di Alessandro Albano
Il fondo Back2Bonis, fondo di investimento in credito deteriorato, in particolare UTP legati al settore immobiliare italiano, ha raggiunto i 2,5 miliardi di euro di masse in gestione, grazie a conferimenti di crediti UTP da parte di UniCredit Leasing e BPER Banca per un totale di 295 milioni di euro di crediti (si veda qui il comunicato stampa).
Back2Bonis, nato a fine dicembre 2019 sotto il nome di progetto Cuvée (si veda altro articolo di BeBeez), è il primo veicolo italiano specializzato in UTP immobiliari e fra i principali a livello europeo, ed è gestito da Prelios sgr, che è anche partner nell’immobiliare e special servicer per la gestione dei crediti con sottostante leasing, in partnership con AMCO, che agisce in qualità di master e special servicer.
Più nel dettaglio, il portafoglio crediti leasing ha un valore lordo di 270 milioni. L’operazione in relazione a questo portafoglio è stata perfezionata mediate cessione dei crediti, tramite una società veicolo di cartolarizzazione, e trasferimento, con cessione e scissione rispettivamente in due società veicolo d’appoggio al veicolo di cartolarizzazione , dei rapporti giuridici e dei beni leasing ad essi connessi. Chiomenti ha assistito sul piano legale il gruppo Prelios e AMCO (in qualità di master servicer della cartolarizzazione (si veda qui il comunicato stampa).
Lo scorso marzo AMCO, presentando i dati di bilancio 2022, aveva comunicato che grazie a nuovi apporti condotti nel corso dell’anno per un totale di circa 1,1 miliardi gli asset in gestione al fondo avevano raggiunto quota 2,1 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Nella Relazione al bilancio (pag. 38) si legge che il portafoglio di crediti era stato apportato nell’aprile 2022 da Intesa Sanpaolo.
L’ultimo conferimento precedente annunciato dal fondo risale al dicembre 2021, quando ad apportare crediti per 124 milioni di euro erano state Iccrea Banca, CRA Binasco e un altro primario istituto (si veda altro articolo di BeBeez), portando il totale degli asset in gestione a circa 1,1 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Infatti al momento del lancio MPS Capital Services, UBI e Banco BPM, insieme ad AMCO, avevano conferito al fondo posizioni di 50 debitori per un totale di circa 450 milioni di euro in cambio di quote del fondo stesso. Un anno dopo, al fondo erano stati apportati ulteriori crediti UTP corporate immobiliari per un totale di altri 60 debitori e 400 milioni di euro lordi, incluse esposizioni sul leasing immobiliare. I crediti erano stati apportati da Intesa Sanpaolo, UniCredit Leasing e Banco Desio, diventati contestualmente quotisti del fondo (si veda altro articolo di BeBeez). Nel maggio 2021 BPER Banca aveva inoltre apportato 52 milioni di euro di crediti Utp (si veda altro articolo di BeBeez). E nel settembre 2021 AMCO, Banco Desio e un’altra primaria banca italiana avevano apportato crediti per altri 59 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Il fondo consente ai partecipanti di beneficiare del potenziale recupero di valore delle posizioni tramite la valorizzazione delle quote detenute nel fondo stesso. Agevola inoltre il processo di turnaround delle imprese debitrici, anche grazie alla nuova finanza che il fondo può erogare al fine di consentire una gestione proattiva dei crediti e degli immobili sottostanti.
Tra le ultime operazioni ricordiamo l’intervento nell’operazione di ristrutturazione del debito di Risanamento, il gruppo immobiliare quotato a Piazza Affari ed ex proprietario dell’area Milano Santa Giulia, ora sotto l’amministrazione del fondo chiuso Lendlease MSG Heartbeat gestito da Lendlease Italy sgr (si veda altro articolo di BeBeez). La notizia era emersa insieme ai nomi di tutti i consulenti legali coinvolti nell’accordo tra Lendlease e le banche finanziatrici, dopo che B2B aveva acquisito l’esposizione creditizia di UniCredit verso Risanamento per un totale di poco di più di 70 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scorso novembre 2022, inoltre, il fondo aveva dato il via alla ripresa del progetto Monteluce del Fondo Umbria per la rivalutazione strategica dell’omonimo quartiere del centro di Perugia grazie all’erogazione di ulteriore finanza tramite il veicolo di cartolarizzazione Ampre srl, nato con l’avvio del Progetto Cuvée, creditore del Fondo Umbria per oltre 29 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto ad AMCO, ricordiamo che dallo scorso giugno Andrea Munari è il nuovo amministratore delegato di AMCO, che ha sostituito nel ruolo Marina Natale, al timone dal 2017, quando la società si chiamava ancora SGA (si veda altro articolo di BeBeez).
Mentre per quanto riguarda Prelios, ricordiamo restano aperte le trattative tra l’azionista di riferimento Davidson Kempner Capital Management e il pretendente ION Investments, fornitore tecnologico globale del settore finanziario, fondato più di 20 anni fa dall’imprenditore italiano Andrea Pignataro, che a fine maggio sembrava aver trovato un accordo con le banche sul finanziamento per la copertura di oltre la metà del prezzo di 1,3 miliardi di euro pattuito lo scorso dicembre, quando ha firmato l’esclusiva per trattarne per l’acquisto. Esclusiva che però è scaduta alla fine dello scorso marzo (si veda altro articolo di BeBeez).
(articolo modificato alle ore 11.50 del 31 luglio 2023 – si aggiungono dettagli su advisor legale e portafoglio leasing)