È ufficiale. Come anticipato poco prima della scorsa primavera (si veda altro articolo di BeBeez), Abaco spa, società mantovana leader in Europa nelle soluzioni software per la gestione e il controllo delle risorse territoriali, passa dal fondo Idea Taste of Italy di DeA Capital Alternative Funds sgr (gruppo De Agostini) e dai suoi soci fondatori a IBF Servizi spa (si veda qui il comunicato stampa), rilevata alla fine del 2022 dal fondo Nextalia Private Equity di Nextalia sgr e partecipata con il 20% da BF Agricola srl Società Agricola, azienda del gruppo BF spa, holding di partecipazioni quotata a Piazza Affari, che controlla l’azienda agricola Bonifiche Ferraresi (si veda altro articolo di BeBeez).
Con il closing dell’acquisizione del 100% di Abaco spa, IBF Servizi spa rafforza il ruolo di leader nel settore agritech in Europa, in linea con il proprio piano industriale, ponendo le basi per un’ulteriore crescita a livello internazionale anche grazie alla partnership strategica con BF.
Nell’ambito dell’operazione, IBF si è avvalsa dell’assistenza di Intesa Sanpaolo, Cassiopea, Mediobanca e Rabobank come financial advisors, di Orrick Herrington & Sutcliffe per gli aspetti legali, di RCCD come financing legal advisor, di CIL Management Consultants per la business due diligence e di Ernst & Young per la financial & tax due diligence. Abaco si è invece avvalsa dell’assistenza di GP Bullhound come financial advisor, di McKinsey & Company per la business due diligence, di Ernst & Young per la financial & tax due diligence, di Marsh per gli aspetti assicurativi e di Portolano Cavallo e Gianni & Origoni per gli aspetti legali.
Abaco continuerà a essere guidata dall’attuale management team e dall’amministratore delegato Antonio Samaritani, in coordinamento con il ceo di IBF Roberto Mancini.
“Siamo orgogliosi di supportare la creazione di un gruppo leader a livello europeo nel settore agritech facendo leva su una solida ed eccellente base italiana. L’operazione permetterà ad IBF, sotto la guida dell’amministratore delegato del gruppo, Roberto Mancini, di rafforzare il proprio ruolo di operatore di riferimento nel supportare l’innovazione della filiera agro-alimentare italiana, promuovendo un’agricoltura sostenibile attraverso l’uso delle più moderne tecnologie”, ha commentato il senior partner di Nextalia sgr Alberto Vigo.
“Siamo orgogliosi di aver partecipato al percorso di crescita di Abaco. Grazie all’impegno del management team e dei suoi dipendenti, l’azienda ha più che raddoppiato fatturato e ebitda dal 2020 ad oggi ed è ora ben posizionata per affrontare le sfide della prossima fase di crescita grazie alla più avanzata e completa piattaforma software nel settore”, ha aggiunto il managing director di DeA Capital Alternative Funds sgr Filippo Amidei.
Abaco, fondata nel 1990, offre con i suoi 115 dipendenti soluzioni tecnologiche proprietarie alla Pubblica amministrazione, agli agricoltori e alle grandi aziende del settore food per favorire l’adozione di pratiche di agricoltura di precisione, per supportare la gestione delle politiche agricole e per valorizzare i dati delle filiere, garantendo la tracciabilità delle produzioni e posizionandosi in tal modo nel settore dell’agritech in maniera distintiva e complementare rispetto a IBF. Con sedi in Italia e in Gran Bretagna e attività in diversi Paesi nel mondo, Abaco è stato in grado di anticipare le esigenze di un mercato in evoluzione e di diventare, anche su scala internazionale, il partner di fiducia dei più importanti player dell’industria e dei Governi supportandoli nelle sfide dell’innovazione, dello sviluppo sostenibile, della tracciabilità e della produttività, si legge nella nota.
Sotto la gestione di DeA Capital Alternative Funds sgr, il giro d’affari della software house mantovana è passato dai circa 9 milioni di euro del 2018 ai circa 17,9 milioni del 2022, anno in cui l’ebitda è stato di oltre 4,6 milioni e la liquidità netta di poco più di 1 milione (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Ricordiamo che DeA Capital Alternative Funds sgr, controllata al 100% da DeA Capital spa, che fa capo al gruppo De Agostini, aveva rilevato il 70% di Abaco nel 2019 tramite il fondo Taste of Italy, creato nel 2015 con una dotazione di 218 milioni di euro e gestito dal managing director Andrea Bertoncello per investire nel settore agroalimentare (si veda altro articolo di BeBeez), salita poi a poco più del 75%. Dell’ipotesi di vendita si era già parlato un anno fa, quando erano circolate le prime voci relative alla ricerca di un advisor che aiutasse il fondo Taste of Italy a cedere il pacchetto di controllo (si veda altro articolo di BeBeez). Abaco è stata fondata da Alberto Iori, che tramite Abaco Immobiliare ne deteneva il 13,3%, venduto ora a IBF Servizi assieme al restante capitale finora in mano ai dirigenti artefici della crescita della società.
Nextalia, con oltre 1 miliardo di euro di masse in gestione, ha rilevato lo scorso dicembre, come detto, il 100% di IBF Servizi per 50 milioni. BF Agricola srl Società Agricola ha poi reinvestito sottoscrivendo un aumento di capitale e arrivando a detenere una partecipazione del 20%. Ricordiamo che l’sgr è stata fondata nel 2021 dall’ex global co-head del Corporate & Investment Banking di Mediobanca Francesco Canzonieri, assieme a UnipolSai Assicurazioni, Micheli Associati (la società del finanziere Francesco Micheli), Confederazione Nazionale Coldiretti e Intesa Sanpaolo (si veda altro articolo di BeBeez), ai quali si è poi affiancata nel capitale anche Confindustria (si veda altro articolo di BeBeez). A inizio febbraio di quest’anno, Nextalia ha poi lanciato il fondo di investimento alternativo di tipo chiuso Credit Opportunities, riservato a investitori professionali (si veda altro articolo di BeBeez), con una raccolta poi chiusa a 300 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Come anticipato da BeBeez, la sgr ha in programma il lancio di altri due fondi, di cui uno di venture capital e l’altro di hybrid capital, cioè un mix di equity e debito.