Il fondo Equiter Infrastructure, costituito nel 2020 attraverso la partnership tra Equiter spa e Ersel Asset Management sgr, ha effettuato la firma del suo primo investimento nel settore digital infrastructure, avendo raggiunto un accordo con gli azionisti di Fibraweb per divenire parte della compagine sociale a fianco di tutti gli attuali soci. L’investimento in Fibraweb rappresenta la quinta transazione del fondo (si veda qui il comunicato stampa).
Chiomenti ha assitito Equiter Infrastructure II. Portolano Cavallo ha assistito Fibraweb spa. DLA Piper ha assistito l’investment fund americano Battery Ventures per la negoziazione dei contratti.
Fibraweb è uno degli operatori di telecomunicazioni in fibra ottica più in crescita nel mercato italiano, focalizzato sullo sviluppo di una rete proprietaria a banda ultra-larga nelle aree industriali e artigiane prive di accesso a internet ad alta velocità. L’infrastruttura di rete di Fibraweb si estende per oltre 1.000 km nelle regioni Umbria e Marche. Il fondo lavorerà a fianco del management team di Fibraweb e degli attuali azionisti, i quali rimarranno tutti investiti nella società, per continuare a sviluppare l’infrastruttura realizzata nel corso degli ultimi anni, guidandone il piano di crescita e di espansione.
La società fornisce i propri servizi di connessione internet esclusivamente a clienti business (imprese, pubbliche amministrazioni e liberi professionisti) attraverso l’infrastruttura di proprietà della stessa società che attualmente copre le principali aree industriali di Umbria e Marche. I clienti business di Fibraweb necessitano di servizi di connettività a loro dedicati, il che permette alla società di generare un ricavo medio per utente elevato e di ottenere un significativo tasso di fidelizzazione dei propri clienti.
Fibraweb è stata fondata da Walid BouNassif (che è anche l’ad della società), il quale ha lavorato in passato anche per France Telecom (Orange), T-Mobile e Cable & Wireless Communications (parte di Liberty Global). Fin dalla sua costituzione, la società ha ricevuto il sostegno finanziario di Battery Ventures, uno dei principali fondi a livello mondiale per gli investimenti tecnologici, e, più di recente, da parte di Gtd, primaria azienda di telecomunicazioni, IT e cybersecurity cilena con presenza a livello internazionale e vasta esperienza nel settore, essendo stata la prima a installare la fibra ottica in Sud America.
Alla luce del continuo progresso tecnologico, il quale si accompagna alla necessità di trasmettere enormi quantità di dati a velocità sempre maggiori, colmare il divario digitale risulta di fondamentale importanza per consentire al tessuto imprenditoriale italiano di continuare a crescere e rimanere competitivo in un mondo digitalizzato. Il Fondo contribuirà significativamente a questo sforzo mediante l’investimento in Fibraweb, la cui missione è quella di offrire alle imprese, nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale (ad esempio, privilegiando tecniche di scavo non invasive e il riutilizzo di cavidotti esistenti nella posa della fibra ottica), una connessione internet affidabile e ad alta velocità.
Il closing dell’operazione è soggetto al soddisfacimento di condizioni sospensive, in linea con la prassi di mercato e all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni regolamentari ivi specificamente incluso il nulla osta previsto dalla normativa del golden power.
Quanto al Fondo Equiter Infrastructure II, questo è dedicato all’investimento in asset infrastrutturali di piccole e medie dimensioni localizzati in Italia, selezionati sulla base di criteri di impatto sociale e ambientale ed intensità tecnologica. I suoi settori di interesse includono le infrastrutture sociali, economia circolare, energie rinnovabili, infrastrutture digitali, trasporti, smart mobility e rigenerazione urbana.
Tra i suoi ultimi investimenti ricordiamo quello dello scorso marzo da 35 milioni di euro per la realizzazione di una piattaforma di aggregazione di impianti fotovoltaici ed eolici in Italia, di cui uno già operativo, con l’obiettivo di raggiungere circa 46 MW complessivi, e quello annunciato poche settimane prima per altri 35 milioni di euro, per acquisire la maggioranza di Energon Esco, azienda modenese specializzata nell’efficientamento energetico dei grandi edifici e negli impianti di teleriscaldamento (si veda altro articolo di BeBeez).