Nuovo round per Poke House, catena italiana formata da 130 fast food presenti in nove paesi specializzati sul poké hawaiano, piatto a base di pesce crudo marinato. Lo scrive Il Corriere della Sera.
A guidare il round, di cui non sono state comunicate le dimensioni, è stato Red Circle Investments, la società di investimenti privati di Renzo Rosso, il patron di Diesel. Al round hanno partecipato anche alcuni degli investitori esistenti, quali Eulero Capital sgr, FG2 Capital (holding milanese guidata a Fulvio Gregorace e Fabio Luigi Gallucci, che organizza club deal di co-investimento in private equity e venture capital in Italia e Usa insieme ad alcuni family office) e Milano Investment Partners Sgr (MIP), la società di gestione di cui è anchor investor Angelo Moratti, erede della famiglia di petrolieri della Saras.
Gitti and Partners ha assistito Red Circle Investments per tutti gli aspetti legali connessi alla operazione. Poke House è stata assistita dallo Studio legale internazionale White & Case. LTA ha invece assistito Red Circle Investments per la due diligence contabile e finanziaria sulla società. Chiomenti ha assistito Milano Investment Partners e Angel Capital Management. Orrick ha assistito Eulero Capital. Dentons ha assistito il socio co-fondatore di Poke House Charles Philip Pozzi.
Ricordiamo infatti che la scaleup aveva raccolto nell’aprile 2021 un round di serie B da 20 milioni di euro guidato appunto da Eulero Capital (si veda altro articolo di BeBeez), cui avevano aderito anche FG2 Capital e MIP. Nel giugno 2020, invece, aveva raccolto un primo round da 5 milioni di euro che era stato guidato da MIP, che assieme ad altri investitori aveva acquisito il 25% della società (si veda altro articolo di BeBeez).
“Stiamo preparando un nuovo round di investimento importante, circa 100 milioni di euro, per accelerare ulteriormente la crescita di Poke House, sia organicamente sia tramite acquisizioni. Per questo abbiamo dato mandato di esplorazione a Goldman Sachs”, aveva detto l’amministratore delegato Pichi nell’estate 2022 a Millionaire.
Proprio il round da 20 milioni del 2021 aveva dato il via a una campagna di acquisti a livello internazionale. L’ultimo investimento risale allo scorso gennaio e ha riguardato la concorrente californiana Sweetfin, conosciuta come il precursore del poké e leader delle bowl plant-based (si veda altro articolo di BeBeez). Per la scalup si era trattato del quinto investimento internazionale in meno di due anni: nell’estate del 2021 è entrata nel capitale di Pokè Perfect, il più grande marchio di poke in Olanda (si veda altro articolo di BeBeez), e ad aprile scorso è diventata azionista di maggioranza dell’austriaca Honu Tiki Bowls, nata nel 2018 a Vienna, come riportato da Pambianco, dopo aver anche rilevato la catena londinese Ahi Poké e l’omonima Poke House portoghese (si veda ancora Pambianco).
Poke House, nata a fine 2018 da un’idea dei due amici Matteo Pichi (classe 1986) e Vittoria Zanetti (classe 1991), oggi è presente in Olanda, Spagna, Francia, Portogallo, Romania, Austria, Stati Uniti e nel Regno Unito. La scaleup ha archiviato il 2022 con il fatturato previsto di 100 milioni di euro (rispetto ai quasi 41 milioni del 2021) e ha aperto Lenox House, il suo secondo locale di Miami Beach (si veda altro articolo di BeBeez).
“La scelta di un giusto partner è stata lunga e complicata”; ha detto a proposito dell’ultimo round Matteo Pichi, co-founder e ceo di Poke House, aggiungendo: “Quello raggiunto è un doppio risultato sia per quanto riguarda l’aumento di capitale, sia per il know-how che Rosso porta con sé come imprenditore e nel retail”. E Rosso ha aggiunto: “Mi piace investire in aziende giovani, fatte da giovani basate su una cultura forte e valori responsabili di lungo periodo. Il potenziale di sviluppo internazionale dell’azienda è evidente e potrà contare sulla nostra esperienza”.