Giorgio Moretti, fondatore di Dedalus, uno dei primi operatori al mondo nei sistemi informativi clinico-sanitari, controllato dal 2016 da Ardian (si veda altro articolo di BeBeez) e partecipato dal maggio 2021 dall’Abu Dhabi Investment Authority (ADIA), uno dei fondi sovrani di Abu Dhabi (si veda altro articolo di BeBeez), oltre che dal partner di lunga data Three Hills, venderà ad Ardian un ulteriore 19% della società, con il fondo paneuropeo e i suoi coinvestitori che saliranno così al 92% e con Moretti che resterà al 6%, rimanendo membro del consiglio di amministrazione(si veda qui il comunicato stampa).
Contestualmente all’annuncio dell’operazione è stata comunicata alla nomina a ceo di gruppo di Alberto Calcagno, già ad di Fastweb, a partire da ieri 18 ottobre, mentre presidente stato nominato Andrea Fiumicelli, che ha guidato Dedalus negli ultimi anni e ha contribuito in modo importante all’ulteriore sviluppo della società attraverso diverse operazioni strategiche di m&a.
In particolare, nel corso del 2022 il gruppo ha condotto 5 acquisizioni e in particolare quella della divisione di healthcare software del Gruppo Lutech (si veda altro articolo di BeBeez), azienda leader in Italia e player europeo nei servizi e soluzioni ICT, dal marzo 2021 controllato da Apax Partners (si veda altro articolo di BeBeez). Le altre operazioni hanno riguardato: il 100% della tedesca GSG GmbH, società che ha sviluppato un software di right coding, ovvero un software in grado di creare un motore idoneo a supportare la gestione automatizzata dei codici clinici associata a prescrizioni mediche; il 75% della tedesca Care-Bridge GmbH, che ha sviluppato un software per la gestione del paziente al di fuori della struttura ospedaliera, con il 25% che è rimasto di proprietà di Poly Med GmbH; il 100% dell’olandese ExpertDoc, che ha sviluppato un software di clinical decision support per i medici di base in Olanda; e il 100% dell’italiana Mitek srl, un partner storico di Dedalus nell’area Nord-Ovest dell’Italia, che offre managed services a clienti. Inoltre, Dedalus ha acquistato il rimanente 40% di Softech, società già parte del Gruppo Dedalus.
Il gruppo ha chiuso il bilancio 2022 (disponibile qui agli abbonati a BeBeez News Premium e BeBeez Private Data) con 809,3 milioni di euro di ricavi (da 680 milioni nel 2021), che diventano 814,7 milioni pro-forma (da 765,8 milioni), considerando le acquisizioni del 2022. L’ebitda è stato di 125,6 milioni (da 152 milioni) o di 126,3 milioni pro-forma (da 170 milioni), dopo 140,8 milioni di ammortamenti e svalutazioni. L’ebitda pro-forma normalizzato, al netto dei costi non ricorrenti, è invece di 190,5 milioni. Il debito finanziario netto, infine, è salito a 1,47 miliardi (da 1,29 miliardi).
Ricordiamo che nel 2016 Ardian aveva acquisito il 60% di Dedalus Holding, rilevandolo da Hutton Collins Partners, The Three Hills Capital Partners, Mandarin Capital Partners e da Health Holding Company srl, quest’ultima controllata dal fondatore Giorgio Moretti, che aveva mantenuto il 40% e le sue cariche manageriali, con Three Hills che a sua volta aveva mantenuto una minoranza (si veda altro articolo di BeBeez). Ardian nel 2020 era poi salita al 75% di Dedalus per contribuire a finanziare l’acquisizione di parte del business IT nel settore sanitario di Agfa Gevaert (si veda altro articolo di BeBeez). In seguito, nel luglio 2020, il gruppo aveva poi rilevato per 525 milioni di dollari anche il business dei software per il settore healthcare dell’americana DXC Technology, quotata al NYSE (si veda altro articolo di BeBeez). Infine, nel marzo 2021 Dedalus ha acquisito il 100% della danese Amphi Systems A/S, società dedicata alla digitalizzazione dei processi di assistenza d’emergenza, dall’ambulanza al pronto soccorso (si veda altro articolo di BeBeez). E sempre nel 2021, come detto, ADIA aveva poi investito per una minoranza nel gruppo (si veda altro articolo di BeBeez).
A proposito di quest’ultimo rafforzamento di Ardian nel capitale di Dedalus, Giorgio Moretti, founder di Dedalus, ha commentato: “Dopo un lungo percorso iniziato a Firenze 40 anni fa, per Dedalus è arrivato il momento di espandersi. Questo accordo aiuterà l’azienda a investire ulteriormente nell’innovazione, in linea con la nostra mission. Alberto Calcagno apporterà forti competenze e nuova energia alle attività del gruppo e al suo futuro sviluppo strategico. Rimarrò azionista di Dedalus, insieme al mio partner di lunga data Three Hills, sostenendo pienamente il nuovo ceo e il piano industriale”.
Alberto Calcagno, nuovo ceo di Dedalus ha aggiunto: “Sono felice di unirmi alla squadra di Dedalus per guidare i suoi ambiziosi piani di crescita. Oggi l’industria del software sanitario ha il privilegio e la responsabilità di guidare una trasformazione digitale cruciale per migliorare il benessere di milioni di
pazienti. La missione di Dedalus è quella di accelerare e realizzare questo cambiamento nel più breve tempo possibile”.
Andrea Fiumicelli, nuovo presidente di Dedalus, ha continuato: “Negli ultimi quattro anni abbiamo ridisegnato con successo il nostro portafoglio software e abbiamo avviato operazioni di vendita e consegna in 25 Paesi. Questa nuova struttura di governance rafforza l’impegno nei confronti della nostra mission e dei futuri clienti. Il nostro obiettivo è fornire un’innovazione più rapida e servizi di alta qualità, essere il ‘best employer’ del settore e soddisfare le ambizioni dei nostri azionisti”.
E Marco Bellino, managing director di Ardian Buyout, ha concluso: “Ardian continuerà a sostenere in modo significativo Dedalus nella sua prossima fase di crescita. La società mira a servire i propri clienti e a realizzare la propria mission di migliorare l’assistenza sanitaria per gli oltre 500 milioni di pazienti a livello globale. Vogliamo ringraziare Giorgio Moretti per la propria vision a cui ha saputo dare esecuzione sin dal nostro primo investimento”.