Compagnia Valdostana delle Acque spa (CVA), società partecipata indirettamente dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta e attiva nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ha ottenuto da Unicredit un maxi-finanziamento green per complessivi 100 milioni di euro finalizzato al raggiungimento di specifici obiettivi ESG (si veda qui il comunicato stampa).
Più nello specifico, si tratta di due linee di credito da 50 milioni di euro ciascuna, una a lungo termine e una revolving credit facility, di tipo sustainability linked ovvero legate alle performance di sostenibilità dell’azienda. In questo caso, l’operazione tra Unicredit e CVA prevede il raggiungimento di obiettivi puntuali che si concretizzeranno attraverso l’aumento della capacità di generazione di energia green da fonti eolica e fotovoltaica e la riduzione delle emissioni di CO2 dirette ed indirette generate dall’azienda.
CVA è una delle più importanti realtà italiane nel settore della green energy, l’unico produttore integrato che opera esclusivamente su sole fonti rinnovabili. La sua storia è iniziata nel 1995, quando la Valle d’Aosta ha acquisito tre impianti idroelettrici di proprietà di ILVA Centrali Elettriche, nata sei anni prima per gestire il patrimonio idroelettrico al servizio della Cogne Acciai Speciali. Nel 1997 è stata acquisita anche la centrale idroelettrica di Issime, in precedenza di proprietà della Regione. Nel 2000, poi, sono stati acquistati gli impianti idroelettrici dell’Enel. La Valle d’Aosta è diventata così la prima regione italiana ad assicurarsi una gestione delle acque e una produzione idroelettrica interamente locali.
La capacità installata attuale di CVA è di 1.104 MW, con una produzione annua di 2,8 miliardi di Wkh di energia che viene prodotta in 32 centrali idroelettriche, 4 parchi fotovoltaici e 3 parchi eolici distribuiti i Valle d’Aosta, Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia e Campania. I termini dell’accordo, a orizzonte 2023, aiuteranno l’azienda incrementare la propria capacità installata di 234 MW e di ridurre le proprie emissioni di CO2 di più del 50%.
La società nel 2021 ha fatturato 658 milioni, registrando un ebitda di 179 milioni a fronte di un debito netto di 212 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Giuseppe Argirò, amministratore delegato di CVA, ha dichiarato: “La sostenibilità è nel DNA del Gruppo CVA che da sempre produce solo energia pulita. La partnership con Unicredit è di tipo strategico e il fatto che uno tra i più importanti istituti di credito del Paese sostenga il nostro modello di business e supporti il nostro importante piano di crescita industriale, è per noi un’ulteriore conferma della validità della nostra visione e del nostro operato”.
Paola Garibotti, Responsabile regionale Nord Ovest di Unicredit, ha aggiunto: “Questa importante operazione testimonia la nostra sensibilità sia allo sviluppo delle imprese del territorio sia alle tematiche ambientali: desideriamo dare il nostro contributo concreto alla trasformazione dell’economia in senso sostenibile, favorendo investimenti che vadano ad accrescere la quota di energia da fonti rinnovabili prodotta nel Paese, in coerenza anche con gli obiettivi del PNRR”.
Nel solco di questa collaborazione, lo scorso luglio Unicredit, nell’ambito della sua strategia ESG, ha siglato proprio con CVA ENERGIE SRL A S.U una partnership per la fornitura di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (si veda qui il comunicato stampa di allora). Per la prima volta in Italia, un istituto finanziario si è impegnato in un corporate PPA (Corporate Power Purchase Agreement) con un produttore specializzato in energia rinnovabile. La collaborazione porterà alla costruzione di tre nuovi impianti solari in Piemonte, Lombardia e Sicilia.
Le nuove strutture, con una capacità totale di 25 MW, saranno operative dal 2023 e produrranno oltre 35 GWh all’anno, soddisfacendo il fabbisogno energetico dei centri di elaborazione dati di UniCredit a Verona e coprendo circa il 20% del consumo totale di elettricità della banca in Italia. CVA venderà a UniCredit l’energia a un prezzo definito, ottimizzando il profilo di rischio dell’investimento nei suoi asset.
Andando ancor più indietro nel tempo, a novembre dello scorso anno CVA aveva collocato per la prima volta in private placement obbligazioni senior non garantite per un importo di 50 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), sottoscritte sempre da Unicredit. Il prestito obbligazionario è stato quotato sul mercato regolamentato di Euronext Dublino, con scadenza al 22 novembre 2028 e cedola dell’1,119% annuo.
Piazza Gae Aulenti è stata molto attiva in questi mesi nell’erogazione di prestiti green. Tra gli ultimi, ricordiamo quello assistito da Garanzia Sace, da 2,5 milioni di euro e della durata di 10 anni, per Simplast srl, azienda di Civitella del Tronto (Teramo) specializzata nel settore della produzione e della stampa di imballaggi flessibili (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, Unicredit aveva erogato un prestito da 1,5 milioni di euro con Garanzia Sace per Esbe Italiana, per la società del Gruppo Piber specializzata in soluzioni innovative e complete nel settore dei contenitori in plastica per alimenti (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione, che è finalizzata a sostenere il capitale circolante, supporterà anche la strategia di sviluppo aziendale che prevede investimenti nella sostenibilità del ciclo produttivo. In precedenza, con un’operazione da 1,5 milioni di euro la banca aveva supportato la grossetana Elettromar spa, società di ingegneria e costruzioni che propone soluzioni orientate all’ottimizzazione dei processi produttivi mediante la realizzazione di sistemi integrati di automazione industriale. Il prestito, assistito all’80% dalla garanzia del Fondo di Garanzia per le PMI, gestito da MCC per conto del Ministero dello Sviluppo Economico (si veda altro articolo di BeBeez), prevede un periodo di ammortamento di tre anni ed è finalizzato a sostenere la società nell’efficientamento delle operazioni di pagamento dei fornitori. Ancor prima, un finanziamento da 2 milioni di euro assistito dalla garanzia di SACE era stato erogato a favore di Lamipel spa, storica azienda specializzata nel settore conciario (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione, che prevede un periodo di ammortamento di 5 anni, è destinata a offrire supporto al capitale circolante dell’azienda che ha la sede principale a Santa Maria a Monte (PI) e stabilimenti a Montebello Vicentino, Chiampo e Arzignano (VI).