Prosegue a ritmo spedito il programma di acquisizioni del gruppo Eco Eridania, società ligure specializzata in raccolta, trasporto, stoccaggio, trattamento e smaltimento di rifiuti speciali, controllata al 75% dal fondo Icon Infrastructure Partners IV tramite Econ Waste Management Italy srl. A pochi giorni dall’acquisizione del 60% della pugliese Smoco (si veda altro articolo di BeBeez), la società ha rilevato il 75% del capitale di Delca Energy, attiva nella green e circular economy, responsabile di un sito produttivo dotato di Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.), per il recupero di materia e la produzione di combustibile alternativo, con elevati standard qualitativi, energetici ed ambientali (si veda qui il comunicato stampa).
A vendere sono stati gli azionisti Bi Energy, società con il 55% delle quote che fa riferimento alla co-fondatrice Francesca Teponecco, e al socio co-fondatore Massimo Saporito, prima con una partecipazione del 45%. I venditori sono stati assistiti da Tremolanti Studio Legale e dallo Studio Bonamici. Eco Eridania, invece, si è affidata per le operazioni di due diligence a PwC per la parte amministrativa contabile e fiscale, EY per la parte commerciale, a Bonelli Erede Pappalardo per la parte legale, ed ad ERM Italia per la parte ambientale e sicurezza. Inoltre, la società del fondo Icon è stata assistita dallo studio legale SCP e dallo studio legale Gelegal di Genova.
Grazie agli impianti di trattamento e al sito di stoccaggio di Wecologistic, all’acquisizione di Irigom, leader nel trattamento di pneumatici fuori uso (PFU) e a quella attuale di Delca Energy, si legge nella nota, EcoEridania si conferma “tra i principali player in Italia per la produzione di CSS (combustibile solido secondario), ottenuto dalla componente secca (plastica, carta, fibre tessili, ecc.) dei rifiuti non pericolosi, sia urbani sia speciali, tramite appositi trattamenti di separazione da altri materiali non combustibili, come vetro, metalli e inerti”.
Inoltre, con Delca Energy il gruppo ligure porta nel proprio portafoglio una società da 24,9 milioni di euro di ricavi a fine 2021 rispetto ai 23,5 milioni dell’anno precedente, con un utile di 823 mila euro circa rispetti ai 650 mila circa cel 2020, e con Ebitda di 4 milioni (4,3 milioni nell’anno precedente). In calo le disponibilità liquide a fine 2021, pari a 893 mila eurocirca da 1,9 milioni (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
“L’acquisizione strategica di Delca Energy che annunciamo oggi ci permette non solo di rafforzare il nostro impegno nell’economia circolare e nell’end of waste ma ci rende uno dei principali produttori di CSS in Italia. Siamo molto felici di questo risultato che premia l’esperienza pluriennale del Gruppo Eco Eridania e la volontà di essere un punto di riferimento nel trattamento dei rifiuti sanitari ma anche di quelli industriali – dichiara Andrea Giustini, fondatore e Presidente di Eco Eridania -Delca è un passaggio fondamentale per il consolidamento della nostra leadership”.
“Siamo molto orgogliosi dell’interesse dimostrato dal Gruppo Eco Eridania – hanno dichiarato i soci fondatori Francesca Taponecco e Massimo Saporito – che avvalora la valenza sostenibile ed innovativa dei progetti di sviluppo industriale, implementati fino ad oggi, nella produzione di combustibili secondari rinnovabili e nel recupero di materia. L’ingresso nel Gruppo Eco Eridania consentirà di consolidare e sviluppare ulteriormente, in segno di continuità, gli obiettivi di performance nell’ambito dell’economia circolare”.
Con l’acquisizione dell’azienda toscana, la società di Icon finalizza così la quinta acquisizione prevista dal progetto Twister, l’ambizioso piano di crescita della società, che due mesi fa ha portato nel suo perimetro proprio Smoco, azienda che fornisce combustibili destinati alla valorizzazione energetica, da css (combustibile solido secondario) e pneumatici fuori uso triturati, attiva inoltre come vettore marittimo dal porto di Taranto e da Genova, nella gestione integrata dei rifiuti e nella consulenza ambientale. Prima dell’arrivo di Eco Eridania, le quote erano detenute da Fin Save (60%) e dal Gruppo Finsea (40%). Solo pochi giorni prima, era stata annunciata un’altra acquisizione, quella di Irigom, un’altra realtà, sempre pugliese, specializzata nel trattamento di pneumatici fuori uso, precedentemente controllata da Serveco e da Fin Save (si veda qui altro articolo di BeBeez).
Le prime due operazioni del progetto Twister sono state chiuse sempre ad inizio 2023, e hanno riguardato l’80% di Oda (Officine Dell’Ambiente), attiva nella green economy e nell’economia circolare precedentemente controllata al 100% da Exacto spa (si veda altro articolo di BeBeez), e il 60% del capitale di Semataf, società lucana attiva nei settori delle costruzioni e dei servizi ambientali prima controllata al 100% da Fincast (si veda altro articolo di BeBeez).
Tutte le operazioni descritte sopra sono state effettuate dalla società genovese tramite le risorse provenienti dalle nuove linee di credito e dal bond emesso a febbraio per un controvalore complessivo di 340 milioni di euro, di cui 135 milioni di bond e 205 milioni di nuove linee di credito (si veda altro articolo di BeBeez). Con 14 società controllate e 33 filiali in Italia, EcoEridania ha conseguito quasi 272 milioni di euro di ricavi nel 2021, in crescita del 23% rispetto all’esercizio precedente, un ebitda di circa 66 milioni (+24%) e un indebitamento finanziario netto di 135,6 milioni (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).