newcleo, la scaleup italo-britannica lanciata nel 2021 che sviluppa innovativi reattori nucleari di IV generazione utilizzando le scorie nucleari come combustibile, ha firmato un accordo di collaborazione e investimento con Tosto Group, leader nella produzione di componenti grandi e in pressione nei settori chimico, oil & gas ed energetico, compreso il settore nucleare (si veda qui il comunicato stampa).
Questa partnership unirà due realtà fortemente impegnate del settore in un contratto di collaborazione sinergico e a lungo termine che riguarda tutte le fasi del progetto newcleo: ricerca, progettazione e dimostrazione fino all’industrializzazione dei reattori piccoli modulari veloci raffreddati a piombo (LFR) di newcleo. La partnership sarà ulteriormente rafforzata da un meccanismo di work for equity che consentirà a Tosto Group di investire in newcleo, rendendola parte integrante dei risultati raggiunti da newcleo, che ricordiamo è attualmente in raccolta per il suo prossimo maxi-round da un miliardo di euro annunciato lo scorso marzo (si veda qui altro articolo di BeBeez).
Tosto Group ha oltre 1200 dipendenti e un fatturato consolidato di 200 milioni di euro, è composto da sette società con sede in Italia e Romania. Le due principali aziende, Walter Tosto (Chieti, Italia) e Belleli Energy CPE (Mantova, Italia), sono riconosciute come fornitori di alta qualità a livello mondiale di apparecchiature di processo critiche e a lungo termine, grazie al loro consolidato know-how, all’ampia esperienza, alle attrezzature uniche e alle sedi produttive strategiche in riva al mare.
newcleo e Tosto Group collaboreranno a diverse attività che hanno come obiettivo studiare e perfezionare la produzione, la fabbricazione e l’installazione per l’intero ciclo di vita del reattore, supportando lo sviluppo tecnologico dei design LFR-AS di newcleo con una comprovata esperienza di produzione e implementazione.
In questa prima fase della cooperazione, gli sforzi congiunti delle aziende si concentreranno su: studi sulle sequenze di fabbricazione e installazione; concettualizzazione degli strumenti e delle strutture di installazione; piani di trasporto; istruzioni per lo stoccaggio e il montaggio in sito; ricerca, sviluppo e qualificazione dei materiali strutturali e dei rivestimenti, anche attraverso la partecipazione a programmi finanziati dall’UE; raccomandazioni sull’evoluzione dei codici rilevanti per la costruzione di LFR.
Stefano Buono, presidente e amministratore delegato di newcleo, ha commentato: “In newcleo stiamo mettendo in atto partnership con i leader dei settori interessati dal nostro progetto. Siamo concentrati sui tempi di realizzazione ambiziosi e questa partnership industriale con Tosto Group ci aiuterà a consolidare ulteriormente la nostra visione. Il gruppo apporta un’esperienza forte e comprovata per garantire la migliore produzione di componenti più grandi per i nostri reattori”.
Luca Tosto, amministratore delegato di Tosto Group ha aggiunto: “Siamo orgogliosi di collaborare con newcleo, leader lungimirante nella tecnologia nucleare di quarta generazione. Questa partnership riflette il nostro impegno per l’innovazione e nelle soluzioni energetiche sostenibili e sottolinea la nostra dedizione al settore nucleare, dove stiamo investendo attivamente ed espandendo la nostra divisione commerciale. Insieme, guideremo i progressi nella produzione e contribuiremo al successo dei progetti all’avanguardia di newcleo”.
Ricordiamo che lo scorso agosto newcleo ha effettuato due acquisizione in soli due mesi, rilevando per 68,9 milioni di euro la totalità delle azioni della transalpina Pompes Rütschi sas e dell’elvetica Rütschi Fluid ag (insieme denominate Rütschi Group). A vendere le quote è stato il gruppo Aturia (Wpil Limited), mentre la conclusione della transazione è prevista nell’ultimo trimestre 2023 (si veda altro articolo di BeBeez).
