Si è chiusa nei giorni scorsi l’acquisizione da parte di Blue Elephant Energy (BEE), produttore indipendente tedesco di energia da fonti rinnovabili, di sei impianti fotovoltaici in Piemonte operativi dal 2011, per una capacità installata complessiva di circa 4MW, da un gruppo di imprenditori. Tutti gli impianti saranno oggetto di attività di revamping finalizzate all’aggiornamento tecnologico dei componenti e a garantire una vita operativa di ulteriori trent’anni. Si prevede che il revamping incrementi la resa degli impianti mediamente del 30% (si veda qui il comunicato stampa).
BEE è stata assistita nell’operazione da Watson Farley & Williams, mentre L&B Partners ha affiancato il gruppo di imprenditori in qualità di advisor finanziario.
A seguito dell’operazione il portafoglio di impianti già operativi di BEE in Italia aumenterà fino a una capacità totale di 72 MW. Tuttavia il gruppo tedesco sta attualmente sviluppando altri progetti fotovoltaici in Italia per una capacità totale pianificata di oltre 378 MW.
“Il portafoglio in Italia ci consente di sfruttare nuove opportunità di mercato nella nicchia del Revamping e di affermarci ulteriormente nel competitivo mercato italiano”, ha commentato Tim Kallas, Chief Investment Officer di Blue Elephant Energy AG. “Il mercato italiano resta un pilastro fondamentale per la realizzazione di progetti di energia rinnovabile che accompagnino il continente nel cammino verso la neutralità climatica e l’autosufficienza elettrica.”.
Con sede ad Amburgo, Blue Elephant Energy è stata fondata nel 2016 e oggi gestisce un portafoglio di impianti fotovoltaici per una capacità complessiva di 1.107 MW. Nel luglio 2020 ha annunciato l’ingresso nel capitale da parte di Athos, il family office della famiglia Strüngmann, che ha investito 75 milioni di euro per il 15% e ha acquisito un’opzione per investire un’identica cifra. L’operazione è stata una alternativa all’ipo che era stata prevista per il terzo trimestre dell’anno e che ora invece è stata sospesa (si veda qui il comunicato stampa). Andreas e Thomas Strüngmann avevano fondato la società farmaceutica tedesca Hexal e l’hanno poi venduta a Novartis nel 2005 per 7,5 miliardi di dollari. Da allora conducono investimenti di vari tipo con i loro family office.
Ricordiamo che ad agosto 2021 la società teutonica ha finalizzato l’accordo per l’utilizzo di alcuni terreni di oltre 156 ettari in Sicilia sui quali ha avviato lo sviluppo di sei progetti fotovoltaici, dalla capacità complessiva di 119 MW, insieme alla società siciliana Green Future. I progetti raggiungeranno lo stato di ready-to-build entro la fine di quest’anno (si veda altro articolo di BeBeez). Nel gennaio 2020, invece, la società aveva ottenuto un finanziamento in project financing del valore di 38,5 milioni di euro dalla banca tedesca Bayern LB (si veda altro articolo di BeBeez). Le risorse ottenute sono state impiegate per rifinanziare un portafoglio di parchi fotovoltaici italiani costituito da 5 società veicolo, proprietarie di 7 impianti multi-sezione. Gli impianti, dalla potenza installata complessiva di 26 MW, sono situati in varie regioni, tra cui Puglia, Lazio, Sicilia, Marche ed Abruzzo. Gli impianti erano stati acquistati da Blue Elephant Energy nel luglio 2019 dal fondo EOS Sicav Plc, gestito da Abraxas Capital Management Ltd.
Sempre in Italia, Blue Elephant nel febbraio 2018 aveva rilevato impianti solari per una capacità di 22 MW, situati nelle Marche e in Abruzzo. Li aveva ceduti il produttore di energia indipendente milanese Viridis Energia srl (si veda qui il comunicato stampa).