Il NYSE ha autorizzato martedì 2 novembre la quotazione delle American Depositary Shares (ADSs), rappresentative ciascuna di due azioni ordinarie di Delimobil Holding sa, società di diritto lussemburghese cui fa capo il gruppo che è uno dei pionieri del mercato del car sharing in Russia, con i marchi Delimobil, Anytime e Anytime.Prime, fondato a Mosca nel 2015 dal banchiere italiano Vincenzo Trani (si veda qui il comunicato stampa). Lo sbarco al NYSE è quindi questione di ore, sebbene in ritardo rispetto alla data attesa di oggi.
Ricordiamo che Delimobil, che vede l’ex premier Matteo Renzi, leader di Italia Viva, come membro del consiglio di amministrazione dallo scorso agosto (pag. 182 del filing depositato alla SEC ), punta a raccogliere sino a 240 milioni di dollari in ipo a New York, pari a una capitalizzazione di mercato di circa 913 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Nei giorni scorsi Reuters aveva riferito che il book era già stato tutto coperto, ma a oggi non è ancora stato comunicato a quale prezzo e infatti ieri l’agenzia russa Interfax ha scritto che il momento del pricing è stato rimandato perché sono ancora in corso trattative con ulteriori investitori. In ogni caso a oggi il book è già stato sottoscritto molto oltre l’offerta.
I joint bookrunner sono BofA Securities, Citigroup Global Markets VTB Capital, Renaissance Securities, Sber CIB, Banco Santander e Tinkoff.
Lo scorso 25 ottobre la società aveva comunicato nel filing depositato alla SEC che avrebbe collocato sino a 20 milioni di ADS, ciascuna rappresentativa di due azioni ordinarie, a un prezzo compreso tra 10 e 12 dollari per ADS, per un importo, quindi, compreso tra 200 e 240 milioni di dollari. E’ prevista inoltre una opzione greenshoe per altri 3 milioni di ADS, che, se esercitata, porterebbe il controvalore complessivo dell’ipo tra i 230 e i 276 milioni di dollari. In totale, quindi, saranno quotati ADS rappresentativi per un massimo di 40 milioni di azioni (o 46 milioni nel caso di esercizio completo della greenshoe) su un totale di 152 milioni di azioni (o 158 milioni), pari quindi a un flottante del 26,3% (o 29,1%). In base a questi numeri, quindi, la capitalizzazione di mercato iniziale di Delimobil varierà tra i 760 e i 913 milioni di dollari, senza contare l’esercizio della greenshoe.
Delimobil l’anno scorso aveva annunciato che avrebbe ceduto sino al 10% del capitale a nuovi investitori in vista di una ipo nel 2022 (si veda qui Reuters), cosa che poi si è verificata lo scorso giugno, quando JSC VTB Capital, il braccio di investimento della russa VTB Group, ha sottoscritto un aumento di capitale da 75 milioni di dollari per il 15% della società (si veda altro articolo di BeBeez). VTB Capital era già investitore in Delimobil. In particolare, dal 2019, VTB Group è partner di Delimobil nella fornitura di finanziamenti in leasing per l’espansione della sua flotta di veicoli. Socio di maggioranza di Delimobil è Mikro Kapital, di cui è fondatore e presidente lo stesso Vincenzo Trani.
Dalla fondazione Delimobil ha rapidamente aumentato la sua flotta (più di 14 mila auto a fine 2020) attraverso la crescita organica e l’attività di m&a, ha ampliato la sua presenza geografica a 10 città e ha costruito un vasto bacino di utenti (circa 4,7 milioni). Delimobil è diventato una parte importante e integrante dell’infrastruttura di mobilità delle più grandi città russe, tra cui Mosca, St. Pietroburgo, Samara, Nizhny Novgorod, Kazan, Ekaterinburg, Novosibirsk, Krasnodar e Tula. La società ha chiuso il primo semestre 2021 con ricavi per 4,93 miliardi di rubli, pari a circa 60 milioni di euro (+120% dai 2,245 miliardi di rubli del primo semestre 2020) e con un ebitda di 785 milioni di rubli (da un ebitda negativo per 605 milioni). Mentre il 2020 si era chiuso con 6,449 miliardi di rubli di ricavi e un ebitda negativo per 286 milioni (si veda qui il filing alla SEC della presentazione agli investitori).
Quanto a Mikro Kapital sarl, fondata nel 2008, è una società di gestione di diritto lussemburghese specializzata nell’impact finance e nella microfinanza, che fa capo alla holding General Invest, fondata appunto da Trani sulla scorta dell’esperienza come senior advisor della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) in Russia. Mikro Kapital opera attraverso due spv di cartolarizzazione di diritto lussemburghese, il Mikro Fund e l’Alternative Fund, che investono in private debt di pmi di mercati emergenti selezionati, in particolare in Russia, Bielorussia e nei paesi emergenti lungo la Via della Seta. I due spv raccolgono risorse finanziarie da Investitori Istituzionali e privati europei attraverso l’emissione di titoli di debito a breve e media scadenza: nel 2018 la raccolta era stata lanciata anche in Italia (si veda altro articolo di BeBeez). A fine 2020 i due fondi avevano un totale di 838 milioni di euro di asset in gestione.
Mikro Kapital spa aveva ottenuto nel marzo 2017 da Banca d’Italia la prima licenza concessa a una istituzione privata per l’attività di microcredito in Italia. (si veda altro articolo di BeBeez). La licenza italiana seguiva quelle di Mikro Kapital in Russia, Bielorussia, Romania, Moldavia e Armenia.