Al termine del 4° trimestre 20211, il numero di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese era salito a 14.077, in aumento di 45 unità (+0,3%)dal trimestre precedente. Emerge dall’ultimo Report di Infocamere.
Tra le oltre 386 mila società di capitali costituite in Italia negli ultimi cinque anni e ancora in stato attivo, il 3,7% è una startup innovativa. Il capitale sociale sottoscritto complessivamente dalle startup risulta in aumento rispetto al terzo trimestre (+24,5 milioni di euro, +2,68% in termini percentuali) attestandosi ora a quota 938 milioni di euro per un capitale medio pari a 64.898 euro a impresa.
Milano resta di gran lunga la provincia in cui è localizzato il numero più elevato di startup innovative con be 2.629, cioé il 18,7% del totale nazionale. Al secondo posto compare Roma, unica altra provincia oltre quota mille (1.535 startup, 10,9% nazionale). Tutte le altre province maggiori sono molto staccate: nella top-5 figurano, nell’ordine, Napoli (642, 4,6%), Torino (514, 3,7%) e Bologna (343, 2,4%). La top-10 è completata da Bari, Bergamo, Salerno e Brescia. In ciascuna delle prime 20 province in graduatoria sono localizzate più di 160 startup; per contro, le ultime 10 province della classifica presentano meno di 15 startup. Il record negativo spetta a Vibo Valentia e Vercelli, dove sono localizzate rispettivamente solo 6 e 5 startup innovative.
I dati di bilancio attualmente disponibili, relativi al 2020, coprono il 61,7% delle startup iscritte al 1° gennaio 2022: 8.688 su 14.077. Tra queste, il valore della produzione medio per impresa nell’esercizio 2020 risulta pari a poco meno di 176,1 mila euro, dato in diminuzione rispetto al trimestre precedente (circa 11 mila euro in meno). L’attivo medio è pari a poco più di 407,8 mila euro per startup innovativa, in diminuzione di circa 8,5 mila euro rispetto alla precedente rilevazione. Considerando, infine, la produzione complessiva, ammonta a circa 1,53 miliardi di euro, un dato inferiore di 10,2 milioni di euro rispetto a quello registrato al termine del trimestre precedente. Anche il dato sul valore mediano della produzione, pari a 33.874, un valore più basso rispetto alla media (176.144 euro): un’ulteriore conferma del fatto che la maggioranza delle startup innovative registrate si trovi ancora in una fase embrionale di sviluppo. Il reddito operativo complessivo registrato nel 2020 è negativo per -116,2 milioni di euro, con una differenza di 6,5 milioni rispetto a tre mesi fa (-122,7).
Uno dei parametri che più contraddistinguono le startup innovative rispetto altre nuove società di capitali è infine l’elevato grado di immobilizzazioni sull’attivo patrimoniale netto: nel quarto trimestre 2021 il rapporto è pari al 36,8%, cioè circa 7 volte superiore rispetto al rapporto medio registrato per le altre nuove società, pari al 4,7%.
Nel 2020 permane tra le startup innovative una maggioranza di società in perdita: oltre il 52,9% (dato quasi invariato rispetto alla precedente rilevazione), contro la restante parte (circa il 47,1%) che segnala un utile di esercizio. Com’è fisiologico per imprese a elevato contenuto tecnologico, che hanno tempi più lunghi di accesso al mercato, l’incidenza delle società in perdita tra le startup innovative (pari a oltre il 52,9%) risulta sensibilmente più elevata rispetto a quella rilevabile tra le nuove società di capitali non innovative (pari al 36,2%).