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30 anni del concorso internazionale di enogastronomia sulle ‘sabbie nobili’ di Forte dei Marmi raccontati in un libro che è stato presentato alla Capannina di Franceschi. Non solo un libro di ricette di grandi chef stellati, ma il racconto dell’Italia che cambia e della tavola come specchio per svelare una società. Il concorso nasce come un gioco, quello di Gianni Mercatali, decano delle pubbliche relazioni in Toscana che ha saputo unire cultura e mondanità in un intreccio gustoso e fertile, insieme con l’amico e appassionato di cucina, Ugo Tognazzi. C’era una volta la villeggiatura e soprattutto i toscani, i milanesi e allora molti romani, meno gli stranieri, frequentavano la Versilia meta di turismo colto e mondano fino dalla fine dell’Ottocento. Allora non c’erano i ristoranti degli stabilimenti balneari e le famiglie si portavano il mangiare da casa sfoderando quasi in una gara amichevole i propri manicaretti. Così nasce l’idea di 12 piatti, tre per ogni portata – antipasto, primo, secondo e dolce – di concorrenti ‘giudicati’ da una giuria di ristoratori, di vinattieri e di giornalisti. Un appuntamento che è un inno alla cultura della cucina e all’amicizia, alla convivialità che contraddistingue la storia del Mediterraneo e che si rinnova ogni anno.
Da più di trent’anni Gianni Mercatali nei mesi di luglio e agosto apre il suo ufficio in Versilia, sotto la mitica tenda del bagno Silvio a Forte dei Marmi, dove continua la sua attività di comunicazione a ritmi più leggeri, forse, ma non da riposo. Non potrebbe gestire altrimenti un appuntamento come A tavola sulla spiaggia che dal 1993 organizza ogni anno: quest’anno l’appuntamento è il 4 di agosto alla famosa Capannina ma probabilmente dall’anno prossimo a giugno per mettere in carta nei ristoranti della zona il piatto vincitore, il piatto ‘Forte’, giocando sul senso dell’aggettivo e insieme della cittadina che ospita la manifestazione. All’epoca in cui iniziò quell’avventura come accennato, Gianni aveva alle spalle due amicizie speciali con cui condivideva la passione per il cibo, quella con Gino Paoli e quella con Ugo Tognazzi, ideatore de L’uomo in cucina, un evento che per certi versi ha ispirato A tavola sulla spiaggia. L’evoluzione del ‘concorso’ racconta la società che cambia da quando una giuria di donne con Ugo Tognazzi giudicavano gli uomini in cucina perché ancora era tempo di rivendicazione a quando la partecipazione è diventata libera nel segno del gioco. Quel senso dell’amicizia burlona ma governata dal buon gusto e del piacere vivace per il cibo condiviso sono state le basi di questa gara enogastronomica diventata un appuntamento fisso di agosto, che si è svolto tra il bagno Roma di Levante e La Capannina di Franceschi grazie all’ospitalità di Carla e Gherardo Guidi.
I suoi primi 30 anni, valgono un libro, edito da Gruppo Editoriale, dal titolo A tavola sulla spiaggia. Le ricette dei grandi chef e non solo… in vendita in libreria e on line, che si apre con un ricordo affettuoso di Carlo Conti, memore di aver presentato la prima edizione agli esordi della sua carriera quando, insieme a Giorgio Panariello, girava alla Bussola il mitico programma televisivo Vernice Fresca che li ha lanciati nello showbiz.
Gian Marco Tognazzi racconta invece la passione di suo padre Ugo per la cucina - “un cuoco prestato al cinema” - e come questa sia stata il collante di collaudate amicizie, come quella con Gianni Mercatali, e il motore di passioni oggi condivise da lui stesso e dai suoi fratelli Ricky e Maria Sole.
Sempre a proposito di Ugo Tognazzi, Davide Paolini, gastronauta – che ha iniziato a scrivere di enogastronomia proprio sul mensile diretto dallo stesso Tognazzi Nuova Cucina - ne tratteggia il profilo di raffinato esecutore e intenditore di alta cucina, con dovizia di particolari e aneddoti inediti.
Gherardo Guidi, tornando con la mente alla prima volta in cui ascoltò l’idea di quello che da lì a un anno sarebbe diventato un trentennale concorso gastronomico rievoca l’immagine che gli apparve allora: “Ceste in vimini, con apparecchiature in porcellana e posate d’argento che avevo visto, sotto le tende, all’inizio degli anni 60, nelle mie prime incursioni al mare”.
E aveva ragione, dato che il motivo principe per cui A tavola sulla spiaggia è nata, ero stato quello di omaggiare la tradizione tipica della Versilia di portare con sé il cibo e pranzare in spiaggia all’epoca in cui non erano disponibili le cucine agli stabilimenti balneari.
Un ampio capitolo del libro è dedicato alle ricette da spiaggia dei grandi chef: dai pomodori, moscardini e croccante di cannella di Gianfranco Vissani alla stracciatella di bufala con sorbetto di uva fragola di Davide Oldani, dalla palamita affumicata con ‘nduja di Gennaro Esposito al filetto di ricciola di Riccardo Monco, la ricciola nostrale, insalata riccia, sfere di Aperol Spritz, acqua di pomodoro e wasabi di Gioacchino Pontrelli e Lorenzo Viani o Uovo-20 di Alessio Leporatti… Un totale di 26 ricette esclusive, ognuna delle quali è stata abbinata a un grande vino.
E infine, last but not least, le foto dell’archivio storico di A tavola sulla spiaggia che, dalla prima all’ultima pagina, raccontano quest’avventura tra personaggi famosi, professionisti e, naturalmente, i bagnanti della Versilia.
A cura di Mila Fiorentini