La belga Ideal Standard sa, che fa capo ai fondi Anchorage Capital e CVC Credit Partners, ha annunciato ieri la firma dell’accordo per la cessione, con effetto da domani 1° giugno, dello stabilimento produttivo stabilimento di Trichiana nel Comune di Borgo Valbelluna (Belluno) e del marchio Ceramica Dolomite alla cordata di investitori formata da Finint spa, Delfin sarl (la holding lussemburghese dell’imprenditore Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica-Essilor), Luigi Rossi Luciani sapa (holding dell’imprenditore Luigi Rossi Luciani, presidente e azionista di controllo di Carel Industries spa, leader mondiale nelle soluzioni di controllo per condizionamento, refrigerazione e riscaldamento e nei sistemi per l’umidificazione e il raffrescamento, quotato sul segmento Star di Euronext Milan) e Za-Fin srl (la holding dell’imprenditore Bruno Zago, azionista di riferimento del gruppo cartario Pro-Gest) (si veda qui il comunicato stampa di Ideal Standard e qui quello della Regione Veneto).
Parte fondamentale e integrante dell’intesa è la totale salvaguardia occupazionale dei 450 dfipendenti. L’annuncio segue infatti l’intesa sul trasferimento di tutti i lavoratori nella nuova società raggiunta lo scorso 12 maggio, a valle del lavoro condotto dal tavolo istituzionale, costituito presso l’Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro, composto oltre che dalla Regione, dal MISE, dalle parti sindacali, dalla proprietà di Ideal Standard e dall’advisor Sernet.
Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha commentato: “Accolgo con soddisfazione la notizia dell’accordo che tutelerà i posti di lavoro e consentirà di mantenere la produzione di un celebre marchio veneto che identifica un prodotto di qualità con la nostra regione, il Bellunese e con le nostre montagne: le Dolomiti, Patrimonio Unesco. La Regione è sempre stata presente in questo percorso con la sua Unità Crisi Aziendali. Le firme di tutti gli attori coinvolti non siglano solo un accordo ma anche una pagina di storia dei lavoratori veneti”. E l’assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan, ha aggiunto: “Grazie a un lavoro corale e ineccepibile di tutte le parti coinvolte, partendo da una complessa crisi industriale, siamo stati in grado di creare una nuova opportunità di sviluppo produttivo di respiro internazionale per il nostro territorio. Ringrazio, con l’augurio di un buon lavoro, anche la cordata veneta per aver creduto in Ceramica Dolomite e nei suoi lavoratori. Continueremo a seguire gli sviluppi di questa situazione aziendale, garantendo tutto il supporto possibile e necessario. La Regione del Veneto, attraverso la nostra Unità di Crisi aziendali convocherà a breve il Tavolo istituzionale al fine di fare il punto della situazione”.
Ricordiamo che già nel 2018 un altro stabilimento ex Ideal Standard, quello situato nel comune di Roccasecca (Frosinone) era stato acquisito da Saxa Gres nel contesto di un progetto di riconversione attuato tramite la creazione di una partecipata al 100%, la Saxa Grestone spa. Solo due anni prima Saxa Gres aveva riavviato l’attività nel settembre 2016 con la produzione di piastrelle in gres porcellanato spessorato in quella che era una volta la fabbrica ex Marazzi Sud di Anagni (Frosinone), riassumendo 80 persone al servizio di un innovativo processo produttivo che utilizza parte del materiale inerte proveniente dal termovalorizzatore di San Vittore (si veda altro articolo di BeBeez).
Ideal Standard sa è controllata dal 2018 da Anchorage Capital, attraverso la holding Ceramo sarl, con una quota dell’80,035%; e da CVC Credit Partners, attraverso CVC Credit Partners Global Enached Loan EUR sarl, per il restante 19,965%. I fondi hanno rilevato il 100% della società da Bain Capital, che a sua volta aveva acquisito Ideal Standard nel 2007, nell’ambito di un processo di ristrutturazione finanziaria, che dal 2008 a fine 2020 si è sviluppato con la chiusura di 13 stabilimenti, di cui 4 a partire dal 2018 e con ulteriori tagli di costi che hanno portato dal 2018 al 2020 a risparmi per 75 milioni di euro, come si legge nel report di Fitch Ratings pubblicato in occasione del collocamento di un bond da 350 milioni di euro nel luglio 2021, che assegnava al’emissione il rating preliminare B-. Nella medesima occasione, Moody’s aveva assegnato al bond rating preliminare B3. Ideal Standard ha chiuso il 2020 con 760 milioni di euro di ricavi.
Il deal Standard brand è nato nel 1949, a seguito dello spin-off da American Standard company. Nel 2007, American Standard ha poi venduto il business cucine e bagno a Bain Capital per 1,745 miliardi di dollari, sulla base di ricavi per 2,4 miliardi di dollari. Contestualmente le attività in Nord America e in Asia sono state vendute, rispettivamente, a Sun Capital e al gruppo edilizio giapponese LIXIL, mentre le attività in Europa e in America Latina erano state mantenute nel perimetro di Ideal Standard.