Banca Ifis ha ristrutturato la cartolarizzazione che aveva condotto nel marzo 2021, attraverso il veicolo Ifis Npl 2021-1 spv srl, su un portafoglio da 1,323 miliardi di euro lordi di NPL retail sia secured sia unsecured assistiti da ordinanze di assegnazione, che era stata la prima in Italia per questo tipo di attivi (si vedano qui il comunicato stampa e qui altro articolo di BeBeez).
Le ordinanze di assegnazione sono emesse da un giudice dopo che il creditore (in questo caso Banca Ifis) ha vinto la causa col debitore sulla riscossione del credito. Forte dell’ordinanza di assegnazione, la banca è autorizzata a pignorare i beni del debitore per un importo pari a quello dovuto, con recupero forzoso. Nel caso di Banca Ifis, questo avviene tramite storno dallo stipendio della persona fisica debitrice (cioè viene pignorato il quinto dello stipendio).
L’operazione appena annunciata arriva a pochi giorni dall’annuncio di un’analoga operazione di ristrutturazione condotta dalla banca sulla cartolarizzazione Indigo Lease srl su un portafoglio di contratti leasing transportation in bonis, che prevedeva la cessione di crediti da Banca Ifis al veicolo su base revolving e che ha visto Unicredit sottoscrivere le nuove note senior (si veda altro articolo di BeBeez).
Tornando alla nuova ristrutturazione, questa ha incluso la cessione a Ifis Npl 2021-1 spv srl di un nuovo portafoglio di crediti non performing di titolarità della controllata Ifis Npl Investing (si veda qui l’avviso in Gazzetta Ufficiale). Il portafoglio ceduto raggruppa prevalentemente crediti unsecured sempre assistiti da ordinanze di assegnazione del quinto dello stipendio o oggetto di recupero stragiudiziale. Contestualmente l’spv ha rivenduto a Banca Ifis la porzione secured del portafoglio di crediti originale. A oggi il portafoglio cartolarizzato ha un valore lordo di 1,905 miliardi di euro ed è composto da sofferenze non garantite assistite da pignoramento (circa 46% del valore lordo), sofferenze non garantite per le quali si prevede l’assegnazione di un pignoramento (circa 39%) e piani di rimborso extragiudiziali (circa 15%).
Come spiegato nel dettaglio nei report delle agenzie di rating, l’spv ha emesso tre nuove tranche di note per un valore nominale complessivamente pari a 630 milioni di euro, che saranno quotati a partire da oggi sul segmento professionale ExtraMOT Pro di Borsa Italiana: Classe A, cioé titoli senior per 515 milioni di euro con rating BBB+ di Scope Ratings e ARC Ratings; la Classe B di titoli mezzanine per 90 milioni, con rating B di Scope Ratings e ARC Ratings; la Classe J2 di titoli junior senza rating per 25 milioni. Le nuove note senior e mezzanine sono state utilizzate sia per rimborsare in anticipo le abs originali senior e mezzanine (classi Ax, Ay e B, rispettivamente da 158,8 milioni, 206,2 milioni e 74,4 milioni) sia per acquistare il nuovo portafoglio di crediti, e sono stati sottoscritti da Ifis Npl Investing che li utilizzerà per operazioni di finanziamento mediante pronti contro termine sul mercato istituzionale. Allo stessomodo anche la nuova classe junior è stata interamente sottoscritta da Ifis Npl Investing. Quanto ala classe junior da 23,6 milioni senza rating della cartolarizzazione originaria non è sta rimborsata e quindi è rimasta in portafoglio a Ifis Npl Investing.
Infine, è interessante notare che la nota di Banca Ifis riferisce che anche Moody’s ha assegnato rating investment grade ai nuovi titoli senior, tuttavia nella sezione del sito internet di Moody’s dedicata a Ifis Npl 2021-1 spv il report relativo alla ristrutturazione non è ancora disponibile. Si trova però un report datato 28 luglio relativo ancora alla cartolarizzazione originaria e in particolare alle note mezzanine di Classe B dove si legge che il rating viene abbassato a Caa2 dal precedente B2 e questo per riflettere il fatto che in seguito alla ristrutturazione su quella classe di note si sono cristallizzate delle perdite. Più nel dettaglio, infatti, i titolari delle note mezzanine originarie hanno rinunciato agli interessi maturati e non pagati che ammontavano a un totale di circa 9 milioni di euro e che sono stati cancellati, comportando quindi una perdita superiore al 10% del saldo originario delle Class B Notes che era come detto di 74,4 milioni.
L’operazione di ristrutturazione ha visto il coinvolgimento Banca Ifis e JP Morgan SE in qualità di arranger; di Ifis Npl Servicing in qualità di master e special servicer; degli studi legali BonelliErede (per conto del Gruppo Banca Ifis) e Orrick Herrington & Sutcliffe (per conto di JP Morgan SE), di Banca Finint in qualità di Corporate Servicer, Representative of the Noteholders , Calculation Agent e Monitoring Agent; di Zenith in qualità di Back Up Servicer e di BNP Paribas, Securities Services Business line nel ruolo di Agent Bank, Account Bank, Paying Agent e Cash Manager. JP Morgan SE ha inoltre ricoperto il ruolo di Cap counterparty in relazione alla copertura del rischio di tasso.
La ristrutturazione della Ifis NPL 2021-1 SPV rientra nell’ambito delle attività di funding e consente a Banca Ifis di raccogliere liquidità sul mercato istituzionale senza deconsolidare i crediti sottostanti dal bilancio della controllata Ifis NPL Investing. L’operazione genera inoltre un rafforzamento del profilo di liquidità del gruppo Banca Ifis, permettendo contestualmente a Ifis Npl Investing di incrementare la propria capacità di autofinanziare le attività di investimento in nuovi portafogli Npl.
Così come già detto in occasione della ristrutturazione della cartolarizzazione Indigo Lease, Saverio Bonavita, responsabile Direzione Capital Markets di Banca Ifis, ha commentato: “Con questa operazione aggiungiamo un significativo tassello agli strumenti già a disposizione di Banca Ifis per affrontare in maniera ordinata e tempestiva le sfide poste dalla scadenza delle operazioni di TLTRO, rafforzando ulteriormente il nostro già solido profilo di liquidità ed assicurandoci il mantenimento degli attuali ratios anche oltre le scadenze”.