Si staglia prepotentemente sul colore azzurro del mare la pesante struttura in acciaio Corten realizzata da Sabrina D’alessandro, collocata tra due antichi cannoni d’avancarica sulla passeggiata Morin di La Spezia.
Si tratta di un omaggio che l’artista meneghina, sempre alla ricerca di parole smarrite, desuete, recuperate chissà dove per restituirne l’originario significato ma anche per ampliarne la portata concettuale giocando con i significanti del loro accostamento creativo, ha voluto dedicare ad una parola antica, rimasta invariata dal latino: redamare.
La “prepotenza” dell’amore, appunto, che si manifesta nella sua pienezza quando quel sentimento è reciproco, corrisposto, per cui si ama e si è redamati. Redamare, infatti, significa amare di pari amore, corrispondere. Il posizionamento di questa parola tra due cannoni, amplifica il senso di prepotenza dell’amore, che viene cosi figurativamente esploso verso l’orizzonte come aforisma dal valore archetipico: senza amare non si può essere redamati.
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L’installazione Redamare, posizionata in prossimità di una delle banchine del lungomare spezzino, è un monumento di arte pubblica di alto valore simbolico – soprattutto nel periodo attuale, contrassegnato da guerre, gravi conflitti sociali ma anche tragedie familiari – che Sabrina D’Alessandro il giorno 24 maggio 2022 ha consegnato alla città: “Redamare ha a che fare con l’apertura, l’ascolto, contiene il miracolo della reciprocità. Un sentimento raro che ha bisogno di tornare a espandersi. Occorre mettere parole nei nostri cannoni. Le parole muoiono se dimenticate – conclude D’Alessandro – ed è questo oblio che cerco di contrastare attraverso il mio lavoro con l’Ufficio Resurrezione. Avere negli occhi, giorno dopo giorno, una parola perduta, le può permettere di tornare a fare parte di noi”.
Le operazioni di realizzazione ed installazione di Redamare sono state interamente supportate da Sanlorenzo, cantieri navali d’eccellenza in ambito nazionale ed internazionale nella produzione di motoryacht di altissima qualità, il cui brand rivela un connubio di prim’ordine tra progettazione, arte e design e una radicata ed innovativa sensibilità artistica in questo ambito.
Chi è Sabrina D’Alessandro.
Milanese, artista delle parole e artigiana della lingua, Sabrina d’Alessandro è definita “archeologa del linguaggio”. Le sue opere sono state esposte in Italia e all’estero, edite, tra gli altri, da Rizzoli (Il libro delle Parole Altrimenti Smarrite, 2011 e Accendipensieri, 2021) e la Domenica del Sole24Ore (Dipartimento Parole Imparavolate, 2016-2017), e diffuse da Sky Arte ( Divisione Mutuoparlante 2016). l’Enciclopedia Treccani le ha dedicato diversi approfondimenti, l’ultimo nel 2020. Attraverso il suo pluriennale lavoro di ricerca e divulgazione, ha creato un nuovo connubio tra arte e lessicografia, contribuendo in modo sostanziale a ispirare l’interesse per il tema delle parole rare o in via di estinzione, oggi sempre più diffuso in ambito accademico, editoriale, mediatico. Nell’anno 2009 ha fondato l’URPS – Ufficio Resurrezione Paole Smarrite – il cui scopo è quello di ricercare parole poco o per nulla usate e di riportarle all’attenzione del pubblico una volta trasformate in opere d’arte visiva e performativa, libri e progetti editoriali.
Sanlorenzo e l’arte
Da oltre 60 anni i cantieri navali Sanlorenzo producono motoryacht di altissima qualità, frutto dell’incontro tra cura artigianale, design e avanzate tecnologie, realizzati su misura secondo le specifiche richieste dell’armatore. Fondata nel 1958 da Gianfranco Cecchi e Giuliano Pecchia con l’apertura del primo cantiere navale nei pressi di Firenze, Sanlorenzo fu rilevata nel 1972 da Giovanni Jannetti il quale lanciò nel 1985 la prima barca con scafo in fibra di vetro spostando poi la sede dell’azienda ad Ameglia (SP). Nel 2005, Massimo Perotti, forte della profonda esperienza maturata in oltre vent’anni di attività nel settore, raccolse il testimone. Da allora il cantiere ha conosciuto una straordinaria crescita, portando i ricavi netti consolidati dai 40 milioni di euro del 2004 ai 585,9 milioni del 2021.
Con l’acquisizione, Sanlorenzo ha ricevuto un forte impulso all’innovazione e nel corso degli anni ha realizzato con successo numerose soluzioni assolutamente inedite che hanno cambiato profondamente l’ambito dello yachting. Un passo fondamentale in questo senso, è stata l’apertura al mondo del design attraverso la collaborazione con firme autorevoli come Dordoni Architetti, Antonio Citterio Patricia Viel, Piero Lissoni (dal 2018 art director dell’azienda), Patricia Urquiola e Christian Liaigre che per la prima volta hanno firmato gli interni di imbarcazioni destinate a diventare capisaldi nella storia del brand e della nautica.
Un approccio unico edì innovativo che ha spinto inoltre l’azienda a legarsi al mondo dell’arte attraverso la collaborazione con importanti gallerie e istituzioni culturali: da Art Basel, la fiera d’arte moderna e contemporanea più significativa sulla scena internazionale, di cui è global partner per gli appuntamenti annuali di Hong Kong, Basilea e Miami Beach. Nel 2020, Sanlorenzo è diventato inoltre Institutional Patron della Collezione Peggy Guggenheim, il più importante museo in Italia per l’arte europea e americana del XX secolo. Nel 2022 Sanlorenzo ha deciso infine di sostenere il sistema arte Italia partecipando come main sponsor del Padiglione Italia alla 59a Esposizione Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia, un’opportunità unica nonché un traguardo straordinario per il cantiere, il primo al mondo ad impegnarsi attivamente per promuovere e diffondere l’arte contemporanea.
Testo e audiovisivo a cura di Giuseppe Joh Capozzolo