![](https://bebeez.it/wp-content/uploads/2023/02/Il-presidente-della-Regione-Eugenio-Giani-inaugura-la-mostra-Le-architetture-delle-cantine-ph.-Ilaria-Costanzo-e1676136658140.jpeg)
Al via Anteprime Toscana a Firenze, manifestazione dedicata al vino, aperta al Cinema La Compagnia e a Palazzo Medici Riccardi. Al centro il tema del vino come ambasciatore del territorio in termini di economia e cultura come ha sottolineato Giuseppe Salvini, Segretario Generale Camera di Commercio di Firenze. È quanto dimostra anche una ricerca di Roberta Garibaldi, Professore di Tourism Management dell’Università di Bergamo, che vede la Toscana al primo posto per la domanda di itinerari enogastronomici e la seconda per visitatori del circuito del turismo culturale legato all’enogastronomia, dopo l’Emilia Romagna. Legare il vino al territorio significa valorizzarlo come patrimonio al pari dei suoi monumenti e renderlo un asset di sviluppo. Così ha ricordato il Presidente della Regione Eugenio Giani che ha sottolineato come già le necropoli etrusche ne testimoniano l’importanza senza contare che nella Roma antica si parlava del vino etrusco, già rinomato. Nel Rinascimento la figura di Bacco diventa poi un’ispirazione centrale nell’arte e nel 1716 Cosimo III dei Medici fissa il primo disciplinare del Chianti, che da Clantus nome del torrente della zona di Gaiole. Se l’edizione del
![](https://bebeez.it/wp-content/uploads/2023/02/Giuseppe-Salvini-Segretario-Ge-erale-della-Camera-di-Commercio-di-Firenze-e1676136779755.jpeg)
![](https://bebeez.it/wp-content/uploads/2023/02/Una-delle-etichette-di-Giovanni-Maranghi-per-le-Cantine-Dainelli-e1676136953166.jpeg)
2022 ha associato il vino alla musica con Gianna Nannini, produttrice di vino, l’edizione del 2023 sposa lo sport con Dario Dainelli, originario di Peccioli, ed ex giocatore della Fiorentina e del Chievo Verona, oggi produttore vinicolo che ha scelto una partnership con l’arte. Figlio di uno scultore, per la cantina Dainelli sulle dolci colline dell’Empolese e Valdera, tra Empoli e Cerreto Guidi, fa disegnare le proprie etichette a Giovanni Maranghi, artista fiorentino originario di Lastra a Signa dove tuttora vive, che lavora con una pittura materia corposa, materia. Tra le etichette ci ha colpito quella per l’Intruso omaggio a un gruppo di amici, gli Sbronzi, per un vino dov’è protagonista il vitigno principe toscano, il Sangiovese – che rappresenta il 59 per cento tra i vitigni – con una punta di Malvasia, l’intruso appunto.
Arriva a Firenze a Palazzo Medici Riccardi la mostra Nuove Cantine Italiane. Architetture e Territori, un progetto della rivista Casabella, realizzato in collaborazione con ProViaggiArchitettura a cura di Roberto Bosi e Francesca
![](https://bebeez.it/wp-content/uploads/2023/02/Dario-Dainelli-e1676137130942.jpeg)
![](https://bebeez.it/wp-content/uploads/2023/02/Lartista-Giovanni-Marani-e1676137304356.jpeg)
Chiorino e allestita dallo studio Bricolo Falsarella all’interno della Galleria delle Carrozze (visitabile fino al 19 febbraio).
Il tema del dialogo tra architettura e arte con il vino è sempre più una realtà che ha un impatto importante nell’enoturismo mettendo in relazione economia e cultura in una chiave vincente. Una mostra fotografica dedicata alle cantine vinicole d’autore in Italia, che raccontano appunto il territorio e il legame tra architettura e vino, partita da Verona, in occasione e con il patrocinio di Vinitaly, poi spostata nelle Langhe, presso la Scuola delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo, con il patrocinio di Slowfood, per trovare spazio successivamente a Merano presso la Kunst Meran, in collaborazione con Merano Arte ed in occasione del Merano Wine Festival.
L’arrivo a Firenze, in occasione della giornata evento che inaugura ufficialmente la Settimana delle Anteprime di Toscana, “PrimAnteprima”, promossa da Regione Toscana
insieme alla Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana mette in luce come,
![](https://bebeez.it/wp-content/uploads/2023/02/le-cantine-antinori-e1676137595120.jpeg)
delle 11 cantine in mostra (10 cantine e 1 distilleria), 4 si trovano nella regione Toscana, in particolare la Cantina Poderenuovo a Siena di Alvisi Kirimoto;
la Cantina Antinori nel Chianti Classico Bagnino, in provincia di Firenze realizzata da Studio Archea Associati, salita sul podio mondiale, avendo ricevuto a Mendoza, in Argentina, il premio World’s Best Vineyards 2022, classificandosi al primo posto tra le migliori eccellenze dell’enoturismo mondiale, a dieci anni esatti dalla sua inaugurazione. Il progetto è stato molto impegnativo anche per l’inserimento in un paesaggio importante, molto antropizzato con una forte presenza dell’agricoltura senza che prevalesse sulla natura. In tal senso il caposaldo del progetto è stato la sostenibilità; per questo il grande edificio tra i 50mila e i 60mila metri quadri è prevalentemente ipogeo, con un impatto silenzioso ma potente nelle sue tracce. L’approccio è stato di lavorare sulla linearità dando volume, come i tagli nelle tele di Lucio Fontana. Qui i tagli sono le ‘linee’ del paesaggio stesso. Nella realizzazione c’è anche l’idea della profondità nel tempo e del raccordo con la storia che nel 1885 a Palazzo Antinori nel centro della città, con le sue pietre la cui costruzione era stata avviata da Benedetto da Maiano, vide l’esigenza di riunire l’aspetto economico e finanziario e la produzione. La terza segnalazione è per la Cantina de Il Bruciato, nella zona di Livorno di Fiorenzo Valbonesi – asv3; e la Cantina Masseto di Zitomori, sempre in provincia di Livorno.
Dal convegno è emerso come lo sviluppo dell’architettura delle cantine si contestualizzi nella domanda crescente di ricettività ‘diversa’ con alberghi tematici, ristoranti in cantina e anche uno sviluppo paesaggistico sempre più integrato tra campagna e natura come mostra il concetto di vigna in città che si va diffondendo anche in Italia dalla vicina Francia. A Fiesole, sulla collina di Firenze, eloquente in tal senso l’esperienza di Bibi Graetz, che ha restaurato l’antico edificio e che forse non a caso è un artista. Questo modello sta sviluppando in Italia un turismo culturale non tradizionale in crescita anche per un target giovane che cerca la combinazione di più elementi, dal patrimonio storico, alla natura, alla presenza di eventi culturali, alla parte ludica e di benessere. La scommessa di gioca in tal senso cosicché il vino possa creare un corto circuito sul modello ad esempio di quanto avvenuto a La Cité du vin a Bordeaux.
a cura di Ilaria Guidantoni