Rovagnati, storica azienda che ha sede nel cuore della Brianza attiva nella produzione di salumi, mette sul piatto 11 milioni di euro da investire nei prossimi tre anni in miglioramento dei processi e informatizzazione degli stabilimenti, sviluppo di prodotti senza nitriti, packaging sostenibile e internazionalizzazione (si veda qui il comunicato stampa).
L’azienda, che oggi conta 1.200 lavoratori, 3 impianti di allevamento e 6 stabilimenti produttivi in Italia, è stata fondata a Biassono (Monza Brianza) nel 1941 con la produzione di burro e la commercializzazione del formaggio, da un’idea di Angelo Ferruccio Rovagnati e da suo figlio Paolo, con l’obiettivo di creare alta qualità anche per un prodotto sino allora considerato di livello inferiore come il prosciutto cotto.
Oggi l’azienda è nelle mani di Claudia Limonta che ne ha il controllo con il 56,91% e di Ferruccio e Lorenzo Rovagnati con il 21,54% ciascuno. Il 2022 si è chiuso a livello consolidato con quasi 340 milioni di ricavi, 12,7 milioni di ebitda e un indebitamento finanziario netto di 94,3 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Dall’invenzione, negli anni ’60, del Gran Biscotto, il prosciutto cotto con la firma, la crescita di Rovagnati non si è mai fermata. Negli anni duemila, viene realizzato un impianto a Villasanta che, in modo completamente automatico, gestisce la spedizione della produzione. Ad Arcore viene costruito uno stabilimento per lo sviluppo di prodotti innovativi: “Le Panatine” e “Snello Gusto & Benessere”. L’azienda vive da anni una forte espansione internazionale e oggi esporta in più di 20 paesi, con particolare focus su Francia, Belgio, Germania, Singapore, Hong Kong, Svizzera e Stati Uniti.
L’investimento appena annunciato sarà strategico sia per lo sviluppo di prodotti in grado di far presa sui mercati esteri, sia per il potenziamento dello stabilimento produttivo statunitense di Vineland (New Jersey) inaugurato nel settembre 2021. A proposito di sviluppo negli Usa, ricordiamo che a novembre 2020 UniCredit aveva concesso un finanziamento di 12 milioni di dollari alla controllata statunitense Rovagnati US Holding (si veda qui il comunicato stampa di allora).
In linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG’s) delle Nazioni Unite, dal 2017 “siamo impegnati in un percorso di responsabilità sociale che si concretizza in “Rovagnati Qualità Responsabile”, il nostro programma di sostenibilità fondato sui tre valori del Buono, del Sano e del Giusto che pone persone, qualità e ambiente al centro di ciò che facciamo da sempre”, si legge nella nota diffusa ieri.
L’investimento appena deciso, quindi, intende incentivare i processi di innovazione dei prodotti, in ottica di un’attenzione sempre maggiore alle esigenze alimentari dei consumatori. “Gli investimenti sono funzionali anche allo sviluppo di soluzioni packaging a minore impatto ambientale, sia nell’ottica di una progressiva riduzione dell’utilizzo di plastica che di una riciclabilità o facilità di riutilizzo della stessa. Sebbene la sostituzione di questo materiale a oggi sia complessa per il settore, Rovagnati ha già raggiunto l’obiettivo del 55% medio di plastica riciclata su tutti i vassoi delle vaschette. L’efficientamento dei processi è un pilastro dell’attività di Rovagnati, fondamentale sia per rendere possibile l’innovazione di prodotto, sia per produrre in maniera sempre più sostenibile. Allo stato attuale l’azienda investe particolarmente in impianti di cogenerazione, energie rinnovabili, risparmio delle risorse idriche, soluzioni logistiche green, informatizzazione degli stabilimenti”, assicurano dalla società.
“Gli investimenti di Rovagnati in ricerca e sviluppo sono fondamentali per garantire la competitività dell’azienda nel lungo periodo. Grazie ai progetti che da anni portiamo avanti siamo stati in grado di aumentare il nostro export di prodotti Made in Italy e produrre in maniera sempre più sostenibile. Tutte le funzioni della nostra azienda lavorano per continuare e accelerare questo percorso”, ha detto Gabriele Rusconi, Managing Director, Board Member e Executive Vice President North America di Rovagnati.
Il processo di internazionalizzazione e la strategia di crescita del brand sono supportati anche da operazioni di acquisizione, come quella dello storico marchio Berkel, brand delle affettatrici noto a livello mondiale, acquisito 9 anni fa (si veda altro articolo di BeBeez).