Ancora positivi i risultati di Tamburi Investment Partners (TIP), che nel primo trimestre del 2024 ha raggiunto un utile netto consolidato pro forma di 29,4 milioni (in crescita di oltre il 50% rispetto ai 19,6 milioni del pari periodo dello scorso anno) e un patrimonio netto consolidato di circa 1,48 miliardi, dagli 1,44 miliardi al 31 dicembre 2023 (si veda qui il comunicato stampa).
Per quanto riguarda i numeri di bilancio 2023 di TIP, ricordiamo che la holding aveva chiuso l’anno con un utile consolidato pro-forma di 149,1 milioni, in aumento rispetto ai circa 139 milioni del 2022, con una quota di risultato delle partecipate collegate di circa 83,1 milioni, superiore ai circa 68,5 milioni del 2022. Un trend che era già stato evidenziato alla fine dei nove mesi 2023 (si veda altro articolo di BeBeez)
Come spiegato dalla società, il risultato del trimestre è riferibile essenzialmente all’ulteriore contributo ai risultati da parte delle società collegate, tra le quali va in particolare segnalato quello di OVS (si veda altro articolo di BeBeez), riferito al periodo novembre 2023-gennaio 2024, più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, nonché alle plusvalenze realizzate in seguito al disinvestimento da Prysmian completato a marzo.
In merito alle diverse società private presenti in portafoglio, la holding fondata da Gianni Tamburi ha fatto sapere che la quota di risultato delle collegate ha rappresentato un provento di 15,8 milioni, grazie in particolare ai risultati positivi delle partecipate tra cui, oltre alla già menzionata OVS si menzionano IPGH (Interpump), ITH, la holding che controlla SeSa (si veda altro articolo di BeBeez), Beta Utensili e Sant’Agata (si veda altro articolo di BeBeez). Quest’ultima controlla Chiorino, uno dei leader mondiali nel settore dei nastri di trasporto e di processo, e Limonta spa (produttore italiano di tessuti di alta gamma), in cui TIP è entrato nel 2021 rilevando il 25% delle quota dalla famiglia Limonta, investendo circa 89 milioni di euro (si veda qui altro articolo di BeBeez).
Alpitour, società in cui TIP è entrata nel 2017 tramite aumento di capitale (si veda altro articolo di BeBeez), di cui è azionista indiretto attraverso Asset Italia, ha migliorato ulteriormente l’ebitda consuntivato nel periodo dopo aver registrato nel 2023, per la prima volta nella sua storia, un primo trimestre positivo a livello di ebitda. Negli ultimi mesi di Alpitour si è parlato molto per un possibile disinvestimento insieme a quello in Limonta (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che lo scorso fine settembre TIP aveva annunciato di aver dato mandato a Goldman Sachs Bank Europe di gestire il processo di vendita di Alpitour (si veda altro articolo di BeBeez), e che a fine gennaio si parlava di cinque potenziali interessati: Certares, lo stesso fondo di private equity statunitense che a fine 2022 aveva ottenuto l’esclusiva a trattare per l’allora Alitalia (si veda altro articolo di BeBeez); la spagnola Wamos, terzo gruppo turistico più importante della penisola iberica; la tedesca TUI, una delle maggiori compagnie al mondo; e altre due multinazionali del settore, di cui una americana e l’altra asiatica (si veda altro articolo di BeBeez). I rumor più recenti dicevano invece che la short list selezionata dagli advisor si fosse ridotta a soli tre pretendenti: Certares, un gruppo strategico asiatico e un private equity internazionale. Il tutto per una valutazione di Alpitour compresa tra 1,3 e 1,5 miliardi di euro e per una exit che ora si dice potrebbe essere condotta non solo come vendita ma anche come ipo.
