Articolo pubblicato su BeBeez Magazine n. 12 del 9 settembre 2023 – parte dell’inchiesta di copertina
di Giuliano Castagneto
I fondi di private debt sono la categoria che sta incontrando i maggiori problemi a investire in asset di provata sostenibilità in quanto per definizione questi fondi, a differenza di quelli di private equity, hanno poca influenza sulla governance aziendale, specie se le aziende in questione sono pmi. Ciononostante qualche asset manager sta comunque provando a seguire questa strada. Come spiega per esempio a BeBeez Magazine Federica Loconsolo, responsabile Business Development ed ESG di Riello Investimenti sgr, fondata nel 2007 da Nicola Riello, assieme ai due partner, Andrea Tomaschù e Luigi Terranova, che gestisce sia il fondo di private equity Italian Strategy sia il fondo di private debt Impresa Italia II, che integrano nel processo di investimento l’analisi ESG delle imprese target.
A questo scopo, viene seguita una rigorosa procedura attraverso un modello basato su algoritmi e sviluppato dalla stessa Riello Investimenti assieme all’Alta Scuola Impresa e Società (Altis) dell’Università Cattolica di Milano. Spiega Loconsolo: “Il modello si basa su una due diligence, che prevede una mappatura dei rischi e delle opportunità di natura ESG, fondate sulle risposte a un questionario e successivi colloqui di approfondimento con l’azienda. In funzione di quanto emerge, vengono individuati gli spazi di miglioramento su cui intervenire attraverso l’attività di Engagement, che nel caso del fondo private debt consiste in una sorta di moral suasion sul management affinché intraprenda le necessarie misure di rimozione dei rischi ESG”.
Ma, aggiunge Loconsolo, “prima ancora di sottoporre il questionario, i nostri team di investimento sin dalla preselezione delle aziende, prestano molta attenzione alla loro sensibilità ai temi della sostenibilità. Se, per esempio, un’azienda impiega e forma allievi di una locale scuola tecnica o quelli di un’università, questo viene valorizzato positivamente dalla nostra analisi in quanto indica una predisposizione a recepire tematiche di rilevanza socio-ambientale. Capita anche di imbattersi in aziende che adottano politiche sostenibili senza neanche esserne pienamente consapevoli. E’ importante che i manager, spesso i membri di una famiglia, siano propensi a un rapporto franco e continuo con l’investitore, sia in equity sia in debito, soprattutto sugli aspetti ESG”.
I fondi di Riello Investimenti rientrano nella classificazione SFRD come art. 6, perché lanciati prima che la regolamentazione UE entrasse in vigore. “Dato il nostro approccio, i fondi di prossimo lancio rientreranno nell’art.8. Non dimentichiamo inoltre che tale aspetto sta diventando sempre più importante per i sottoscrittori, che in misura crescente manifestano la loro sensibilità agli aspetti ESG”. E il nuovissimo veicolo di investimento nell’agrifoodtech, Linfa Ventures, che effettuerà il suo primo closing entro la fine dell’anno e si pone un target di circa 100 milioni, sarà un fondo impact investing, la nuova frontiera degli investimenti sostenibili.