Test1 Srl Società Benefit, una delle startup italiane (Brescia) più innovative di clean tech, ha chiuso un round da 1,7 milioni di euro. A guidarlo è LIFTT, la holding di venture capital presieduta dallo scienziato e imprenditore Stefano Buono, insieme a a|impact – Avanzi Etica sicaf, promosso da Etica sgr, Selected Investments e Faros, l’acceleratore blue economy della rete nazionale CDP Venture Capital. L’obiettivo ora è l’ulteriore sviluppo tecnologico e l’apertura di nuovi mercati per FoamFlex200, la spugna brevettata salvaoceani, in grado cioè di assorbire idrocarburi sversati in mare e in acque superficiali (si veda qui il comunicato stampa).
Test1, con sede principale a Brescia e una sede ad Edimburgo aperta in seguito alla selezione nel 2018 tra le migliori 10 innovazioni al mondo nel segmento Oil&Gas dal NZTC (acceleratore patrocinato, tra gli altri, da British Petroleum ed Adnoc), ha come obiettivo la riduzione della carbon footprint delle attività produttive attraverso soluzioni deep tech sostenibili, al fine di tutelare l’ecosistema marino. Ogni anno, infatti, a livello globale, vengono sversati nelle acque da 3,5 a 6 milioni di tonnellate di oli, e nel solo Mediterraneo, 600.000 tonnellate di idrocarburi. Un fatto che vede, a fronte di spese molto elevate, un tasso medio di recupero dell’idrocarburo sversato tra il 5 ed il 20% del totale.
La Polyurethane Foam Flex è un’esclusiva oil absorbent technology, ovvero una spugna in grado di assorbire idrocarburi fino a 30 volte il proprio peso, recuperando elevati quantitativi di oli in poco tempo e nel pieno rispetto dei parametri della circular economy. Un prodotto riutilizzabile sino a 200 volte (un solo kg di spugna assorbe quindi fino a 6 tonnellate di idrocarburi) e consente non solo di recuperare l’olio fuoriuscito, ma anche di rimetterlo in produzione. La facilità di impiego e i costi contenuti ne fanno una soluzione versatile, economica, efficiente e totalmente sostenibile, indicata da StartUs Insights tra le 5 migliori soluzioni emergenti per Oil Spill a livello globale.
La soluzione racchiude un enorme potenziale in quanto tale tecnologia per la bonifica delle acque (certificata, tra gli altri, dal Ministero dell’Ambiente italiano e dal Centro Europeo di Ricerca e Sperimentazione sull’inquinamento marittimo) permette a diverse industrie, fra cui quella dell’Oil & Gas e quella navale, di gestire al meglio l’operatività standard e, al contempo, di prevenire e contenere criticità.
Il prodotto è attualmente sul mercato e FoamFlex200 ha già al suo attivo un track record positivo, sin dal suo esordio nel 2018 alle Canarie, dove si verificò uno sversamento di 150 tonnellate di idrocarburi. In quell’occasione 70 Kg di FoamFlex consentirono di raccogliere il 55% del petrolio versato, rendendone riutilizzabili 57 tonnellate. Altri successi sono stati registrati per far fronte a criticità occorse nel porto di Palau, in Sardegna, a Portici, presso Napoli, sul lago di Garda e sul fiume Ticino.
Alessandro Taini, ceo di Test1 srl Società Benefit, ha detto: “Non possiamo che essere entusiasti di questo investimento che ha visto partecipare LIFTT, Avanzi Etica Sicaf Euveca, Selected Investments, e un follow-on post accelerazione di Faros, l’acceleratore blue economy di CDP Venture Capital. Sin dai primi incontri conoscitivi ci siamo identificati nei valori, nella lungimiranza, e nella concreta ambizione che contraddistingue capillarmente LIFTT, consentendoci di iniziare a lavorare insieme ben prima della chiusura del round e costruendo un rapporto di estrema fiducia e confronto. Siamo certi che grazie al supporto del Project Management di LIFTT riusciremo a perseguire al meglio la nostra mission. Credo sia importante evidenziare che questo round è stato possibile anche grazie alla selezione di Test1 in Faros, il programma dedicato alla Blue Economy della Rete Nazionale Acceleratori di CDP Venture Capital che ha, come fine ultimo, l’ingresso di ulteriori investitori nelle start up selezionate. È un grande segnale di crescita dell’innovazione nel nostro Paese, una dimostrazione di successo del profuso sforzo di CDP Venture Capital per un’Italia al passo con le tematiche green ed innovative. Teniamo a rinnovare la nostra gratitudine verso Avanzi Etica Sicaf Euveca che, nel 2022, è stato il primo fondo di investimento a credere nel nostro progetto, contribuendo in maniera sostanziale allo sviluppo dello stesso. Questa fiducia nei confronti del team di Test1 è oggi confermata tramite il follow on di investimento nel presente round”.
