222,8 milioni di euro, un ebitda rettificato di 57,4 milioni, entrambi in rialzo dal 2018, e un debito finanziario netto di 309,7 milioni (si veda qui la presentazione dei risultati 2020 agli obbligazionisti). Il primo semestre 2020, invece, si è chiuso con calo di fatturato e margini rispetto ai primi sei mesi del 2019, con 90,2 milioni di euro di ricavi (da 112,6 milioni), un ebitda rettificato di 21,3 milioni (da 27,6 milioni) e un debito finanziario netto di 304 milioni (si veda qui la presentazione dei risultati dei 6 mesi 2020 agli obbligazionisti).
EQT è l’operatore di private equity svedese sponsorizzato dalla famiglia Wallenberg, una delle più ricche e potenti famiglie di imprenditori svedesi con interessi che vanno da Saab a Ericcson, da Electrolux ad ABB. La famiglia Wallenberg possiede il 20% della società di gestione ed è uno dei principali investitori nei fondi gestiti da EQT. Al momento investe in private equity tramite il fondo EQT VIII, che ha chiuso la raccolta a 10,75 miliardi di euro nel febbraio 2018 (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso settembre EQT si è quotato al Nasdaq di Stoccolma con un’ipo da 1,2 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez e qui il comunicato stampa). EQT ha aperto a Milano la sua sede italiana nel luglio 2019, con l’ufficio che è diretto da Federico Quitadamo (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre nell’estate 2019 il fondo EQT ha ceduto la tedesca Charleston Holding a Kos, azienda del Gruppo Cir partecipata dal fondo F2i (si veda altro articolo di BeBeez). Nel marzo scorso EQT ha comprato dal fondo Charme III, gestito da Charme Capital Partners (l’sgr guidata da Matteo Cordero di Montezemolo), il controllo della spagnola Igenomix, leader mondiale nel settore delle biotecnologie (si veda altro articolo di BeBeez).
EQT è uno degli investitori monitorati da BeBeez Private Data,
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