Torna a essere tutta dell’imprenditore Inti Ligabue la Ligabue spa, società specializzata nell’approvvigionamento navale, nella fornitura di servizi di catering e in appalti per traghetti, crociere, navi mercantili, cantieri e piattaforme on-shore e off-shore, controllata dalla omonima famiglia e partecipata da Fondo Italiano d’Investimento (FII), gestito da Neuberger Berman AIFM sarl, le cui quote sono per il 44,55% nel portafoglio di NB Aurora, il veicolo di permanent capital a sua volta gestito da Neuberger Berman AIFM sarl e quotato a Piazza Affari sul segmento Euronext MIV Milan (si veda qui il comunicato stampa di NB Aurora e qui quello di Ligabue).
L’operazione è stata finanziata in direct lending da Anthilia Capital Partners sgr, con il supporto dell’arranger Banca Finint e dell’advisor finanziario Clearwater International.
Nel dettaglio, nel tardo pomeriggio di ieri NB Aurora ha annunciato che è stata ceduta appunto alla Lilux srl, società di Inti Ligabue, l’intera quota detenuta da FII (circa 30,6%) in Ligabue, per un controvalore complessivo di 9,7 milioni di euro. La quota di pertinenza di NB Aurora in Ligabue era del 13,6% per un controvalore quindi di circa 4,3 milioni. FII aveva acquisito la quota nel 2016. Con questa operazione Inti Ligabue diviene indirettamente l’unico azionista della società, che torna quindi nelle mani della famiglia fondatrice.
La Ligabue è una storica azienda veneziana oggi tra i principali player a livello internazionale nella fornitura di servizi di catering, approvvigionamento, facility management per piattaforme on-shore e off-shore, navi da crociera, traghetti e navi mercantili e primario operatore di Travel Trade marittimo.
Fondata a Venezia nel 1919 da Anacleto Ligabue, la società inizialmente riforniva di generi alimentari le navi della Società Veneziana di Navigazione. Negli anni ’60 il business si è poi ampliato con il servizio di catering al settore Oil & Gas, in particolare nelle piattaforme off-shore e su campi on-shore, diventando la prima azienda di ristorazione al mondo ad operare in questo settore. In questi anni la Ligabue ha dato un forte sviluppo al proprio business cruise divenendo anche armatore. Oggi Ligabue è presente in 16 paesi con una rete internazionale di 200 partner commerciali in 417 porti. Nel 2022, il Gruppo ha registrato un fatturato di 314 milioni di euro e raddoppiato l’ebitda e puó contare sulla collaborazione di circa 7.000 persone di oltre 40 nazionalità.
Ligabue aveva invece chiuso il 2021 con 236,6 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 2,1 milioni, una perdita netta di 2,5 milioni e un debito finanziario netto di 33,4 milioni, con dati in recupero dopo il netto calo di redditività del 2020, impattato dalla pandemia, quando a fronte di ricavi per 225,3 milioni, la società aveva registrato un ebitda negativo per 4 milioni e una perdita netta di 21,1 milioni, a fronte di un debito finanziario netto di 41 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Ricordiamo che Ligabue nel dicembre 2022 ha poi emesso un minibond per un massimo di 10 milioni di euro, che è stato sottoscritto in maniera paritetica per un totale di 6 milioni di euro da Finint Investments sgr attraverso il fondo di private debt PMI Italia II (anchor investor dell’operazione), e dalla finanziaria regionale Veneto Sviluppo spa, attraverso il Fondo Veneto Minibond, con riapertura fino appunto a 10 milioni nei prossimi mesi, visto l’interesse manifestato da altri investitori (si veda altro articolo di BeBeez).
Francesco Sogaro, managing director di NB Aurora, ha commentato: “Siamo molto orgogliosi del percorso di crescita che l’azienda è riuscita a perseguire in questi anni di collaborazione; la società ha trasformato le complessità del mercato degli ultimi anni in una grande opportunità di cambiamento e si presenta nel 2023 sui livelli di fatturato pre-covid (con quasi il 50% di aumento rispetto alla data di investimento). Ligabue oggi è un’azienda forte, internazionale, con grandi prospettive; è guidata da un imprenditore e un team manageriale coeso e di grande qualità che, ne siamo certi, saprà continuare in questo percorso. Riconsegniamo quindi con piacere le quote della società nelle mani di Inti Ligabue la cui famiglia ne tiene saldamente le redini da più di 100 anni orgogliosi di aver contribuito ad un pezzo di strada”.
Inti Ligabue, presidente e ceo di Ligabue, ha aggiunto: “Questo è un momento storico per la nostra azienda, estremamente significativo. L’acquisizione delle quote della società dal Fondo Italiano assicura strategia di lungo periodo a tutti gli stakeholder del Gruppo. La famiglia Ligabue ha sempre detenuto il controllo dell’azienda, ma riportare l’azionariato, dopo quasi 40 anni, nelle sole mani della famiglia fondatrice conferma il nostro impegno per la crescita, la solidità della società e la visione di prospettiva per il futuro”.