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P101 sgr, il gestore di venture capital specializzato in investimenti in società digitali e technology driven, ha siglato il closing del suo terzo veicolo d’investimento, il fondo Programma 103, a oltre 150 milioni di euro. Obiettivo target: arrivare a 250 milioni nel corso del 2023 (si veda qui il comunicato stampa). Del lancio del nuovo fondo ne aveva già parlato BeBeez lo scorso febbraio.
Con l’operazione appena siglata, se si considerano i due fondi Programma101 e Programma102 lanciati rispettivamente nel 2013 nel 2018 e il fondo retail ITA500, gestito in delega per conto di Azimut, lanciato nel 2019, le masse gestite da P101 sgr ammontano oggi a 500 milioni di euro.
Il primo closing, a oltre 150 milioni di euro, di Programma 103 è stato sottoscritto al 60% dai precedenti investitori a cui si sono aggiunti altri operatori. Tra i sottoscrittori: Azimut, CDP, European Investment Fund, BPM, Inarcassa, Fondo Pensione Gruppo Intesa Sanpaolo sono alcuni tra gli investitori istituzionali oltre ad alcuni tra i principali family office italiani.
Target di investimento del nuovo fondo? Le società early/growth stage, digitali e technology driven sia B2C sia B2B nei settori fintech, proptech, edutech, ciber security e con il tema della sostenibilità centrale a tutti i nuovi investimenti con ticket da uno fino a più di 10 milioni per investimento. Il focus continuerà a rimanere Italia e Spagna – paese in cui P101 ha realizzato una serie di investimenti di grande soddisfazione- ma guarderà anche al resto d’Europa.
Con un track record di oltre 100 round di funding siglati, 15 exit, 46 società in portafoglio (che producono un giro d’affari di oltre 2 miliardi di euro), 4 fondi in gestione ed operazioni nel corso dell’ultimo anno, come Tannico (ceduta alla joint venture Campari-Moet-Hennesy) e MusixMatch (maggioranza ceduta al fondo Usa TPG) all’attivo, P101 sgr ha centrato la sfida fissata. In particolare nel 2018 con il precedente fondo, Programma 102: attrarre attenzione operatori internazionali, una leva importante per sostenere e accelerare il settore dell’innovazione in Italia confermando la qualità delle società che si sono sviluppate in questi ultimi anni (si veda altro articolo di BeBeez).
“Il primo closing di Programma 103 a 150 milioni e con esso il raggiungimento di 500 milioni di masse in gestione consentirà di consolidare la posizione di P101 in Italia e in Europa”, ha detto Andrea Di Camillo, fondatore e managing partner di P101 sgr, che ha aggiunto: “L’obiettivo è aumentare la capacità di investimento per singola azienda e, nel medio periodo, dare vita e far crescere realtà in grado di farsi apprezzare anche oltreconfine come già sta accadendo. Le correzione del Nasdaq e, più complessivamente, del mercato d’oltreoceano stanno mettendo in luce il vivaio italiano ed europeo ed evidenziando l’attrattività delle nostre scaleup per grandi operatori di private equity e corporate”.
P101 ha raggiunto un organico di 20 risorse con una importante capacità operativa di analisi e di supporto delle partecipate. In particolare P101 è stato tra i primi operatori in Europa a strutturare un team specifico dedicato al supporto dello sviluppo e della crescita delle partecipate che ha dimostrato di avere un importante impatto oltre alle maggiori capacità di investimento che abbiamo grazie al nuovo fondo.
P101 punta molto sulle startup spagnole. Lo scorso marzo la sgr ha fatto da lead investor nel nuovo round da 2 milioni di euro di Civitfun Hospitality, che sviluppa software a supporto del check-in online per gli alberghi (si veda altro articolo di BeBeez). Alla valutazione e chiusura dell’investimento hanno partecipato, in supporto a P101, Claudio Bellinzona e Fabio Zecchini, co-founder di Musement, startup italiana attiva nel settore del traveltech ceduta nel 2018 al Gruppo TUI dalla stessa P101 e da altri investitori (si veda altro articolo di BeBeez).
