Axa Private Equity, la società cinese Fosun International lanceranno un’opa sul Club Méditerranée finalizzata al delisting. Lo ha comunicato ieri lo stesso board di Club Med, guidato dall’amministratore delegato Henri Giscard d’Estaing (il figlio dell’ex presidente Valery). Axa Pe e Fosun, che complessivamente detengono il 19,33% del capitale sociale e il 24,87% dei diritti di voto, hanno presentato un’offerta da 17 euro per azione al Cda del gruppo gestore di villaggi turistici quotato a Parigi, offrendo un premio del 28,4% sulle quotazioni medie del titolo nell’ultimo mese e del 23% rispetto alla chiusura di borsa di venerdì 24 maggio. L’offerta corrisponde a un valore dell’equity di Club Med di 540,6 milioni di euro, che diventa di 665 milioni, se si comprende anche il debito finanziario netto, calcola Bloomberg. Axa Pe e Fosun hanno precisato che si tratta di un’offerta amichevole e che intendono rinunciare al takeover nel caso in cui la quota di adesioni non dovesse raggiungere il 50%. Intanto ieri il titolo a Parigi ha superato in giornata il prezzo d’opa, raggiungendo quota 17,25 euro, per poi chiudere a 16,95 euro.
I fondi di Axa Pe avevano investito per la prima volta in Club Med nell’agosto del 2011, acquisendo sul mercato il 5,29% del capitale del gruppo, divenendo uno dei principali azionisti, al fianco dei fondi di Fidelity, della marocchina Fipar International e appunto della cinese Fosun Property Eolding (che allora controllava il 7,43% del capitale). Oggi Axa Pe detiene il 9,4% e Fosun il 9,96%. Axa Private Equity non è nuovo a investimenti nel settore viaggi e vacanze. A inizio luglio 2011 aveva annunciato insieme a Permira la fusione tra eDreams e GO Voyages e l’acquisizione di Opodo da Amadeus per dar vita a uno dei grandi gruppi europei di viaggi online.
Il colosso delle costruzioni spagnolo Sacyr sta trattando con il fondo Lone Star la cessione della controllata Vallehermoso a fronte del pagamento simbolico di un solo euro, con il fondo di private equity che si accollerà l’intero debito con le banche da 1,2 miliardi di euro.
Lo ha rivelato ieri il quotidiano spagnolo El Confidential, facendo fare il botto a Sacyr in borsa a Madrid, che ha chiuso con un +11,98% a quota 2,16 euro per azione. Il debito del gruppo immobiliare Vallehermoso era stato rifinanziato dalle banche nel 2010 e prevede pesanti scadenze nel 2015, che già da ora è però chiaro che il gruppo non sarà in grado di rimborsare. Da qui la necessità di cedere a un investitore che possa far fronte agli impegni.
Deutsche Telekom sta trattando l’acquisto della polacca GTS Central Europe e l’acquisto della restante quota del 39,2% della controllata ceca di T-Mobile. Lo ha rivelato ieri il Wall Street Journal, precisando che in entrambi i casi a vendere è un fondo di private equity.
GTS Central Europe è infatti controllato ora da Innova Capital e viene valutato circa 600 milioni di euro. Quanto a T-Mobile in Repubblica Ceca, ora la quota del 39,2% fa capo a Mid Europa Partners. In quest’ultimo caso, secondo il WSJ, Deutsche Telekom preferirebbe che a Mid Europa subentrasse un nuovo investitore, ma sarebbe disposta ad acquisire lei stessa quella quota, pur di non avere un socio indesiderato.