YOLO Group spa, uno dei principali operatori nel mercato insurtech italiano di servizi assicurativi digitali si prepara allo sbarco a Piazza Affari entro fine settimana. Venerdì 29 luglio, ha infatti presentato a Borsa Italiana la domanda di ammissione a quotazione su Euronext Milan Growth delle azioni ordinarie (l’ipo sarà tutta in aumento di capitale) sia di obbligazioni convertibili di nuova emissione. Il rilascio, da parte di Borsa Italiana, dell’avviso di ammissione alle negoziazioni è previsto iper mercoledì 3 agosto, mentre l’avvio delle negoziazioni è previsto per venerdì 5 agosto (si veda qui il comunicato stampa).
Il bookbuilding, che era iniziato lo scorso 19 luglio e termina oggi 1° agosto, è stato condotto sulla base di una forchetta di prezzo fissata tra un minimo di 3,77 euro e un massimo di 4,1 euro per azione (si veda qui il comunicato stampa). Si dice che l’aumento di capitale potrebbe essere tra i 10 e i 15 milioni di euro.
Non sono emerse indicazioni sulla valutazione della società, ma ricordiamo che nell’ultimo round raccolto nell’agosto 2021 la scaleup si era assicurata un investimento da 2,5 milioni di euro tutto sottoscritto dal gruppo assicurativo Generali Italia, che aveva acquisito così il 10,8% del capitale, annunciando che sarebbe arrivata progressivamente al 18% entro il 2022 (si veda altro articolo di BeBeez). Allora, quindi, l’equity value post-money era di oltre 23 milioni di euro.
Che l’ipo fosse un’ipotesi allo studio lo aveva annunciato la società già a inizio maggio, in occasione della presentazione dei risultati 2021, che sono stati in linea con gli obiettivi di piano e sono tornati ai livelli pre-Covid con ricavi di gruppo a 2,4 milioni di euro e oltre un milione di polizze gestite (si veda qui il comunicato stampa). Allora YOLO aveva dichiarato che “tra i progetti allo studio, funzionali alla prosecuzione della crescita, la quotazione delle azioni su Euronext Growth Milan che permetterebbe gli investimenti per potenziare la piattaforma tecnologica, rafforzare la struttura organizzativa ed estendere la presenza internazionale”.
Nel processo di quotazione YOLO è assistita da EnVent Capital Markets (joint global coordinator, joint bookrunner ed Euronext Growth advisor), da BPER Banca Corporate & Investment Banking (joint global coordinator e joint bookrunner), ADVANT Nctm (legal advisor), Deloitte & Touche (società di revisione), One factory (financial advisor), Studio Franzoia Piona (Consulente fiscale), Epyon Audit (auditor per i dati non contabili). Studio Legale Associato Shearman & Sterling è invece legal advisor dei Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners.
In occasione del deposito della domanda di pre-ammissione a quotazione il 18 luglio scorso, Gianluca De Cobelli, co-fondatore e amministratore delegato di YOLO, aveva commentato: “Il settore assicurativo sta attraversando una fase di profonda trasformazione e siamo convinti che YOLO in qualità di player insurtech possa giocare un ruolo di primo piano come acceleratore e abilitatore di tale cambiamento. La quotazione in Borsa e la raccolta di nuovi capitali ci consentiranno di dare maggiore impulso allo sviluppo in Italia e all’estero“.
La scaleup è stata fondata nel 2017 da Simone Ranucci Brandimarte, fondatore di Buongiorno e Glamoo (società pioniera nel mobile commerce, venduta poi a Seat Pagine Gialle) e presidente di Digitouch (tra le maggiori realtà italiane nel digital marketing applicato al mobile, società quotata all’Aim), insieme all’amministratore delegato Gianluca de Cobelli (ex manager in CartaSì, Amex, EY e Reply) e Mansutti spa, storica società di brokeraggio assicurativa italiana (si veda altro articolo di BeBeez).
Da allora è cresciuta, sostenuta da vari investitori di venture capital. Al primo round da un milione di euro nell’ottobre 2017 avevano partecipato Barcamper Ventures gestito da Primomiglio sgr, Miro Ventures e ancora Mansutti (si veda altro articolo di BeBeez), mentre nel 2018 YOLO aveva annunciato di voler chiudere un round da 6 milioni entro luglio (si veda altro articolo di BeBeez), poi slittato sino a inizio 2019, con Barcamper che nel frattempo aveva comunque finanziato un secondo round per un altro milione circa. Nel gennaio 2019 la startup aveva raccolto 5 milioni di euro in round di finanziamento di serie A guidato dall’allora Neva Finventures (oggi Neva sgr, gruppo Intesa Sanpaolo) e ancora da Barcamper Ventures. Al round avevano partecipato anche Net Insurance e di nuovo Miro Ventures (si veda altro articolo di BeBeez). Nel luglio 2020, poi, era stato raccolto un nuovo round da 3 milioni di euro, guidato da Neva Finventures e da Intesa Sanpaolo Vita. Al round avevano partecipato di nuovo Barcamper e anche Banca di Piacenza, Be Shaping the Future e CRIF (si veda altro articolo di BeBeez). Infine nell’agosto 2021 la scaleup, come detto sopra, si era assicurata un nuovo round di investimento da 2,5 milioni di euro tutto sottoscritto dal gruppo assicurativo Generali Italia, che aveva acquisito così il 10,8% del capitale, annunciando che sarebbe arrivata progressivamente al 18% entro il 2022 (si veda altro articolo di BeBeez).
In occasione dell’ultimo round YOLO aveva trasformato la propria forma giuridica in società per azioni e aveva comunicato che il piano di sviluppo prevedeva anche un ulteriore round di finanziamento (Round B), il cui avvio era previsto a settembre 2021.
Lo scorso maggio è stato rinnovato il Consiglio di amministrazione, che è composto di sei amministratori. Oltre ai soci fondatori (Gianluca de Cobelli e Simone Ranucci Brandimarte, confermati rispettivamente nei ruoli di ad e presidente), siedono in Cda due nuovi componenti (Roberto Lancellotti, espressione di Generali Italia; e Giuseppina Marchetti) e due componenti del precedente consiglio (Alessia Truini, in rappresentanza di Intesa Sanpaolo Vita e di Neva sgr; e Antonio Concolino, in rappresentanza di Primo Ventures sgr). Il collegio sindacale è invece composto da Antonia Di Bella (presidente), Lorenzo Centonze e Giuseppe Alessio VerniÌ.