Pedrollo, gruppo che opera nei settori della movimentazione dell’acqua, della trasformazione dell’energia e della tecnologia applicata, oltre che noto produttore di elettropompe, ha acquisito il 70% della statunitense Superior Pump, rafforzando così la sua leadership nella tecnologia delle pompe idrauliche, con una presenza diretta sul mercato nordamericano (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione è stata condotta tramite la holding statunitense Pedrollo Group Inc. ed è stata finanziata con linee di credito messe a disposizione da parte di Bnl Bnp Paribas e da Bank of the West (gruppo Bnp Paribas). Secondo quanto risulta a BeBeez. il valore dell’acquisizione è stato superiore ai 40 milioni di euro e la leva è stata di circa il 50%.
Translink Corporate Finance (Italia & US) ha dato origine all’operazione e ne ha seguito l’intero sviluppo in qualità di advisor esclusivo del Gruppo Pedrollo. Advisor legale del gruppo è stato K&L Gates, advisor per la financial & tax due diligence è stato PwC , mentre per gli aspetti societari e fiscali è stato TLA Advisory. Superior Pumps è stata invece assistita sul piano finanziario da Chartwell Financial Advisory e sul piano legale da Stinson.
Superior Pump, con sede a Minneapolis nel Minnesota, è la denominazione commerciale di Michel Sales Inc., attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di pompe idrauliche residenziali e commerciali, con oltre 60 milioni di dollari di ricavi nel 2019, concentrati esclusivamente in Nord America (Usa e Canada). Fondata nel 1999 dall’imprenditore Chip Michel, con alle spalle una lunga esperienza nel settore e una famiglia che vanta una storia imprenditoriale ultracentenaria, oggi è guidata dal figlio Charlie Michel III, che resterà socio di minoranza e amministratore delegato. Presidente di Superior Pump sarà invece Giulio Pedrollo, co-amministratore delegato del gruppo Pedrollo insieme alla sorella Alessandra.
Fondato nel 1974 dal presidente Silvano Pedrollo, padre di Giulio e Alessandra, il gruppo Pedrollo è tra le maggiori realtà industriali del Nord Est. Il gruppo conta oggi circa 1000 dipendenti e nel 2019 il gruppo ha registrato un fatturato consolidato di 210 milioni di euro, comprensivo dell’acquisizione di Panelli nel quarto trimestre dell’anno. Per il 2021 il fatturato consolidato del gruppo, con Superior Pump, si prevede che superi i 300 milioni di euro, con un incremento di circa il 45% rispetto al 2019, e i 3 milioni di pompe vendute.
Il gruppo include i business complementari di Linz Electric (alternatori/generatori), Gread Elettronica (elettronica e design) e Panelli (pompe e motori sommersi). “Anche nel caso di Gread e Panelli abbiamo scelto di allearci con aziende di matrice familiare. In Gread siamo saliti di recente dal 40% a oltre il 50% del capitale, mentre abbiamo acquisito l’80% di Panelli lo scorso e abbiamo un’opzione per salire al 100% entro due anni”, ha spiegato a BeBeez Giulio Pedrollo, che ha aggiunto: “Questa operazione ci permetterà, partendo dal solido Dna imprenditoriale di entrambe le famiglie, di cogliere significative opportunità di crescita nel mercato nordamericano e, nel contempo, di creare sinergie in ogni ambito operativo: dalla condivisione del knowhow progettuale all’integrazione della rete commerciale; dal completamento della gamma di prodotti fino alla penetrazione commerciale in nuovi settori e paesi”.
Non solo. Ha continuato l’ad del gruppo: “Sinora ci siamo internazionalizzati solo sul fronte commerciale: esportiamo in 160 paesi, anche appoggiandoci a filiali estere, ma produzione è sempre stata in Italia. Invece ora con Superior Pump abbiamo anche impianti di produzione all’estero. Era tanto che cercavamo il partner giusto e non le nascondo che avevamo dato una serie di mandati in passato che non avevano poi portato a nulla. Due anni fa Translink ci aveva approcciato per conto di un soggetto che di contro avrebbe voluto comprare il gruppo Pedrollo. A noi non interessava la cosa, così come non ci interessano ora le avance di altri soggetti. Non abbiamo alcuna intenzione di vendere. Ma in quell’occasione abbiamo chiesto a Translink di proporci un target negli Usa che facesse per noi. C’è voluto tempo ma alla fine sono convinto di aver trovato davvero il partner giusto”.