Sono due su 11 i nuovi consiglieri che siedono nel consiglio direttivo di Italian Business Angel Network, che è stato nominato lo scorso mercoledì dall’Assemblea di Iban. Il Consiglio rimarrà in carica fino al 2025 .
Oltre al presidente Paolo Anselmo, sono stati riconfermati nell’incarico Fabio Malerba, Mariarosa Trolese, Fabio Fanecco, Luigi Amati (presidente onorario di Business Angels Europe), Marco Tili, Francesco Cazzaniga, Paolo Giolito e Filippo Zanetti.
Annamaria Tartaglia, ceo di TheBrandSitter e consigliere di Angels4Women, e Andrea Brambilla, in rappresentanza di Aifi, sono i due volti nuovi. Tartaglia è entrata in consglio al posto di Lucia Romagnoli.
Italian Business Angel Network è stata fondata nel 1999 per sviluppare e coordinare le attività di
investimento dei business angel associati e, attraverso, i suoi Business Angel Network, mettere in contatto business angel, imprenditori e startupper. Inoltre, Iban collabora con altre associazioni della digital economy e con le istituzioni, sia in Italia sia in Europa.
Fra le altre attività realizza anche studi di mercato. L’ultimo pubblicato in ordine di tempo, a metà maggio 2023, è il Survey 2022, annuale analisi del mercato italiano dell’informal venture capital o angel investing condotta con la supervisione scientifica del professor Vincenzo Capizzi dell’Università del Piemonte Orientale e della SDA Bocconi (si veda altro articolo di BeBeez).
Secondo la ricerca, i business angel italiani, nel 2022, hanno partecipato, in autonomia e in syndication con i fondi di Venture Capital, ad operazioni di investimento in startup italiane e in startup estere con fondatori italiani per oltre 1,6 miliardi di euro, registrando un +77% sul 2021. Un dato, che è addirittura più che quadruplicato in tre anni, considerando la cifra registrata nel 2020 di 376 milioni di euro.
Nel dettaglio sono diminuite le operazioni ma aumentati gli importi medi investiti. Rispetto al 2021 infatti, i business angel hanno investito in autonomia nelle startup 83 mln di euro per 75 operazioni di investimento, rispetto ai 91 mln di euro per 100 operazioni del 2021. I dati però evidenziano come le operazioni, pur in calo da un punto di vista numerico, siano state mediamente di dimensioni maggiori di quanto registrato nel 2021. Per contro, si conferma prevalente per i business angel italiani il trend dell’investimento in syndication con i fondi di VC, che rappresenta la quasi totalità delle operazioni monitorate dal Survey IBAN e dimostra che questo tipo di investimento negli ultimi tre anni è addirittura quintuplicato, registrando un complessivo di 1,5 mld di euro, rispetto agli 812 mln del 2021 e ai 325 del 2020. Così come anche il numero di questo tipo di operazioni è aumentato, raggiungendo le 153 dopo che nel 2021 si erano fermate a 116.
Un altro dato rilevante è che il 70% degli investitori abbia applicato criteri di valutazione ESG oppure di impact investing nel valutare le opportunità di investimento, confermando una tendenza ormai assodata.
Nel 2021, invece, i business angel italiani avevano partecipato ad operazioni di investimento pari a 935 milioni di euro, in autonomia o in syndication (si veda altro articolo di BeBeez/). Una crescita, dunque quella del segmento dei business angel, come quella del crowdfunding, che è proceduta di anno in anno con cifre doppie, negli ultimi tre anni, considerando che, nel 2020 gli investimenti avevano di poco oltrepassato i 400 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).