Il gruppo canadese quotato a Toronto ATS – Automation Tooling Systems Inc. ha annunciato ieri il lancio di un’opa sull’intero capitale di CFT spa (si vedano qui il comunicato stampa e qui l’avviso a Consob e Borsa Italiana), gruppo leader nella produzione di impianti chiavi in mano per l’industria alimentare, quotato all’Aim Italia dal luglio 2018, quando era sbarcata sul mercato a seguito della business combination con la Spac Glenalta (si veda altro articolo di BeBeez). Il gruppo ATS è assistito da UniCredit in qualità di advisor finanziario e da Clifford Chance in qualità di advisor legale.
Non è la prima acquisizione condotta in Italia da ATS. Il gruppo canadese, infatti, nel dicembre 2018 aveva annunciato l’acquisizione di Comecer, leader nella progettazione e manifattura di apparecchiature e sistemi di isolamento destinati all’industria farmaceutica e alla medicina nucleare, sino a quel momento controllata dalla famiglia Zanelli e partecipata dal fondo Principia III Healthcare, gestito da Principia sgr (si veda altro articolo di BeBeez).
Tornando all’opa su CFT, quest’ultima è finalizzata ad acquisire tutte le azioni di CFT in circolazione, di ogni categoria, per un corrispettivo di 4,60 euro per ciascuna azione e un controvalore complessivo pari a circa 88 milioni di euro nel caso di completa adesione all’offerta e la successiva revoca delle azioni ordinarie di CFT dalla quotazione su Aim Italia. Il corrispettivo offerto da ATS incorpora un premio del 86,4% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni ordinarie di CFT di venerdì 4 dicembre, ultimo giorno di borsa aperta prima della comunicazione dell’offerta, nonché i seguenti premi impliciti, con riferimento ai prezzi medi ponderati delle azioni ordinarie, nei periodi di riferimento: un premio del 124,8% rispetto al prezzo medio a 1 mese; un premio del 120,2% rispetto al prezzo medio a 3 mesi; un premio del 102,2% rispetto al prezzo medio a 6 mesi; un premio del 68,7% rispetto al prezzo medio del 12 mesi.
L’operazione è sostenuta dalla famiglia Catelli, rappresentata dal presidente Roberto Catelli e dall’amministratore delegato di CFT Alessandro Merusi, che attualmente detengono il 38,5% del capitale sociale ordinario (e il 60,6% dei diritti di voto), che hanno assunto l’impegno irrevocabile di portare le loro azioni all’opa.
L’obiettivo del gruppo ATS a valle dell’operazione è quello di promuovere, tramite il proprio know-how e presenza globale, la crescita di CFT, che diventerà un elemento fondamentale del gruppo ATS. Il gruppo ATS fornirà infatti a CFT una guida strategica focalizzata sulla crescita del valore del business nel medio-lungo termine, nonché l’opportunità di beneficiare delle sinergie derivanti dall’ingresso di CFT nel gruppo. Il gruppo ATS sfrutterà la propria impronta globale ben consolidata e il suo ruolo leadership nel settore dell’automazione per supportare CFT nel percorso di crescita in nuovi mercati. Ad esito dell’offerta, CFT manterrà le sedi principali a Parma e continuerà ad operare attraverso le sue strutture operative che il gruppo ATS intende mantenere in Italia, considerandole, insieme al know how dei dipendenti, il fulcro del valore offerto. Coerentemente con gli obiettivi e la logica industriale dell’operazione, obiettivo del gruppo ATS è ottenere, ad esito dell’offerta, la revoca delle azioni ordinarie di CFT dalla quotazione su Aim Italia (delisting).
“Si tratta di una operazione altamente strategica per il gruppo ATS che ci permetterà di stabilire una piattaforma di crescita più ampia per il gruppo ATS nel mercato regolamentato delle apparecchiature per il settore food and beverage e ci posiziona bene in nicchie interessanti. Con un track record di 75 anni, una tecnologia collaudata e una forza lavoro di oltre 900 dipendenti, CFT ci permette di conquistare un’ampia quota della catena del valore in un mercato verticale a cui ambiamo per la sua stabilità e crescita. Inoltre, l’operazione completa la nostra recente acquisizione MARCO“, ha dichiarato Andrew Hider, ceo della società holding del gruppo ATS.
Roberto Catelli, in rappresentanza dei maggiori azionisti di CFT, ha affermato: “In qualità di leader del settore dell’automazione con una lunga esperienza di innovazione, il gruppo ATS è la soluzione ideale per portare CFT ad un livello ancora più elevato nei nostri mercati. I principali azionisti sono molto lieti di sostenere questa operazione perché creerà opportunità e valore per CFT, i nostri clienti e i nostri dipendenti negli anni a venire”.
Fondata nel 1945 e con sede a Parma, CFT vanta una base clienti globale, un portafoglio di marchi leader di mercato e otto impianti in Italia, Spagna, Germania e Ucraina. Con 140 brevetti, l’azienda è leader tecnologico nelle promettenti nicchie di mercato dello smistamento, lavorazione e confezionamento di prodotti alimentarti freschi. Nel 2019, CFT ha generato ricavi per 254 milioni di euro con un ebitda di 17,5 milioni di euro. Circa il 40% del suo fatturato proviene dall’Europa, il 23% dal Nord America e il resto da altre regioni. CFT realizza il 30% del fatturato dalla vendita di singole macchine, il 50% da sistemi completi e il 20% dall’aftermarket.
Il gruppo ATS è leader nelle soluzioni di automazione e opera nella pianificazione, progettazione, costruzione, messa in opera e manutenzione di sistemi automatizzati di produzione e assemblaggio, ivi inclusi prodotti di automazione. Fondata nel 1978, la società capogruppo del gruppo ATS impiega circa 4.200 persone in 20 stabilimenti di produzione e oltre 50 uffici in Nord America, Europa, Sud-Est asiatico e Cina. Le azioni della società capogruppo del gruppo ATS sono quotate alla Borsa di Toronto.