L’investitore finanziario scelto dalle famiglie Sala e Silva per il loro Gruppo Desa (si veda altro articolo di BeBeez), leader in Italia nel settore degli sgrassatori con i marchi Chanteclair e Quasar, sarebbe Azzurra Capital Management, piattaforma internazionale di private equity co-fondata da Stefano Marsaglia, cavaliere del lavoro, banchiere di lungo corso con esperienze in Mediobanca, Barclays, Rothschild e UBS, co-fondatore di Peninsula Capital (si veda altro articolo di BeBeez) e attuale consigliere indipendente di Generali, che effettuerebbe così la sua prima operazione in Italia. Lo scrive Il Corriere della Sera, precisando che Lazard, nella veste di advisor del gruppo chimico lombardo, sta lavorando per chiudere l’operazione in tempi brevi.
Con sede a Seregno (Monza Brianza), il gruppo è specializzato in prodotti per detergere la casa, il bucato, l’igiene e la cura della persona oltre ad articoli da farmacia. Inoltre, è proprietario anche dei marchi Spuma di Sciampagna e Sauber. Fondato nel 1908, è uno dei leader del settore in Italia, capace di sfidare big internazionali come il brand statunitense P&G e i britannici Reckitt Benkiser e Unilever.
In particolare, i marchi sono prodotti a Sant’Agata Bolognese, uno dei quattro stabilimenti del gruppo che a Seregno lavora le polveri, a Caravaggio (Bergamo) i detersivi liquidi e a Fara Olivana (Bergamo) i flaconi in plastica. Da questi impianti escono Chanteclair, Spuma di Sciampagna, Quasar, Sauber, Persavon e La Perdrix e Chanteclair Vert, la linea di prodotti “sostenibili”.
Le due controllate più grandi sono Real Chimica srl, guidata da Giovanni Sala, e Italsilva Commerciale srl. La prima è nata nel 1979 ed è titolare dei brand Chanteclair, Vert e Quasar. La seconda gestisce invece i marchi Spuma di Sciampagna, Persavon e Sauber. La nascita di Italsilva Commerciale srl risale al lontano 1908, quando a Seregno viene fondato il Saponificio Ambrogio Silva per la produzione di saponi da bucato e da toilette. Qui all’inizio degli anni Cinquanta viene costruita la torre d’atomizzazione, la prima in Italia, per produrre i detersivi in polvere.
Il gruppo è cresciuto nel tempo anche tramite acquisizioni di marchi storici. Nel 1989 viene infatti rilevato il marchio Spuma di Sciampagna e nel 1995 Chanteclair, che diventano in poco tempo i volani del fatturato del gruppo. Nel 2002 viene costituita la holding, che detiene il controllo dell’intera filiera e a cui fanno capo tutte le società operative, tra cui Sisa, ITS Detergenti srl e Sistem.
L’espansione verso i mercati esteri nel 2009 ha portato alla nascita di Alliance, con sede a Lione, che si occupa della gestione diretta in Francia e Belgio sia dei marchi italiani che di quelli francesi, come Persavon e La Perdrix. Nel 2010 viene acquisito il marchio Quasar per la linea professionale dei pulitori vetri. Nel 2013 nasce, infine, Desa Pharma con prodotti dedicati alla cura personale e all’automedicazione con brand storici come Apropos, Sauber, Tecnico.
Il Gruppo Desa ha registrato nel 2022 ricavi pari a circa 450 milioni di euro (l’obiettivo del piano industriale è quello di arrivare a 500 milioni anche prima del 2026) e una redditività del 15%. Nel 2021, invece, ha generato oltre 342 milioni di euro, in crescita del 5,45% rispetto all’esercizio precedente, con un ebitda di quasi 51 milioni, in aumento del 14,9% rispetto al 2020, e una liquidità netta superiore ai 28,1 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Sala, seconda generazione degli imprenditori lombardi, presidente e ceo di Real Chimica e membro del Comitato esecutivo del Gruppo Desa, ha spiegato due anni fa che “in un mercato internazionale dominato dalle grandi realtà dei prodotti di consumo noi portiamo sui mercati esteri il 100% made in Italy. Siamo in Francia, Svizzera, Europa dell’Est e vendiamo lo sgrassatore anche in Cina. Attraverso questi mercati facciamo crescere l’Italia. Dove il gruppo continua a guardare le opportunità di acquisizione. Abbiamo compiuto un percorso di inclusione di alte aziende della filiera, dei loro imprenditori perché integravano l’attività. La mia famiglia ha per esempio portato la Real Chimica che distribuiva i prodotti Chanteclair. Poi è arrivata la famiglia Malagoli di Modena, la cui l‘azienda era terzista per il gruppo nella produzione di detergenti liquidi. Nel 2002 la nascita della holding Desa di cui siamo tutti azionisti. E il percorso aggregativo può continuare”. Magari proprio con l’arrivo dell’investitore finanziario.
Azzurra Capital Management, che ha sede in Lussemburgo e uffici a Dubai, Londra e Milano, a giugno scorso ha firmato il primo closing della raccolta del suo fondo European Growth Opportunity con oltre 600 milioni di euro di sottoscrizioni giunte da investitori globali e fondi sovrani tra Golfo Persico, Asia ed Europa (si veda altro articolo di BeBeez). La dotazione dovrebbe crescere ancora, puntando verso quota 800-850 milioni, per investire sul made in Italy che vuole crescere.
Il fondo è più tecnicamente il primo comparto di un nuovo veicolo di diritto lussemburghese, che investirà in partecipazioni di maggioranza o di minoranza in aziende familiari europee leader nel loro specifico settore di attività e presentano una struttura di corporate governance ritenuta adeguata.
Oltre ai 600 milioni in questione, Azzurra Capital ha già raccolto altri 150 milioni per altri comparti dei veicolo lussemburghese dedicati ad altre aree di investimento. Ed entro fine anno dovrebbe divenire attivo un nuovo fondo con sede a Singapore.