La Cooperativa Sociale Società Dolce, specializzata nella gestione di servizi per persone con disabilità, in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto., ha emesso un minibond per un massimo di 5 milioni di euro, assistito dalla Garanzia Italia di SACE fino alla concorrenza del 90% in linea capitale, interessi e spese (si veda qui il comunicato stampa).
Il bond paga una cedola fissa del 4,5% e servicer per la richiesta della Garanzia Italia di SACE è il portale Fundera, di proprietà di Frigiolini & Partners Merchant, advisor della società nell’operazione, oltre che rappresentante comune degli obbligazionisti.
Circa un anno fa, nel dicembre 2020, Società Dolce aveva ricevuto un finanziamento di 3,6 milioni di euro da UniCredit, nell’ambito del programma Social lmpact Financing, voluto dal gruppo bancario per sostenere iniziative e progetti realizzati col chiaro intento di generare impatto sociale positivo e misurabile (si veda qui il comunicato stampa). Anche in quel caso il finanziamento era assistito dalla Garanzia Italia rilasciata da SACE. Quel finanziamento era servito per supportare i lavori di ristrutturazione e riqualificazione di tre strutture a Cremona, cioé due Centri diurni per disabili (in via Platani e in via Tofane) e la Comunità sociosanitaria di via Cattaro, per le quali Società Dolce ha la concessione dal Comune lombardo, per i prossimi vent’anni.
Società Dolce è nata a Bologna nel 1988 per volontà di un gruppo di studenti universitari. Oggi è una delle realtà più importanti del Terzo Settore. Il 2020 si è chiuso con un valore della produzione di circa 91,5 milioni di euro, in calo del 12,3% dal 2019, ma comunque con un risultato netto positivo per oltre 462 mila euro (si veda qui il comunicato stampa e qui il bilancio consolidato 2020) e quest’anno la previsione è il ritorno a oltre 100 milioni di euro di ricavi.
A proposito del minibond, Pietro Segata, presidente di Società Dolce, ha commentato: “Siamo orgogliosi di sperimentare, prima Cooperativa Sociale del territorio, questo nuovo percorso di acquisizione della provvista finanziaria complementare a quello tradizionale. Società Dolce ha compiuto un ulteriore salto di qualità, relazionandosi direttamente con la comunità finanziaria che ha mostrato fiducia nei suoi progetti di crescita e di sviluppo prospettico. La Cooperativa esce addirittura rafforzata dalla pandemia grazie anche alla propria capacità di reagire agli eventi avversi. Il Piano Industriale 2021-2028 si fonda proprio sulle soluzioni operative adottate per esaltare i propri punti di forza il che permette di partire già oggi da un valore della produzione di oltre 100 milioni di euro con oltre 4mila occupati e da una reputazione molto solida per raggiungere obiettivi via via sempre più ambiziosi”.
Segata ha continuato: “Condividere con i nostri committenti pubblici e con i fruitori dei nostri servizi la rigenerazione dei sistemi di protezione sociale e sanitaria rappresenta per noi il principale fattore di crescita. La scelta di emettere obbligazioni a sostegno del nostro sviluppo corrisponde a questa esigenza e sottende la scelta di differenziare stabilmente le fonti di provvista che, in passato, si sono prevalentemente concentrate sul capitale di rischio conferito dai soci e sulle tradizionali forme bancarie. Società Dolce è protesa da oggi verso l’adozione di forme di finanza innovativa fra cui, appunto, le obbligazioni e non di meno l’equity crowdfunding già sperimentalmente adottato nel proprio business immobiliare“.
Segata si riferisce al progetto di welfare WE(Y) DOLCE Emilia Romagna, promosso da Società Dolce insieme a Infinityhub che nel novembre 2020 ha raccolto oltre 665 mila euro in equity crowdfunding sulla piattaforma BacktoWork (si veda altro articolo di BeBeez). L’obiettivo della spv WE(Y) DOLCE Emilia Romagna era riqualificare energeticamente sei immobili socio-sanitari della cooperativa, situati in Emilia Romagna, di cui quattro sono strutture sanitarie e due sono strutture amministrative della cooperativa, per un valore complessivo di 3,34 milioni di euro di interventi di riqualificazione energetica impiantistica ed edile.
Tornando al minibond, Leonardo Frigiolini, presidente di F&P Merchant e amministratore delegato del portale Fundera, ha aggiunto: “L’operazione Società Dolce è stata per la nostra capogruppo F&P un importante banco di prova per una messa a punto sempre più sofisticata dei processi operativi, anche in previsione dell’allargamento del mercato dei minibond allo Spazio Economico Europeo e non di meno per la definizione delle migliori prassi di mercato volte al rilascio della Garanzia Italia da parte di SACE sulle obbligazioni e titoli di debito, in questo caso nell’ambito della convenzione che vede Fundera come primo portale in ordine di tempo accreditato da SACE e come sostanziale monopolista, fra gli intermediari vigilati indipendenti, quanto a numero di pratiche istruite negli ultimi dodici mesi”.
Daniele Ravaglia, direttore generale di Emil Banca, importante Banca di Credito Cooperativo del territorio che da tempo supporta Società Dolce, ha concluso:: “Quest’emissione di minibond è un’operazione che mira a consolidare il patrimonio aziendale di una realtà cooperativa importante, che opera in un settore oggi più che mai strategico come quello sociosanitario. Emil Banca ha sostenuto e sostiene la cooperativa, già socia storica, sia in modalità diretta, sia indirettamente, in partnership con l’advisor F&P, per consentire all’emittente di entrare con le proprie obbligazioni nella comunità finanziaria e sul mercato. Possiamo definire questa prima
emissione come un test di notevole successo che contribuisce a intercettare nuove fonti di provvista per lo sviluppo del business dando anche ampia visibilità all’indiscusso valore di una cooperativa molto radicata nel nostro territorio”.