Il City Football Group (CFG) ha rilevato la quota di maggioranza di Palermo Football Club spa, proprietaria della squadra di calcio rosanero (si veda qui il comunicato stampa).
Il presidente e socio di riferimento Dario Mirri aveva dato mandato all’advisor Lazard di trovare un nuovo socio per la squadra nella primavera del 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). La ricerca di un investitore seguiva la rottura tra i soci della Hera Hora srl, socio di maggioranza del club rosanero, e cioé appunto da un lato, con il 60%, Daniele Mirri e suo figlio Dario, proprietari della Damir, leader nel campo della pubblicità esterna in Sicilia, Sardegna e Calabria, e dall’altro, con il 40%, l’italoamericano Antonio Di Piazza, immobiliarista di origine siciliane. Quest’ultimo, dopo una serie di dissidi nel corso del 2020, a fine dicembre 2020 aveva votato contro l’approvazione del bilancio al 30 giugno 2020, chiuso con una perdita di 1,1 milioni di euro, e aveva comunicato di voler lasciare la compagine societaria, esercitando il diritto di recesso previsto dall’art. 2473 del codice civile (si veda qui StadioNews).
Secondo più fonti, la quota passata di mano sarebbe l’80% del capitale, pagata circa 13 milioni di euro, mentre Mirri (attraverso la sua Hera Hora srl) mantiene il restante 20% e rimane presidente.
Sul piano legale, DLA Piper ha assistito City Football Group, mentre Pirola Pennuto Zei & Associati è stato l’advisor fiscale e Alvarez & Marsal lo ha supportato nelle attività di studio e analisi delle alternative strategiche e operative finalizzate allo sviluppo futuro del Palermo FC e nella due diligence finanziaria. Al fianco del Palermo Football Club, invece, c’è invece stato Allen & Overy per gli aspetti legali e come detto Lazard per quelli finanziari.
Fondato nel maggio del 2013, City Football Group è il principale proprietario e operatore privato di club calcistici a livello globale, con la proprietà totale o parziale di 12 club nelle principali città del mondo: i neo-campioni della Premier League Manchester City nel Regno Unito, i campioni della MLS New York City FC negli Stati Uniti, Melbourne City FC in Australia, Yokohama F. Marinos in Giappone, Montevideo City Torque in Uruguay, Girona FC in Spagna, Sichuan Jiuniu FC in Cina, Mumbai City FC in India, Lommel SK in Belgio, ESTAC Troyes in Francia e il Partner Club Bolivar in Bolivia.
A sua volta CFG è controllato al 77% da Abu Dhabi United Group, il veicolo di investimento di proprietà dello Sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan; e partecipato al 12% circa da un consorzio di investitori istituzionali cinesi guidati dal conglomerato cinese leader nel settore dei media e dell’intrattenimento CMC Inc; e al poco più del 10% da Silver Lake, operatore di private equity Usa, leader negli investimenti tecnologici, che ha acquisito la sua quota nel novembre 2019 per 500 milioni di dollari, portando il valore di CFG post-investimento a 4,8 miliardi di dollari (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Con 13 uffici in tutto il mondo, CFG investe anche in altre attività e progetti legati al calcio e funge da piattaforma commerciale globale per i suoi partner, portando avanti al contempo la sua visione che vede l’utilizzo del calcio per il bene sociale, su scala locale e globale, attraverso le associazioni di beneficenza, le fondazioni e altre iniziative di responsabilità sociale.
Ferran Soriano, amministratore delegato di City Football Group, ha dichiarato: “Il Palermo è uno storico grande club e possiede un’identità forte e orgogliosa. Lavoreremo insieme a Dario Mirri per consolidare il suo straordinario lavoro, che punta, nel corso dei prossimi anni, a una crescita sostenibile del Palermo. Questa è una squadra molto speciale e il nostro ruolo sarà quello di aggiungere valore a tutte le cose che la rendono così speciale e di migliorare costantemente le prestazioni dentro e fuori dal campo, facendo leva sulla nostra esperienza e competenza”. E ha aggiunto: “L’Italia è uno dei Paesi calcisticamente più emozionanti ed entusiasti al mondo, contraddistinta da una ricca storia di successi legati alle nazionali e ai club, tifosi appassionati e una serie di calciatori fantastici. Siamo felici che il City Football Group abbia esteso la propria presenza in Italia”.
Sotto la guida di Mirri il club è passato rapidamente dalla Serie D nel 2019 alla Serie B lo scorso giugno e l’obiettivo è ora quello di raggiungere la Serie A con un giro d’affari intorno ai 100 milioni di euro, dopo aver chiuso l’esercizio al giugno 2021 con un bilancio affossato dalle conseguenze della pandemia: 10,8 milioni di ricavi, un ebitda negativo per 9 milioni, una perdita netta di 6,9 milioni e liquidità netta per 720 mila euro (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente). Nel frattempo la società sta attuando degli investimenti sul nuovo centro sportivo, oltre allo studio di fattibilità per la costruzione di un nuovo stadio.
Mirri ha commentato: “Siamo particolarmente felici di dare il benvenuto a Palermo al City Football Group. Volevamo trovare l’investitore giusto, con una profonda conoscenza del calcio, che ci aiutasse a dare seguito al nostro percorso. Ecco cosa porta in dote la presenza del City Football Group. Abbiamo concordato l’investimento prima della fine della stagione e sappiamo di poter contare su un partner intenzionato a sviluppare il Palermo nel modo giusto. Sono entusiasta di continuare a lavorare insieme al City Football Group. Capiscono e rispettano la cultura e le tradizioni del nostro club. Stiamo intraprendendo insieme un progetto di cui sono sicuro che tutti i nostri tifosi saranno orgogliosi”.
Ricordiamo che il sindaco di Palermo Leoluca Orlando aveva assegnato il titolo sportivo della squadra rosanero alla Hera Hora srl nel luglio 2019, a seguito dell’aggiudicazione dell’avviso pubblico indetto dal Comune di Palermo per la costituzione della squadra di calcio del Palermo e la relativa partecipazione al successivo campionato di Serie D (si veda qui il comunicato stampa). Hera Hora srl era subentrata nella proprietà del titolo sportivo rosanero alla US Città di Palermo, dopo che nell’estate 2019 la Commissione di vigilanza sulle società di calcio (Covisoc) aveva escluso il Palermo Football Club dal campionato di serie B per l’assenza dei “criteri economico finanziari previsti per l’ottenimento della licenza nazionale ai fini dell’ammissione al campionato di serie B 2019/20”. La Covisoc in particolare aveva contestato la mancanza della fideiussione, del pagamento degli stipendi ai calciatori e dei debiti sportivi (si veda qui SkySport). Pochi mesi dopo, nell’ottobre 2019, la US Città di Palermo era stata dichiarata fallita (si veda qui la sentenza del tribunale di Palermo e qui Il Corriere dello Sport) e conseguentemente era stata retrocessa in serie D.
La US Città di Palermo faceva capo ad Arkus Network srl da inizio maggio 2019, quando, tramite la controllata Sporting Network srl, aveva acquistato il 100% delle quote del Palermo Calcio, battendo l’offerta di York Capital (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere ad Arkus era stato l’ex presidente della squadra Maurizio Zamparini. L’operazione si era conclusa dopo che non era andata in porto l’acquisizione da parte della britannica Sport Capital Group Investments annunciata a fine 2018 (si veda qui TuttoSport), finita poi con una battaglia legale (si veda qui Mediagol).