La pisana Lamipel spa, storica azienda specializzata nel settore conciario, ha ottenuto da Unicredit un prestito green da 2 milioni di euro assistito dalla garanzia di SACE a supporto della crescita delle imprese italiane (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione, che prevede un periodo di ammortamento di 5 anni, è finalizzata a offrire supporto al capitale circolante dell’azienda che ha la sede principale a Santa Maria a Monte (PI) e stabilimenti a Montebello Vicentino, Chiampo e Arzignano (VI).
Il finanziamento fa parte del programma Finanziamento Futuro Sostenibile, con cui Unicredit finanzia le imprese che vogliono migliorare la sostenibilità del proprio business e prevede il riconoscimento, al momento dell’erogazione, di una riduzione del tasso rispetto alle condizioni offerte previste per queste operazioni, subordinato al raggiungimento o al mantenimento di specifici obiettivi.
Nel caso specifico, Lamipel si è impegnata a raggiungere entro tre anni alcuni obiettivi ESG riguardanti iniziative di efficientamento energetico e di riduzione dell’impatto ambientale con l’utilizzo di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili o bioenergia, l’adozione di una politica di approvvigionamento che integri considerazioni di carattere ambientale, il raggiungimento dell’obiettivo di “Carbon Neutrality”, l’acquisizione di nuovi automezzi e mezzi industriali a ridotto impatto ambientale e l’introduzione di iniziative volte alla riduzione dei rifiuti ed al recupero dei materiali di scarto della produzione. A ciò si aggiungono donazioni a organizzazioni No Profit tra le quali spicca, per storicità, il contributo fornito alla s.s.d. Lupi Santa Croce, squadra di volley locale che milita nel campionato di A2.
Fondata nel 1958 da Giancarlo Lami, all’origine l’azienda era soltanto un piccolo opificio in Toscana, a Santa Croce sull’Arno (PI). Negli anni successivi, l’utilizzo e l’impiego sempre maggiore della crosta nei settori della calzatura e della pelletteria hanno portato Lamipel a strutturarsi al meglio per diventare un vero e proprio punto di riferimento europeo per questo prodotto. Al 1978 risale l’inaugurazione della sede produttiva di Montebello Vicentino nel “Distretto vicentino della concia”, con Gianluca (che ne è tuttora l’ad) ed Elisabetta Lami (figli di Giancarlo) che di lì a poco subentreranno nella gestione dell’azienda. A partire dagli anni ’90, Lamipel si è consolidata sui principali mercati internazionali trasferendo anche la sua sede a Santa Maria a Monte (PI) e inaugurando a Chiampo (Vicenza) lo stabilimento interamente dedicato alle croste in trippa. Anche grazie ad alcune recenti partnership con Industrias Desten e Romar Free, in seguito al consolidamento sul mercato americano attraverso la creazione di Lamipel USA, ogni giorno l’azienda commercializza un’ampia gamma di croste e pelli bovine in wet blue destinate alla produzione conciaria per arredamento, calzatura, pelletteria e carrozzeria.
La società nel 2020 ha fatturato 21,2 milioni di euro, generando un ebitda di 2 milioni a fronte di un debito netto di 26,9 milioni.(si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Gianluca Lami ha commentato così l’ultima operazione con Unicredit: “Lamipel è leader mondiale nel commercio di croste in wet-blue e si posiziona come player trasversale unico nel suo genere all’interno della filiera della pelle. Valorizzando la pelle in ogni suo aspetto e in diversi settori, l’attività di Lamipel è, da sempre, esempio di sostenibilità e il suo modello di business è basato sul concetto di economia circolare. Essere responsabili e sostenibili significa coniugare il business con l’attenzione al sociale, alla cultura e al contesto in cui si opera”.
Valerio Alessandrini, Senior Global Relationship Manager – Toscana Area Centro Nord di SACE, ha aggiunto: “L’industria conciaria italiana rappresenta un’eccellenza del Made in Italy nota in tutto il mondo. Siamo, quindi, orgogliosi di supportare la crescita di Lamipel, storica realtà toscana che fa dell’innovazione, della sostenibilità e della forte presenza nei mercati esteri i suoi punti di forza. Attraverso questa operazione, SACE conferma il proprio ruolo di istituzione a sostegno delle imprese italiane e dei loro piani di investimento”.
Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord Unicredit, ha chiosato: “Grazie al piano Finanziamento Futuro Sostenibile garantiamo credito agevolato alle aziende del territorio che vogliono migliorare la sostenibilità del proprio business, contribuendo così a cogliere nuove opportunità di crescita. Si conferma così, in concreto, l’impegno di Unicredit a promuovere e sostenere lo sviluppo di un futuro economico più sostenibile”.
Piazza Gae Aulenti è stata molto attiva in questa prima parte dell’anno nell’erogazione di finanziamenti, la maggior parte dei quali green. Tra gli ultimi, ricordiamo quello da 500.000 euro assistito dal Fondo Centrale di Garanzia del MCC per la torinese Quercetti & C. spa, un nome storico dell’industria del giocattolo, che punterà nei prossimi mesi sull’accelerazione dello sviluppo della linea di giocattoli PlayBio (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, la banca guidata da Orcel aveva concesso con un prestito da 1 milione di euro, a 4 anni con la garanzia di Mediocredito Centrale, a favore di Namedsport, azienda con sede in Brianza specializzata in prodotti nutrizionali per l’attività sportiva (si veda altro articolo di BeBeez). Ancor prima altri 3 milioni di euro, assistiti dalla Garanzia Italia di SACE, erano stati destinati a Cellino srl e Celmac srl, aziende del Gruppo torinese Cellino specializzato nella lavorazione a freddo di acciaio e alluminio per la fornitura di componenti metallici. I fondi serviranno per accelerare il loro percorso ESG, con il miglioramento dell’efficienza energetica e destinando risorse a un concreto miglioramento della sicurezza dei lavoratori (si veda altro articolo di BeBeez). Un altro prestito assistito dalla Garanzia Italia di SACE, dal valore di 1,6 milioni di euro a quattro anni, era stato erogato a inizio maggio favore della milanese Lisap Italia spa, attiva nei prodotti professionali per capelli (si veda altro articolo di BeBeez). Qualche giorno prima, Piazza Gae Aulenti aveva invece stanziato 5 milioni di euro di prestito, assistiti dalla Garanzia Italia di SACE, a beneficio di Lattebusche, cooperativa veneta attiva da oltre 60 anni nel settore lattiero-caseario con una vasta gamma di prodotti di alta qualità e marchi DOP (si veda altro articolo di BeBeez). Il finanziamento è collegato al raggiungimento di due obiettivi ESG che Lattebusche si è impegnata a realizzare entro i prossimi tre anni. Un altro finanziamento è stato erogato con la garanzia del Risk Sharing della BEI, nell’ambito del Fondo Europeo di Garanzia, da 5 milioni di euro e della durata di 24 mesi a favore di Infordata spa, società di Information e Communication Technology con sede a Latina (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, un prestito di 24 mesi da 20 milioni di euro con la garanzia di BEI al 75% era stato destinato alla marchigiana Renco Spa, general contractor della famiglia Gasparini specializzato nell’impiantistica industriale con focus su oil & gas ed energy (si veda altro articolo di BeBeez), e un altro alla pugliese NIAS Spa, produttrice di poltrone e divani, da 1,5 milioni di euro coperto all’80% dal Fondo di Garanzia per le PMI e gestito da MCC (si veda altro articolo di BeBeez). Ancora prima, Unicredit aveva concesso un prestito a sette anni da un milione di euro, sempre con la garanzia di MCC, a favore della varesina Lamec Srl, azienda della famiglia Pacifico specializzata nelle tecnologie di finitura superficiale dei metalli che intende investire per la riduzione delle emissioni dirette/indirette generate nelle varie fasi di lavorazione (si veda altro articolo di BeBeez). Il gruppo pugliese Irgen RE, property manager specializzato sul settore commerciale nel Sud Italia, ha invece ottenuto da Unicredit ulteriori 7,5 milioni, In aggiunta a un pari importo sottoscritto da Solution Bank. (si veda altro articolo di BeBeez).