Huma Therapeutics Limited, società internazionale specializzata in tecnologia per la sanità che coniuga cura predittiva e machine learning ha incassato un round di serie C da 130 milioni di dollari, pari a 107 milioni di euro (si veda qui la nota di Huma). La società di digital health ha inoltre la facoltà di deliberare in futuro un ulteriore aumento di capitale di 70 milioni di dollari (circa 58 milioni di euro), che porterebbe il totale del capitale raccolto a più di 200 milioni di dollari (circa 165 milioni di euro). Goldman Sachs International ha agito come lead placement agent di Huma. HSBC Bank plc e Nomura hanno agito come agenti di collocamento congiunto, con quest’ultima che ha anche partecipato al round.
Quest’ultimo round è stato guidato Hitachi Ventures (corporate venture capital dell’omonimo gruppo nipponico) e Leaps by Bayer (braccio armato di Bayer negli investimenti in biotech e life science). All’aumento di capitale di Huma hanno partecipato anche nuovi investitori, molti dei quali corporate venture capital: Samsung Next, Sony Innovation Fund di Innovation Growth Ventures (gestito da Sony Innovation Fund e Daiwa Capital Holdings), Unilever Ventures, affiancati da importanti business angel come Nikesh Arora (ex presidente di SoftBank), Michael Diekmann (presidente di Allianz).
Tra questi, anche un player italiano: il private equity HAT tramite il fondo HAT Technology & Innovation che è al suo terzo investimento, dopo quelli in Advice Group e Marval (si veda qui il comunicato stampa di HAT). I cofondatori di HAT Ignazio Castiglioni e Nino Attanasio, assistiti dallo studio legale Orrick, hanno seguito in prima persona l’operazione affiancati da un team composto dall’investment director Adriano Adriani e dall’investment associate Francesca Giletta.
Ha dichiarato in merito all’operazione Castiglioni, ceo di HAT: “Mai come in questo momento si è raggiunto un livello di consapevolezza altissimo sui vantaggi e sul valore dell’innovazione tecnologica in campo sanitario come fattore cruciale e strettamente correlato a ogni aspetto della vita sociale ed economica di un Paese. La tecnologia pioneristica di Huma può essere un vero game-changer nel settore della sanità e della ricerca scientifica”.
HAT è uno dei principali operatori italiani nel mercato degli investimenti alternativi, con un’importante specializzazione in tecnologia e innovazione. Con circa 400 milioni di euro asset, gestisce 4 fondi tematici: uno sulle infrastrutture e 3 di private equity, tra cui appunto Technology & Innovation. HAT ha un track record molto positivo con ritorni pari a circa 3 volte il capitale investito, superiori al valore massimo registrato dai peer europei. Conta 32 investimenti all’attivo (compresa Huma) e 22 exit di cui 2 tramite ipo (una con Spac).
Quello appena concluso costituisce il sesto round per Huma, che porta così la raccolta totale a 184 milioni di dollari (si veda Crunchbase). La società è stata fondata nell’agosto 2011 da Dan Vahdat e Rich Khatib a Londra. Huma è un’azienda internazionale di digital health che si pone l’obiettivo di aiutare le persone a vivere più a lungo. La piattaforma modulare della società supporta l’assistenza di prossimità e la telemedicina, i cosiddetti “ospedali a domicilio”, in forma digitale, in differenti aree mediche. Nel campo della ricerca la piattaforma di Huma supporta alcuni dei più grandi studi clinici decentralizzati del mondo. Combinando intelligenza artificiale, biomarcatori digitali e dati provenienti dal mondo reale, la piattaforma della società permette di migliorare le cure e la ricerca medico-scientifica sia in forma proattiva che predittiva. Gli ospedali a domicilio di Huma aiutano a curare i pazienti del Servizio Sanitario Nazionale di UK, Galles, Germania ed Emirati Arabi Uniti e studi indipendenti hanno dimostrato che sono in grado di raddoppiare la capacità di assistenza clinica, diminuire i tassi di riammissione ospedaliera di oltre un terzo e ridurre i costi fornendo al contempo un’assistenza sicura e di alta qualità. Huma offre servizi digitali per il Covid-19, no profit, ai governi nazionali per aiutare a combattere la pandemia e, a questo fine, ha donato oltre un milione di strumenti a supporto del servizio ospedali a domicilio. La società è stata recentemente nominata dal Financial Times come azienda sanitaria europea a più rapida espansione. Il round appena concluso permetterà di scalare la piattaforma modulare di Huma negli Stati Uniti, in Asia e in Medio Oriente.
Vahdat, ceo di Huma, ha commentato: “Questo è un momento cruciale nello sviluppo di Huma. Abbiamo investitori strategici che sosterranno la nostra missione. Stiamo già dimostrando come l’ospedale a domicilio possa trasformare il mondo dell’assistenza sanitaria e come gli studi clinici decentralizzati possano far progredire la ricerca con approcci che solo un anno fa sembravano inimmaginabili. Ora vogliamo accelerare il ritmo del cambiamento”.
Alan Milburn, ex segretario alla salute del Regno Unito e presidente di Huma, ha detto: “Questo è un momento significativo nella storia di Huma e lavorerò per costruire relazioni durature e di fiducia con i nostri nuovi partner”.
Claudia Suessmuth Dyckerhoff, a capo del cda di Huma, ha aggiunto: “La pandemia ha esposto le debolezze dei sistemi sanitari di tutto il mondo, ma attraverso la collaborazione, l’innovazione e la leadership compassionevole Huma può favorire cure più veloci e sicure per i pazienti attraverso le tecnologie digitali e un rapido accesso ai trattamenti, accelerando la ricerca clinica.”
Juergen Eckhardt, responsabile di Leaps by Bayer, ha spiegato: “In linea con la nostra visione l’esperienza e la tecnologia di Huma aiuteranno a guidare un cambio di paradigma globale verso la prevenzione e la cura e potranno incrementare gli sforzi di ricerca utilizzando dati e tecnologia digitale. Come investitori iniziali in Huma, sappiamo quanto perfettamente l’azienda sia uno dei principali innovatori digitali nella sanità e nelle scienze della vita”.
Keiji Kojima, vicepresidente esecutivo della divisione Smart Life di Hitachi, ha affermato: “Huma ha costruito una piattaforma completa di monitoraggio a distanza dei pazienti e ha costruito un importante track-record. Lavoreremo con loro per portare la sua tecnologia in nuovi mercati in Asia”.