In precedenza, lo scorso giugno, la società aveva acquisto il 100% del Gruppo SRS-Fucina (composto da SRS Servizi Ricerche e Sviluppo srl e da Fucina Italia srl), leader mondiale nella progettazione e costruzione di sistemi nucleari che utilizzano la tecnologia del piombo liquido (si veda altro articolo di BeBeez).
newcleo, da qui ai prossimi 7-8 anni, intende sviluppare due reattori in Francia e Regno Unito, un prototipo non nucleare in fase di studio in Italia e una fabbrica di combustibile nucleare composto da ossidi misti di plutonio e uranio (mixed plutonium-uranium oxides o mox). Quest’ultima è stata ideata dopo la guerra in Ucraina vista la richiesta di combustibile radioattivo che non sia l’uranio proveniente dalla Russia, uno dei maggiori produttori al mondo. Per fare tutto questo, ha spiegato a BeBeez Magazine dello scorso 15 aprile, Elisabeth Rizzotti, chief operating officer e co-founder di newcleo, la società avrà bisogno di capitali “nel range di 3-4 miliardi di euro”.
Non a caso la scaleup è attualmente in raccolta per il suo prossimo maxi-round da un miliardo di euro annunciato lo scorso marzo (si veda qui altro articolo di BeBeez). Visti gli obiettivi, si tratta solo del primo di una serie di ulteriori grandi round di finanziamento. Rizzotti, infatti, ha spiegato a BeBeez che, per raggiungere i suoi obiettivi, la società non prevede l’accesso dei mercati del debito mentre apre a nuovi round, da un lato, e, dall’altro, “alla generazione di ricavi derivanti dal modello di business, e quindi dalla vendita della licenza d’uso in esclusiva ad altri paesi”. La quotazione, invece, “al momento non è all’ordine del giorno”, aveva dichiarato.
Tornando al round di raccolta, dopo una prima fase pensata per gli investitori storici che hanno partecipato ai primi due aumenti di capitale, si aprirà la finestra dedicata agli istituzionali, e quindi a nuovi azionisti che entreranno nel capitale aiutando la società a raggiungere il target. Sinora il mercato ha assicurato alla scale up oltre 400 milioni di euro, con l’ultimo round che risale al giugno 2022, quando sono stati raccolti 300 milioni (si veda altro articolo di BeBeez), provenienti per i due terzi dagli investitori del precedente round da 118 milioni di dollari chiuso nel settembre 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). Al round del 2021 avevano partecipato la rete italiana di business angel Club degli Investitori (con 2,3 milioni di euro); LIFTT, veicolo di investimento in startup nato dall’alleanza pubblico-privata tra Politecnico di Torino e Compagnia di San Paolo, attraverso la Fondazione Links (LIFTT è presieduta da Buono); ed Exor Seeds, il braccio di venture capital di Exor, holding quotata della famiglia Agnelli.
Nel capitale di newcleo compaiono ora anche la famiglia Drago (De Agostini), il banchiere Claudio Costamagna, l’ex ceo di UBI, Victor Massiah, e Azimut. A loro si sono uniti poi diversi fondi di venture capital internazionali e altri protagonisti della finanza italiana come la famiglia Rovati, Davide e Vittorio Malacalza, la Novacapital di Paolo Merloni e la dinastia svedese Lundin. Tra i finanziatori c’è anche MITO Technology con il fondo Progress Tech Transfer, che ha investito 3 milioni.
Nella sua seconda e più recente assemblea degli azionisti (si veda altro articolo di BeBeez), tenutasi lo scorso giugno a Londra, sono stati riconfermati come amministratori della società i membri del precedente cda, mentre è stata nominata come amministratore Corine Raoux-Fontanet, in sostituzione di Kathryn Kerle. Compongono il consiglio ora in carica, oltre a Buono, anche Carlo Zuccaro, Andrea Ruben Osvaldo Levi, Raffaele Petrone, Adrienne Kelbie, Florence Parly.