A marzo di quest’anno, poi, TIP ha sottolineato che Alpitour ha contributo in modo rilevante al risultato 2023 della holding, ricordando la sua forte crescita e “che nell’esercizio 2022/23 (chiuso al 30 ottobre) ha raggiunto un ottimo risultato grazie all’andamento del settore, ma soprattutto grazie agli investimenti effettuati ed all’ottimizzazione della struttura e del modello di business realizzati durante il periodo pandemico”. L’esercizio che si è chiuso il 31 ottobre 2023, infatti, ha registrato risultati in netto miglioramento con ricavi lordi per 2,3 milioni (da 1,9 miliardi), ricavi netti per 1,95 miliardi (da 1,6 miliardi), un ebitda di 253,7 milioni (da 142,5 milioni), un utile netto di 40,6 milioni (da una perdita netta di 29,2 milioni), a fronte di un indebitamento finanziario netto di 1,35 miliardi (da 1,39 miliardi) e di un patrimonio netto di 88,3 milioni (da 53,1 milioni)(si vedano qui il bilancio 2023 e qui il bilancio al 31 ottobre 2022).
Anche le attività di molte delle altre partecipazioni, dirette e indirette, hanno generato risultati positivi, come nel 2023. I ricavi per attività di advisory nel periodo sono stati di circa 400mila euro, il costo del personale è in leggera crescita rispetto al 2023 e, come sempre, sensibilmente influenzato dalla componente delle remunerazioni variabili degli amministratori esecutivi che, come noto, sono parametrate ai risultati. I proventi finanziari comprendono anche 1,5 milioni di dividendi e 200mila di altri proventi. Gli oneri finanziari si riferiscono principalmente agli interessi maturati sul bond per circa 2 milioni e ad altri interessi su finanziamenti per circa 600mila euro.
La posizione finanziaria netta consolidata del gruppo TIP al 31 marzo 2024, senza considerare attività finanziarie non correnti ritenute sotto il profilo gestionale liquidità utilizzabile a breve, era negativa per circa 378 milioni, sensibilmente inferiore rispetto ai circa 409 milioni al 31 dicembre 2023. La riduzione del periodo è essenzialmente riferibile ai proventi da dismissioni al netto dell’utilizzo di liquidità impiegata per finalizzare gli investimenti in partecipazioni e all’acquisto di azioni proprie del trimestre.
Quanto agli investimenti, nel lo scorso gennaio StarTIP ha partecipato, pro quota, con un investimento di circa 4,7 milioni, ad un nuovo aumento di capitale di Bending Spoons sulla base di una valutazione equity value post-money di oltre 2,5 miliardi di dollari. A seguito dell’operazione, il gruppo TIP è a detenere una partecipazione in Bending Spoons di circa il 3,3%.
Lo scorso marzo, invece, Investindesign ha acquistato ulteriori azioni Dexelance, con un investimento di circa 2,6 milioni, incrementando leggermente la propria quota di partecipazione. Ricordiamo che TIP aveva investito nel maggio 2023 in Investindesign (si veda altro articolo di BeBeez), la holding che riunisce le partecipazioni degli investitori in club deal nel polo dell’arredamento design Italian Design Brands spa, sbarcato a Piazza Affari nella primavera dello scorso anno e di cui Investindesign possiede il 46,96% (si veda altro articolo di BeBeez). La partecipazione in quest’ultima è poi salita quest’estate di un ulteriore 20% (si veda altro articolo BeBeez).
In prospettiva, TIP prevede di aumentare il numero dei dossier di potenziale investimento, continuando a “non vedere urgenza di concretizzare operazioni, se non di particolare interesse”. Dai 3,2 trilioni di dollari di invenduto dei fondi di private equity, la società ha spiegato di aspettarsi molti potenziali deals, anche se “la sensazione generale è che, almeno per ora, la consapevolezza di una decisa svolta su tali mercati non voglia esser presa in seria considerazione”. Il gruppo, quindi, continuerà innanzitutto a sostenere le partecipate nelle loro politiche di sviluppo, anche non organico e, con l’usuale prudenza, a valutare nuove operazioni di acquisizione ed anche di ipo che, proprio in funzione di quanto appena citato, potrebbero, tra quest’anno ed il prossimo, tornare di grande attualità.