Italy Crowd, primo portale di crowdfunding immobiliare nato in Italia, ha lanciato il primo progetto con la formula del prestito ponte, in cui è previsto che il proponente dell’iniziativa abbia già ottenuto una garanzia, da una terza parte, di rientrare di una certa somma: ciò abbassa il livello di rischio del progetto, dando agli investitori una sicurezza che prima non era possibile. Lo ha detto in un’intervista esclusiva a BeBeez e CrowdfundingBuzz il ceo e fondatore Augusto Vecchi.
Apuana SB srl è una società benefit: questo non significa che non sia a scopo di lucro, ma che oltre all’esercizio di attività economica (con normale divisione degli utili), persegue una o più finalità di beneficio comune agendo in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, ambiente, e attività culturali e sociali. Le attività di Apuana SB, si concretizzano in una serie di servizi a tutela del made in Italy e della proprietà intellettuale, nello specifico: coordinamento della produzione, commercializzazione di prodotti e servizi tecnologici; sviluppo di un sistema di partnership pubblico/private gestito da tecnologie innovative come la blockchain.
Italy Crowd è stata lanciata il 12 gennaio 2015, importando un modello di business autorizzato in Svizzera. Vecchi infatti, dopo un viaggio negli Usa nel 2010, si è reso conto che il crowdfunding stava diventando molto rilevante per la ricerca del capitale, per cui ha cominciato a studiare il modo di applicarlo al settore immobiliare. Il primo esempio concreto è stata la piattaforma svizzera Swiss Crowd, lanciata nel 2014 e basata su software italiano: un modello portato in Italia l’anno successivo. All’epoca il crowdfunding non era ancora regolamentato, per cui Italy Crowd è nata con un modello di business ibrido, dove la raccolta era effettuata su un massimo di 20 investitori. Il limite è caduto nell’agosto scorso, per cui Italy Crowd si è allineata alla normativa vigente. Sempre nel 2020, il portale ha lanciato la prima piattaforma di lending crowdfunding immobiliare nativa su blockchain in Europa.
I soci fondatori di Italy Crowd sono lo stesso Vecchi, Luana Leonini (socia di maggioranza), Andrea Gianninoni, Simone Mannelli, Paolo Siligoni (ceo di Swiss Crowd). La società nel marzo 2020 aveva lanciato una campagna di equity crowdfunding sul portale italiano Opstart (si veda qui la scheda sintetica), con l’obiettivo di raccogliere da 50 a 380 mila a fronte di una valutazione pre-money di 1,2 milioni. La campagna si è conclusa con una raccolta di 107 mila euro tramite con un overfunding del 214% rispetto all’obiettivo minimo di 50 mila euro. “Abbiamo lanciato la campagna per ottenere visibilità e annunciare il rifacimento ex novo della piattaforma coadiuvata dalla trasparenza della tecnologia blockchain. In questa occasione, sono entrati come soci AsteBook, società leader nelle aste telematiche immobiliari e PMI Top, holding che investe in piccole medie imprese innovative ad alto valore di crescita. Ora stiamo cercando in via privata nuovi soci, che possano sostenere la crescita di Italy Crowd”, ha spiegato Vecchi.
Italy Crowd punta alla realizzazione di una filiera immobiliare, che comprenda costruttori, immobiliaristi, agenzie, società informatiche, gruppi di finanziatori, cui il portale di lending crowdfunding offre la possibilità di costruire, ristrutturare e raccogliere capitali. Nel giugno scorso è entrato nel suo board tecnico Stefano Sardelli. Classe 1959, laureato in Scienze Economiche e Bancarie, Sardelli ha sempre lavorato nella finanza, presso diversi intermediari. Dal 2004 al marzo 2020 è stato direttore generale di Invest Banca. Sempre attivo su fintech, innovazione e digital disruption, Sardelli è anche co-responsabile della commissione fintech & digitalization di AssiomForex (si veda altro articolo di BeBeez).
E sempre in tema di criptofinanza, lo scorso novembre K2 Capital, fintech ligure che permette alle aziende di digitalizzare i propri asset con la tecnologia blockchain, ha lanciato i primi utility token del settore immobiliare in Italia. Questi sono stati collocati da K2 Capital per conto della stessa Italy Crowd (si veda altro articolo di BeBeez). La notizia era attesa: nel giugno scorso Vecchi aveva infatti anticipato sempre su queste colonne l’operazione (si veda altro articolo di BeBeez).
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