Giovanni Tesoriere, ceo di LIFTT, ha commentato: “Test1 prosegue e rinnova, sin dal nome che rimanda alla storia del Gruppo Montedison, la tradizione, il know how e il prestigio dell’industria chimica italiana. Un patrimonio di conoscenza che per fortuna, non è andato disperso e, come in questo caso, ha permesso la costituzione di un potenziale leader nella green innovation. Offre una value-proposition perfettamente posizionata per intercettare e rispondere con successo alle esigenze di un’economia globale che per alcuni decenni ancora dovrà, inevitabilmente, confrontarsi con il tema degli idrocarburi e del loro conseguente impatto sull’ambiente. L’investimento di LIFTT in Test1 rientra pienamente nei nostri parametri di innovazione, sostenibilità, recupero delle competenze dei territori e potenziale di sviluppo futuro”.
Matteo Bartolomeo, ceo di Avanzi Etica Sicaf Euveca, ha continuato: “Abbiamo investito nel 2022 un primo ticket di 500 mila euro in Test1 per sostenere il primo sviluppo di una soluzione in grado di dare un contributo chiaro alla salvaguardia dei mari e delle acque, obiettivi importantissimi per un fondo a impatto e per gli investitori che hanno creduto in quello che facciamo. Con questo round, che sosteniamo con un ticket di pari valore, confermiamo il ruolo di primo socio diverso dai founder e la nostra valutazione positiva della capacità dell’impresa e del suo management team di coniugare rendimento finanziario e impatto positivo per il pianeta”. Ricordiamo a questo proposito che a marzo 2022 Test1 ha chiuso un round da 500 mila euro, coperto interamente dal fondo di investimento in aziende a impatto sociale positivo a|impact – Avanzi Etica sicaf (si veda altro articolo di BeBeez).
Mario Bartolini, ceo di Selected Investments, ha concluso:” L’ingresso nel capitale di Test1 è in linea con la nostra vocazione di investitori di lungo termine sensibili alle tematiche ambientali e rafforza la nostra presenza nella blue economy, un settore di allocazione dove intravediamo per il futuro enormi potenzialità; inoltre, in questa operazione, ci siamo mossi come follower di LIFTT, con la quale condividiamo visione e valori”.
“Uno degli obiettivi dei programmi della Rete Nazionale Acceleratori di CDP Venture Capital, che oggi conta 18 programmi verticali su tutto il territorio è quello di accelerare le startup selezionate e continuare a sostenerne la crescita anche in fase post-accelerazione”, ha detto ancora Stefano Molino, Responsabile del fondo Acceleratori di CDP Venture Capital. “Per Faros, il programma dedicato alla blue economy, questo è il primo follow on e sono particolarmente orgoglioso che avvenga su un progetto altamente innovativo e interamente sostenibile come Foam Flex”, ha aggiunto.
Guidata dal ceo Giovanni Tesoriere, ex managing director di Advanced Accelerator Applications, LIFTT ha oggi in portafoglio partecipazioni in 40 tra startup e pmi, che operano nell’applicazione di tecnologie d’avanguardia (deep tech disruptive e industry 5.0) e nella sostenibilità ambientale e sociale (dall’automotive all’AI generativa, dalla fotonica al mondo quantistico e all’healthcare). Opera anche su scala globale. Di recente, per esempio, ha investito in Sparrow Quantum, società danese attiva nella fotonica quantistica, e in Compteck Solution, società finlandese specializzata nel trattamento dei semiconduttori.
LIFTT ha fin qui raccolto 103 milioni di euro dagli investitori. L’ultimo round è stato sottoscritto a fine luglio dal veicolo di club deal Azimut Direct Investment LIFTT SCSp che ha investito 38 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Azimut era già investitore diretto in LIFTT attraverso la controllata Azimut Enterprises, che aveva guidato il round da 12 milioni di euro raccolto nel febbraio 2022, al quale avevano partecipato anche alcuni importanti investitori privati e family office, oltre ai soci che erano già parte attiva del progetto (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione era stata annunciata a poco meno di un anno di distanza dalla chiusura del round precedente da 20,9 milioni di euro nel marzo 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). Quel round era stato sottoscritto da ben 107 investitori tra cui Fondazione San Paolo e Fondazione CRT. In precedenza, nell’aprile 2020, LIFTT aveva chiuso un primo aumento di capitale da 7,2 milioni di euro al quale avevano aderito 36 investitori tra privati, business angel, holding di investimento e dipendenti (si veda altro articolo di BeBeez).
LIFTT è nata a inizio 2020 dal volere di Fondazione Compagnia di San Paolo e il Politecnico di Torino (soci paritetici nella Fondazione Links), il cui rettore, l’ex presidente del CNR Francesco Profumo, aveva designato alla guida del progetto appunto Stefano Buono, fisico, fondato della scaleup newcleo e co-fondatore di Advanced Accelerator Applications, prima quotata al Nasdaq (si veda altro articolo di BeBeez) e poi ceduta a Novartis per 3,9 miliardi di dollari nel 2018. Fondazione Links, al tempo della fondazione di LIFTT azionista al 100%, si è poi gradualmente diluita di pari passo con i successivi aumenti di capitale. Oggi Fondazione Links detiene solo il 6,5% di LIFTT, mentre Compagnia di Sanpaolo ha reinvestito nel 2022 salendo al 14,8%.