Tra i pretendenti di Pinarello, azienda trevigiana specializzata in biciclette da corsa, da cross e da strada ad altissime prestazioni, controllata da L Catterton e in vendita da inizio anno (si veda altro articolo di BeBeez), ci sarebbe anche il miliardario sudafricano Ivan Glasenberg, ex amministratore delegato del colosso minerario anglo-svizzero Glencore, quotato a Londra. Non solo, quindi, operatori finanziari e gruppi specializzati nel settore delle due ruote, come il fondo belga Rivean o il colosso olandese Accell (proprietario dei marchi Atala, Babboe, Batavus e Carraro Cicli), che fa capo al fondo statunitense KKR.
Secondo quanto riportato dalla Tribuna di Treviso, il miliardario, appassionato di triathlon, si è recato nei giorni scorsi nella fabbrica di Fontane di Villorba, quartier generale dell’azienda fondata nel 1952 dalla maglia nera Giovanni “Nani” Pinarello, ufficialmente per comprare una Bolide, la bicicletta di Filippo Ganna, la più veloce del mondo dopo il nuovo record dell’ora, che costa più di 25mila euro. Ufficiosamente, dopo aver seguito il Giro d’Italia, per vedere da vicino l’eccellenza veneta e per prendere poi contatti con l’advisor Houlihan Lokey.
La maggioranza del gruppo Cicli Pinarello fa capo come detto, tramite Pink Holding sarl, a L Catterton, l’operatore di private equity nato dalla joint venture tra L Capital (il private equity promosso dal gruppo francese LVMH) e Catterton, che aveva condotto l’acquisizione dell’azienda trevigiana alla fine del 2016 attraverso i fondi L Catterton Europe e L Catterton North American growth fund. Il fondatore, Fausto Pinarello, aveva mantenuto una quota di minoranza (il 19,79%), la presidenza e inizialmente l’incarico di amministratore delegato (si veda altro articolo di BeBeez), poi ceduto ad Antonio Dus, che possiede il restante 1,05%.
L’azienda adesso è stata messa in vendita da L Catterton che, per la cessione, ha assoldato alla fine dell’anno scorso Houlihan Lokey e ha informato a gennaio sia l’ex patron che il consiglio di amministrazione della sua volontà di uscire dal capitale, come previsto dallo statuto della società. Così il presidente Pinarello, come da lui stesso ammesso e rivelato a Nordest Economia, ha pensato di tornare alla guida dell’azienda di famiglia, ma con un partner dalle spalle larghe come Glasenberg, che rimane dietro solamente a Silvio Berlusconi nella classifica dei Paperoni di Forbes, o con un partner altrettanto dotato finanziariamente. All’epoca del passaggio della maggioranza a L Catterton, l’enterprise value era di circa 90 milioni di euro, mentre oggi si parla di una possibile valutazione complessiva non distante dai 250 milioni.
Il giro d’affari è infatti quasi raddoppiato dal 2015, quando era inferiore ai 50 milioni di euro. Il bilancio chiuso al 30 giugno 2022 ha visto un valore della produzione consolidato di quasi 84 milioni di euro, in crescita del 24% rispetto all’esercizio precedente, ricavi per 78,5 milioni, in progresso del 18,4% rispetto alla fine di giugno del 2021, un ebitda di 9,4 milioni (più 12%), debiti finanziari netti pari a 29,2 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Quello del ciclismo è un settore che piace ai fondi di private equity e ai family office. Ricordiamo infatti che Telemos Capital, società di investimento di private equity europea con focus sul mid-market finanziata da capitale familiare, alla fine del 2022 si è aggiudicata l’asta per l’acquisizione della maggioranza del capitale di Vittoria, multinazionale italiana leader di pneumatici e ruote per bicicletta di alta gamma (si veda altro articolo di BeBeez), controllata dall’agosto 2020 dal fondo Wisequity V che, secondo quanto risulta a BeBeez, manterrà una quota del 10%, mentre il management, guidato dal presidente e ceo Stijn Vriends, salirà al 25-30%.
E sempre il fondo Wisequity V, gestito da Wise Equity sgr, possiede il 33% di Selle Royal, azienda leader mondiale nella produzione e commercializzazione di selle per biciclette e altri prodotti per il ciclismo che, all’inizio del 2022, aveva avviato l’iter per la quotazione a Piazza Affari (si veda altro articolo di BeBeez), progetto poi sospeso a seguito dello scoppio della guerra tra Ucraina e Russia.
E ancora lo scorso dicembre ricordiamo che il controllo di 3T, marchio iconico di biciclette, è passato a UTurn Investments, family office indipendente che fornisce consulenza strategica e finanziaria a famiglie con rilevanti patrimoni finanziari, immobiliari e industriali, fondato da Gianpiero Peron (ex wealth manager presso Cordusio sim del gruppo UniCredit ed ex Deutsche Bank Wealth Management), Luca Mongodi (ex group ceo di MTW Holding-Metalworks) e Alberto Nicoli (ceo del gruppo MPE) (si veda altro articolo di BeBeez). L’intesa raggiunta tra le parti ha previsto che i soci di 3T René Wiertz, ceo e fondatore, e Gérard Vroomen, entrati nel capitale rispettivamente nel 2007 e nel 2015, rimangano azionisti e manager della target, mentre Mongodi di UTurn sarà coinvolto in prima linea nella gestione operativa e strategica dell’azienda.
E ancora, ad aprile 2022 Alete Bikes, controllata dal private equity paneuropeo Trilantic Europe, ha firmato un accordo vincolante per acquisire Cicli Esperia dalle famiglie fondatrici Zanaga e Turato, che hanno reinvestito per una minoranza in Alete Bikes (si veda altro articolo di BeBeez). Cicli Esperia, con sede a Cavarzere (Venezia), è un produttore di biciclette ed e-bike che opera attraverso quattro marchi principali: Cicli Esperia, Legnano, Torpado e Fondriest. Alete Bikes, guidata dal ceo Giulio Mengoli, è stata costituita a fine 2021 dal fondo Trilantic Europe VI, con l’obiettivo di creare una piattaforma per consolidare i mercati europei altamente frammentati di biciclette, e-bike e mobilità urbana e contestualmente era stata annunciata la prima operazione, con l’acquisizione di Denver Bikes, costruttore italiano di e-bike e biciclette distribuite in tutta Europa, dai co-fondatori Michele e Giuseppe Beraudo, che a loro volta avevano reinvestito nel progetto come azionisti di minoranza (si veda altro articolo di BeBeez).
Andando indietro nel tempo, ricordiamo che nel luglio 2021 Asobi Ventures Inc, il family office del businessman americano Victor Luis, ha acquisito da Antonio Colombo la quota di maggioranza di Gruppo srl, casa madre del prestigioso produttore italiano di biciclette Cinelli e dello storico produttore di tubi per telai Columbus (si veda altro articolo di BeBeez). Nel maggio 2020, invece, il fondo di Abu Dhabi Chimera Investments LLC ha rilevato la maggioranza di Colnago, storico produttore italiano di biciclette. A vendere era stato il fondatore Ernesto Colnago, 88 anni, che aveva mantenuto una piccola quota societaria (si veda altro articolo di BeBeez).