Allotex, scaleup medtech italo-americana specializzata nel trattamento della presbiopia e dell’ipermetropia, con una tecnologia in fase di sviluppo clinico che utilizza tessuto corneale allogenico, ha annunciato la chiusura della prima tranche di un round di Serie B da 30 milioni di dollari che è stata guidata da KCK Medtech e a cui hanno partecipato gli investitori italiani Panakès Partners sgr ed Exor Ventures e il venture deeptech francese Supernova Invest(si veda qui il comunicato stampa).
Con sede a Boston e Milano, il gruppo comprende sia una società statunitense strutturata come Inc sia una società italiana strutturata come spa. Fondata nel 2016 dai medici David Muller e Michael Mrochen, Allotex ha sviluppato una nuova procedura, della durata di sette minuti, che viene eseguita in regime ambulatoriale e ha dimostrato un un netto miglioramento di cinque linee nella visione da vicino, senza alcun impatto sulla visione binoculare da lontano. Le nuove risorse serviranno per sostenere l’ulteriore sviluppo della tecnologia innovativa per il trattamento degli errori di rifrazione.
L’azienda ha già ottenuto l’autorizzazione a lanciare commercialmente il suo prodotto, TransForm, nel mercato europeo attraverso il suo gruppo italiano e prevede di iniziare le vendite all’inizio del 2024.Inoltre, l’azienda prevede che nel 2024 inizierà gli studi clinici della FDA in una serie di siti negli Stati Uniti.
“Come chirurgo, non c’è niente di più gratificante che fare una differenza reale e tangibile nella vita delle persone. La tecnologia di addizione tissutale di Allotex permette di fare proprio questo”, ha commentatp il Prof. Aylin Kilic, ricercatore principale degli studi clinici europei.
Vance Thompson, medical monitor dell’azienda, ha aggiunto: “La chirurgia di intarsio corneale allogenica
supera i problemi di biocompatibilità che affliggono gli intarsi corneali sintetici e rappresenta un significativo passo avanti per i nostri pazienti affetti da presbiopia”.
Quanto agli investitori italiani nel round di Allotex, ricordiamo che Panakès Partners lo scorso giugno ha guidato il round di EBAMed, azienda svizzero-italiana specializzata nello sviluppo di nuovi sistemi di image guidance per le aritmie ventricolari, ha annunciato la chiusura di un round di Serie A da 14,35 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso febbraio l’sgr ha annunciato il final closing a 175 milioni di euro della raccolta del fondo Purple, il secondo lanciato dalla società, che è attualmente il più grande fondo di venture capital italiano in fase di investimento dedicato al solo settore life sciences, con un focus su Italia ed Europa, oltre a Regno Unito, Svizzera, Israele e Usa (si veda altro articolo di BeBeez).
Exor Ventures, invece, la società dedicata agli investimenti di venture capital, parte di Exor, holding di investimento controllata dalla famiglia Agnelli e quotata a Piazza Affari, solo nel mese di giugno condotto tre investimenti. Ha infatti partecipato al round da 2,7 milioni di euro di Planckian, startup impegnata nello sviluppo del concept tecnologico della batteria quantistica e primo spin-off congiunto dell’Università di Pisa e della Scuola Normale Superiore; ha guidato il round pre-seed da 4,7 milioni di euro di Jet HR, azienda che ha creato una piattaforma innovativa di gestione delle risorse umane per startup e pmi; e ha partecipato al round di Serie B da 100 milioni di dollari di Charm Industrial, scaleup californiana specializzata nella cattura di CO2 dall’atmosfera.