Private Equity Partners spa, la holding di Fabio Sattin e Giovanni Campolo, è salita al 5,13% del capitale di Industrie Chimiche Forestali spa (ICF), la società specializzata in progettazione, produzione e commercializzazione di adesivi e tessuti ad alto contenuto tecnologico, principalmente per i mercati calzaturiero e della pelletteria, automotive e packaging, sbarcata all’Aim Italia nel maggio 2018, grazie alla business combination con EPS Equita PEP, la Spac promossa da Equita e dalla stessa Private Equity Partners spa (si veda altro articolo di BeBeez).
L’aumento della partecipazione di PEP spa segue la conversione in azioni ordinarie di tutte le azioni speciali residue in portafoglio a PEP e retaggio del suo ruolo di promotore della Spac (si veda qui il comunicato stampa).
PEP spa diventa così il secondo principale azionista di ICF dopo First Capital, titolare del 25,01% da inizio febbraio (si veda altro articolo di BeBeez). Allora, infatti, V.F. Adhesives srl, veicolo di investimento interamente posseduto da First Capital, aveva incrementato del 5% la sua partecipazione in ICF. L’operazione era stata finanziata con l’emissione di 5 milioni di euro di minibond, sottoscritti dal fondo di private debt Impresa Italia gestito da Riello Investimenti Partners sgr. Il primo ingresso di First Capital in ICF risale al marzo 2019, quando aveva comprato azioni sia direttamente sia attraverso la sua Value First Sicaf spa. Sia First Capital sia la SIcaf avevano poi azzerato le loro partecipazioni in ICF lo scorso dicembre 2020 e contestualmente era stata annunciata l’acquisizione della partecipazione del 20% di ICF da parte di V.F. Adhesives srl.
ICF, attiva dal 1918, è stata in precedenza controllata dai fondi Progressio sgr, Mandarin Capital Partners e Private Equity Partners (PEP) sgr e partecipata dal management. Mandarin e Private Equity Partners ne avevano supportato il management buyout nel giugno 2014, mentre Progressio aveva affiancato gli altri due fondi nel 2016 (si veda altro articolo di BeBeez). A seguito di quell’ultima operazione, il 51% del capitale di ICF faceva capo a Mandarin (tramite Cantarellus sa), il 39,28% a Progressio sgr, il 4,17% a PEP e un altro 4,17% all’ad Guido Cami. Nel maggio 2018 ICF è poi come detto sbarcata all’Aim Italia, a seguito del perfezionamento della business combination con EPS Equita PEP. EPS aveva acquistato l’intero capitale sociale di ICF. L’ amministratore delegato di ICF, Guido Cami, e PEP spa avevano poi reinvestito i proventi dell’acquisizione, insieme al nuovo investimento da parte di 11 manager di ICF (si veda altro articolo di BeBeez).
ICF ha chiuso il primo trimestre 2021 con 18,4 milioni di euro di ricavi (+2,8% dal primo trimestre 2020), un ebitda di 1,9 milioni (in calo da 2,7 milioni), a fronte di un debito finanziario netto di 2,1 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Il 2020 si era invece chiuso con ricavi consolidati per 60,5 milioni di euro (dai 71,7 milioni del 2019) e un ebitda a circa 7 milioni (da 9,1 milioni), a fronte di un indebitamento netto di circa 3,5 milioni.
ICF a Piazza Affari capitalizza circa 45,2 milioni di euro e ieri ha chiuso la sessione sostanzialmente invariata a 6,32 euro per azione.