Plissé spa, società tessile produttrice delle linee di abbigliamento donna con i marchi Sfizio, Beatrice B e Smarteez, torna sul mercato con un nuovo minibond short term, il quinto della serie, emesso per 750 mila euro e scadenza a 12 mesi, l’8 luglio 2023, con cedola 4,5% e garanzia dell’80% rilasciata dal Fondo di Garanzia per le pmi. Advisor di Plissé, arranger e coordinatore di processo è Frigiolini & Partners Merchant, mentre collocatore sul mercato primario è il portale di crowdfunding Fundera, di proprietà della stessa F&P Merchant (si veda qui il comunicato stampa).
Si tratta del sesto minibond per Plissé, dopo quello a 4 anni, sempre da 750 mila euro, a scadenza settembre 2027 e cedola 4% emesso lo scorso dicembre (si veda altro articolo di BeBeez); lo short term a 2 anni, ancora da 750 mila euro, quotato nel giugno 2020 su ExtraMotPro3 con cedola 4% e scadenza 12 giugno 2022 (si veda altro articolo di BeBeez); quello short term quotato sempre sull’ExtraMotPro3 nel novembre 2019 e scaduto il 15 luglio 2020, collocato inizialmente per da 650 mila di euro e poi portato a 750 mila (si veda altro articolo di BeBeez); lo short-term da un milione di euro dell’agosto 2019 con cedola 2,7%, scaduto il 20 settembre 2020 e garantita al 50% da Rete Fidi Liguria, al 25% da Confidi Sardegna e al 25% da Confidi Systema!; lo short-term da 750 mila euro quotato su ExtraMotPro il 31 ottobre 2018 e scaduto il 31 ottobre 2019, garantito da Cofiter, Neafidi e Ascomfidi Nord Ovest, ciascuno per una quota di un terzo del valore dell’emissione (si veda altro articolo di BeBeez); e lo short-term da 500 mila euro emesso nel dicembre 2017 e a sua volta scaduto a settembre 2018, che era stato garantito da Cofiter e NeaFidi, ciascuno per una quota del 50% del valore dell’emissione (si veda altro articolo di BeBeez). Non solo. Nel 2019 la società ha emesso anche una cambiale finanziaria da 500 mila euro con scadenza 31 maggio 2020, che è stata regolarmente rimborsata.
Plissè spa stata fondata nel 1988 da Morena Bragagnolo (che detiene il 40% della società ed è ad) e Paolo Mason (proprietario del restante 60% ed è presidente e amministratore delegato), con l’obiettivo di creare, dopo anni di esperienza nel settore tessile, una linea di abbigliamento che rispecchiasse una donna moderna, cosmopolita, al passo con i tempi attraverso l’utilizzo del marchio Sfizio. A partire dal 1994 Plissè, dopo aver partecipato alla prima fiera internazionale, ha avviato un progetto di internazionalizzazione attraverso un piano di sviluppo sui mercati esteri, esportando i propri marchi nel mondo. Nel 2000 l’azienda ha lanciato il brand Beatrice B. al fine di ampliare il posizionamento in mercati trasversali: Sfizio per una donna dinamica e Beatrice B. per una donna sofisticata. Nel 2011 ha lanciato il marchio Smarteez, marchio di fascia alta per donne attente alla moda. Con sede a Piombino Dese (Padova). La società ha chiuso il bilancio 2021 al 31 ottobre con 21,9 milioni di euro di ricavi netti, un ebitda di 1,66 milioni e un debito finanziario netto di 15 milioni.
Mason Paolo, presidente e amministratore delegato di Plissè, ha commentato: “Abbiamo affrontato due anni e mezzo molto difficili, prima con la pandemia e poi, a inizio 2022, con il conflitto in Ucraina. Tuttavia la nostra azienda è riuscita a far fronte a queste difficoltà che hanno impattato fortemente nel settore moda. Nei primi sei mesi del 2022 registriamo infatti un +11% rispetto all’esercizio precedente nel core business del fashion. Sulla scia di questi buoni risultati, la società ha emesso il suo 6° minibond consecutivo. Amiamo fregiarci del titolo di “emittente seriale” che significa poter godere della fiducia consolidata degli investitori atomizzati e attraverso questo, aver reso via via pressoché immediata ogni nostra singola emissione. Siamo molto orgogliosi di aver ottenuto la fiducia del mercato a conferma della bontà del nostro progetto. Quest’ultima emissione supporterà il ciclo finanziario a breve e il piano di sviluppo della società, e conferma la capacità della nostra Azienda, dopo un periodo di gavetta, di utilizzare fonti di provvista tradizionale e non di meno complementare. Siamo molto grati al nostro advisor che ci ha sempre seguiti con trasparenza e competenza, introducendoci presso la comunità finanziaria”.
Luca Popia dell’Ufficio Sviluppo di F&P Merchant, ha sottolineato: “Plissè ha iniziato il suo percorso in tempi assolutamente non sospetti e in soli quattro anni ha dimostrato al mercato di saper utilizzare sapientemente la leva del debito, in primis onorando puntualmente gli impegni di tempo in tempo assunti con i sottoscrittori. Il fatto poi che Plissé abbia la forma giuridica di società per azioni ha permesso di allargare la platea degli inventori ai cosiddetti wealthy retail, ovvero investitori privati autorizzati a investire in minibond, come prevede il Regolamento Consob 18592/13 dopo le recenti modifiche di fine 2019. Siamo di fronte a una nuova stagione che porterà verosimilmente Plissè ad incrementare ulteriormente l’utilizzo della finanza complementare rivolgendosi ad un’ampia platea di investitori qualificati e non, e in tal senso il Regolamento 2020/1503/UE di prossima attuazione completerà il quadro di una finanza complementare allargata, atomizzata a garanzia di un equilibrato incontro domanda/offerta”.