E ancora: lo scorso febbraio ha fatto da lead investor nel round da 20 milioni di euro nella spagnola Mundimoto, startup specializzata nel ricondizionamento e vendita di motocicli di seconda mano. P101 ha coinvolto anche il fondo californiano Autotech Ventures e il fondo israeliano Maniv Mobility (si veda altro articolo di BeBeez). Mundimoto si affianca nel portafoglio di P101 alle altre esperienze di investimento estere: Bipi e Deporvillage (cedute entrambe nel giugno 2021, si veda altro articolo di BeBeez) e Colvin in Spagna, Fatmap (Terrascope) in Germania e Multiply Lab negli Usa; oltre a quelle con sede estera ma fondatori italiani come Keyless (ceduta lo scorso novembre, si veda altro articolo di BeBeez) o BeMyEye.
Ricordiamo che già al primo closing a quota 65 milioni di euro del secondo fondo di P101 sgr, Programma 102, annunciato nel maggio 2018, avevano partecipato FEI, Fondo Italiano d’Investimento, Azimut e Fondazione Sardegna, oltre a numerosi investitori e imprenditori di spicco del panorama italiano (si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo ha poi raccolto circa 120 milioni di euro e a partire dal 2019 ha potuto contare anche sulla forza di coinvestimento del fondo ITA500 lanciato da Azimut Libera Impresa sgr e dedicato agli investitori retail, fondo che è gestito in delega dalla stessa P101 e che ha raccolto 40 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Azimut è stata tra l’altro tra i principali investitori anche del primo fondo lanciato nel 2013. Ricordiamo infatti che nel giugno 2013 Azimut Holding insieme a Fondo Italiano d’Investimento sgr avevano capitalizzato per 15 milioni di euro ciascuno la neonata Programma 101 spa, dando vita a quello che era un nuovo operatore di venture capital dedicato agli investimenti nel settore digitale, e che aveva preso il nome dello storico pc dell’Olivetti, il primo pc a livello mondiale (si veda altro articolo di BeBeez). Altri 5 milioni di euro erano stati raccolti invece da investitori terzi e dal management team guidato da Andrea di Camillo, co-fondatore di Banzai e Vitaminic. Successivamente, nel gennaio 2016, Banca d’Italia ha autorizzato la holding Programma 101 spa a operare come Sicaf eterogestita con P101 spa, sino a quel momento advisor di gestione della holding, che è diventata una sgr riconosciuta come gestore EuVeca (si veda altro articolo di BeBeez). La Sicaf ha poi raccolto impegni da altri investitori per arrivare a un totale di 70 milioni di euro.
Il rapporto tra P101 e Azimut è dei più stretti, visto che l’asset manager quotato a Piazza Affari lo scorso anno ha acquisito in aumento di capitale il 30% di P101, con il duplice obiettivo di creare, da un lato, una piattaforma europea in grado di fornire gli strumenti finanziari necessari ai diversi stadi di crescita delle imprese e di strutturare, dall’altro lato, la distribuzione di un’offerta di prodotti che vada incontro al crescente interesse degli investitori retail e istituzionali per questa l’asset class del venture capitale (si veda altro articolo di BeBeez).
P101 sgr, specializzata in investimenti in società innovative e technology driven, è nata nel 2013 e gestisce attualmente tre fondi, oltre appunto alla delega per ITA500, il primo veicolo di investimento in venture capital rivolto agli investitori retail e sviluppato in collaborazione con il Gruppo Azimut. Con masse in gestione superiori a 500 milioni di euro, P101 ha finora investito in 46 società tra cui Opyn (ex BorsadelCredito.it), Cortilia, Milkman, MusixMatch, e Tannico.