Seconda acquisizione in poco più di un mese per Illva Saronno Holding spa, società capofila di un gruppo diversificato i cui business vanno dagli aromi alle bevande alcoliche, dai vini e gelati ai prodotti da forno, con marchi quali, per esempio, Disaronno, “il liquore italiano più bevuto nel mondo”, Rabarbaro Zucca, Artic Vodka, Isolabella Sambuca, oltre ai vini Duca di Salaparuta, Corvo e Florio.
La società infatti, ha acquisito la maggioranza di G&P center, punto di riferimento per il mondo della pasticceria e gelateria artigianale, e del marchio Alvena, azienda specializzata in sviluppo e produzione di ingredienti e semi lavorati per gelateria e pasticceria (si veda qui il comunicato stampa). Mentre soltanto a metà settembre aveva annunciato l’acquisizione della maggioranza di Sagamore Spirit, produttore statunitense di whisky di proprietà di Sagamore Ventures, la società di investimento privata di Kevin Plank proprietaria anche del brand Under Armor (si veda altro articolo di BeBeez).
Nell’ambito di quest’operazione, BonelliErede è stato advisor per Illva mentre Talea Tax Legal Advisory per G&P.
G&P center, presente a Milano fin dal 1980, fa capo per il 95% ad Andrea Peruchetti, amministratore delegato, e per il 5% a Maria Luisa Manfredi. Nel 2022 G&P ha chiuso l’anno con 6,2 milioni di euro di ricavi, 321 mila euro di ebitda, e 20 mila euro di liquidità netta (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Alvena marchio riconosciuto per una grande attenzione alla salute con prodotti innovativi come lo yogurt e la soia, oltre che prodotti “free from”, tutti senza glutine, è stata fondata alla fine degli anni’80 da Ferdinando Peruchetti. Oggi, la società “è il supporto ideale a 360° per chi voglia entrare nel mondo del Gelato, ed è a disposizione per produrre basi personalizzate su ricetta dei clienti, o per studiarle secondo le loro esigenze”, dice il suo sito Web. Il capitale sociale è detenuto sempre da Andrea Carlo Peruchetti per la maggioranza (95%) e da Punto Uno srl (5%). L’azienda ha chiuso il 2022 con 2,2 milioni di ricavi, 216 mila euro di ebitda, e debito finanziario netto di 134 mila euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Obiettivo dell’operazione è, da un lato, consentire a Disaronno Ingredients di “espandere il proprio portafoglio con l’obiettivo di far diventare la società il punto di riferimento di eccellenza del settore dei gelati artigianali, e dall’altro di garantire un servizio sempre di maggiore qualità controllando tutta la catena del valore fino alla distribuzione finale. Disaronno Ingredients, che ha una posizione di rilievo nel settore dei semilavorati per gelato artigianale in Italia, con presenza all’estero, é l’asset strategico di Illva Saronno Holding nel settore dei semilavorati per gelato, dei preparati per la pasticceria, dei prodotti bakery e dei prodotti di servizio per la gelateria.
“Siamo molto soddisfatti di annunciare questa acquisizione, che supporta la nostra strategia volta a diventare un punto di riferimento di eccellenza anche nel settore del gelato artigianale rafforzando la nostra azienda Disaronno Ingredients spa”, ha spiegato Aldino Marzorati, amministratore delegato di Illva Saronno Holding spa. “L’interesse di Illva Saronno Holding nei confronti del gelato artigianale è il risultato della passione dell’azienda per il Made in Italy e dell’intuizione commerciale che ha portato ad acquisire, già negli anni Novanta, diverse aziende leader in questo settore strategico tra cui Prodotti Stella spa e Montebianco spa continuando poi, con la creazione di Disaronno Ingredients spa nel Dicembre 2021, per porsi sul mercato come unico interlocutore ed ampliare l’espansione verso i mercati internazionali. L’ambito dei semilavorati fornisce al gruppo nuovo valore aggiunto e rappresenta un’opportunità importante per portare ovunque la qualità e l’unicità dei nostri prodotti, valori fondamentali nel Gruppo Illva Saronno Holding”
Marco Casol, amministratore delegato di Disaronno Ingredients spa ha dichiarato: “Voglio ringraziare la famiglia Reina e tutte le persone coinvolte in questa acquisizione per il loro supporto durante questo periodo. Consideriamo questa acquisizione una grande opportunità di crescita per Disaronno Ingredients che amplia così il suo portfolio prodotti già molto diversificato: Anselmi, Prodotti Stella, Montebianco, Chiaravalle, Eurobisco, Selection e da oggi Alvena. Inoltre con l’azienda G&P ampliamo la nostra offerta di servizi diventando un partner che affianca il cliente e lo supporta a 360° portando in Disaronno Ingredients l’esperienza nella gestione del magazzino cash&carry e delle consegne settimanali”.
“Sono lieto ed estremamente orgoglioso di entrare a far parte del team Disaronno Ingredients, credendo fortemente che le sfide globali, anche nel nostro settore, si debbano affrontare in gruppo e in modo organizzato con competenza e completezza di offerta e servizi” ha aggiunto Peruchetti. “Ringrazio in modo particolare il dr. Aldino Marzorati e dr. Marco Casol per aver creduto nel progetto di acquisizione di Alvena e G&P center, aziende che saranno capaci di dare lustro a Disaronno Ingredients e contribuire al successo che meritano. Ricordo con piacere ed affetto particolare che uno dei brand di Disaronno Ingredients è la Montebianco, azienda fondata nei primi anni 50 da mio padre Ferdinando Peruchetti , che è stato un visionario nella storia della gelateria Italiana moderna”.
La maggioranza di Illva Saronno Holding è ancora saldamente in mano alla famiglia fondatrice, con Costanza (20,82%) e Riccardo Reina (16,61%), rispettivamente figlia e nipote di Augusto, il fondatore, deceduto nel febbraio 2020. Le altre quote sono in mano a Benedetta e Paolo Ambrogio Poretti (10,41% ciascuno), Tiziana Lafavia (6,34%), Fausta Caldera (4,21%) e Maria Lodovica Monica Reina (4,07%).
La holding ha chiuso il bilancio 2022 con risultati in crescita: ricavi consolidati netti a 321,9 milioni (dai 271,5 milioni del 2022), un ebitda di 71,1 milioni e un utile netto di 38,8 milioni (da 30,9 milioni), a fronte di liquidità netta di 81,9 milioni (da 83,7 milioni) e di un patrimonio netto di 843,9 milioni (da 820,7 milioni) (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
E per il futuro le aspettative sono di una crescita ulteriore. “Siamo un’azienda in salute e non intendiamo fermarci: nei prossimi cinque anni il nostro obiettivo, come gruppo, è raddoppiare il fatturato”, ha spiegato quattro giorni fa a Il Sole 24 Ore Radiocor Marzorati, che ha fornito anche dettagli in merito al bilancio 2023. “Ilva Saronno chiuderà il fatturato con un +10% annuo, intorno ai 370 milioni di euro (335 mln nel 2022), mentre l’utile si attesterà sui livelli del 2022 (39 milioni). “Le stime per il 2024 prevedono un ulteriore aumento del 15% sul fronte dei ricavi”.
Le linee di sviluppo principali sono l’estero, in particolare Stati Uniti, Cina e India, la GDO, e i semi lavorati per gelati artigianali. “La quotazione in borsa, per il momento, non è una priorità. Il Gruppo è un generatore di cassa importante e, in caso di grandi acquisizioni, possiamo sacrificare i nostri gioielli, cioè le imprese più marginali” ha concluso il manager.