OTB Group, tramite la controllata Staff International, ha acquisito da HIM CO il 67,13% della storica pelletteria fiorentina Frassineti (si veda qui il comunicato stampa), già fornitore per i prodotti luxury del brand Jil Sander, rilevato dal gruppo fondato e presieduto da Renzo Rosso oltre due anni fa (si veda altro articolo di BeBeez). Gaia Frassineti, che possiede il restante 32,87% del capitale, continuerà a ricoprire il ruolo di amministratore delegato della società.
Armellini Barzon Studio Legale ha supportato Staff International nell’operazione, mentre la società venditrice è stata assistita da Odescalchi Studio Legale.
“L’operazione è in linea con l’impegno del gruppo a supporto della filiera italiana e ha l’obiettivo di garantire stabilità e una crescita sempre più rapida e solida di Frassineti, un’azienda con una storia di eccellenza e competenze artigianali uniche nella realizzazione di prodotti di lusso di altissimo livello”, si legge nella nota.
“I brand del comparto luxury del nostro gruppo sono accomunati da una forte attenzione all’artigianalità dei capi e dall’uso di materie prime di altissima qualità, un aspetto reso possibile solo dalla collaborazione con imprese come Frassineti, che rendono unica la filiera del settore moda in Italia e nel mondo. Sono queste aziende e queste competenze che fanno la forza del nostro Paese ed è su di esse che dobbiamo continuare a investire. OTB lo fa da sempre, affiancando le imprese in un percorso di crescita e valorizzazione delle eccellenze del nostro Paese. Siamo molto orgogliosi di poter lavorare con Gaia, un’altra giovane e talentuosa donna che entra a far parte del nostro gruppo e che rappresenta un esempio di come una seconda generazione di imprenditori possa continuare a tramandare la tradizione, la cultura e lo spirito imprenditoriale della propria famiglia”, ha commentato Rosso.
Nata nel 1964, Frassineti opera nella produzione di borse e altri accessori in pelle con grande attenzione alla qualità artigianale dei prodotti. Ad oggi l’azienda conta oltre 70 collaboratori, “con un grande potenziale di crescita”, aggiunge OTB.
Nel 2021 Frassineti ha registrato quasi 12,5 milioni di euro di ricavi, in crescita del 5,8% rispetto all’esercizio precedente, un ebitda di oltre 1,1 milioni, in aumento del 9,2% rispetto al 2020, e una liquidità di circa 4,2 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Staff International, la piattaforma produttiva di OTB, rafforza così il proprio network di fornitori, costituito oggi da oltre 800 aziende basate in Italia. “Grazie a questa operazione, il gruppo metterà a disposizione di Frassineti le proprie competenze nell’ambito dell’innovazione tecnologica e digitale e della sostenibilità, accompagnando l’azienda verso un modello di business sempre più responsabile”, si legge ancora nella nota.
Il gruppo OTB, acronimo di Only The Brave, cui fanno capo i marchi di moda e lusso Diesel, Jil Sander, Maison Margiela, Marni, Viktor&Rolf, le aziende specializzate nello sviluppo di brand in licenza Staff International e Brave Kid e una partecipazione nel marchio Amiri, ha registrato nel 2022 un fatturato di oltre 1,74 miliardi di euro, in crescita del 14% rispetto al 2021 (si veda qui il comunicato stampa di febbraio). L’ebitda è stato pari a 314 milioni, in progresso del 22% rispetto al 2021 e del 65% rispetto al 2019. Il risultato netto si è attestato a quota 105 milioni di euro, con un balzo di 44 milioni rispetto all’esercizio precedente. I brand del comparto luxury hanno guidato lo sviluppo di OTB, registrando un incremento sia rispetto al 2021 (più 32%) che nei confronti del 2019 (più 103%). Anche Staff International e Brave Kid hanno generato ricavi in aumento rispettivamente del 32% e del 26% rispetto al 2021. Per quanto riguarda le aree geografiche, soprattutto grazie alla forte espansione retail, “le migliori performance si sono registrate in Nord America e nell’area Asia-Pacifico, dove il Giappone rimane il mercato di riferimento”, si legge nella nota di allora.
Alla luce di questi risultati, la società, che ha recentemente perfezionato il piano strategico 2023-25 basato sempre sul motto “Be Responsible. Be Brave”, ha confermato “ambiziosi” obiettivi di crescita organica e l’interesse verso potenziali acquisizioni nel segmento del lusso. “Le previsioni per i prossimi anni indicano che tutto il settore del lusso dovrebbe crescere ulteriormente, un dato che ci fa guardare al futuro con entusiasmo e determinazione”, ha dichiarato nell’occasione Rosso.
“Credo che uno dei fattori fondamentali di questo successo sia la capacità di fare squadra e di supportare la nostra filiera, principalmente localizzata in Italia. Lavorando fianco a fianco con i nostri fornitori, abbiamo creato un ecosistema efficiente e solide fondamenta produttive per i nostri brand. Inoltre, il 2022 è stato l’anno dell’avvio di progetti di innovazione della nostra piattaforma logistica, con investimenti importanti per l’automazione dei nostri magazzini e la creazione di sinergie imprescindibili per la crescita dei nostri marchi”, ha aggiunto l’amministratore delegato di OTB, Ubaldo Minelli.
Nel 2022 il gruppo ha aperto 73 nuovi punti vendita in mercati chiave per lo sviluppo internazionale, in particolare in Cina, Corea e Stati Uniti. Da sottolineare un ulteriore rafforzamento del canale e-commerce, con l’ingresso del brand Maison Margiela nella piattaforma omni-channel Moon. Il gruppo ha poi confermato a settembre scorso i suoi impegni in termini di sviluppo sostenibile (che non è d’obbligo per le aziende non quotate, si veda qui il comunicato stampa di allora) e innovazione digitale (BVX, la divisione dedicata allo sviluppo di progetti, contenuti e prodotti destinati al mondo virtuale ha dato vita assieme a Diesel alla prima collezione NFT del marchio). Inoltre, a partire dallo scorso mese di giugno, OTB ha registrato sulla piattaforma blockchain sviluppata da Aura Blockchain Consortium, di cui è membro fondatore, circa 300mila capi dei brand Maison Margiela, Marni e Jil Sander.
La crescita è uno dei punti chiave di un percorso che potrebbe portare il gruppo a valutare un’apertura verso il mercato dei capitali, si legge ancora nella nota. L’imprenditore di Bregine (Padova), infatti, non ha mai fatto mistero dei piani per l’approdo del suo gruppo a Piazza Affari (si veda altro articolo di BeBeez), che potrebbe avvenire tra la fine di quest’anno, come riportato di recente da MF Fashion, e più probabilmente il prossimo o al massimo nel 2025.